pt.19 [Always Remember Us This Way-Lady Gaga]

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“Clarke” i miei occhi azzurri pieni di lacrime si puntano su quelli verdi di Lexa “Ti amo” poi li chiude e sento tante calde e salate lacrime scendermi dagli occhi, fino a quando un uomo entra nel fienile e urla

“MANI IN ALTO SIETE TUTTI IN ARRESTO” dopo questo entrano una dozzina di poliziotti che ammanettano tutti tranne Roan ovviamente, perché ha collaborato con noi
“Sbirri ve ne siete dimenticati uno” dice Bellamy guardando Roan
“Mi dispiace interrompere il sogno ma Roan ha collaborato con noi”
“BASTARDO” e poi insieme a mia madre, Titus e Nia viene portato via.

Vedo Raven corrermi in contro, mi slega e mi copre con un telo, nonostante il dolore lancinante in mezzo alle mie gambe e sul mio stomaco corro da Lexa, inizio a scuoterla

“Lexa, Lexa svegliati per favore, apri gli occhi” continuo a muoverla ma niente, intanto si sono avvicinate Anya, Raven e una dottoressa uscita da una delle due ambulanze che sono arrivate
“Signorina sta sanguinando è ha un grosso ematoma sullo stomaco, dobbiamo portarla subito in ospedale”
“NO, NO NON LA LASCIO”
“Signorina la prego, mi devo seguire, una mia collega arriverà e prenderà anche la sua amica”
“E’ la mia ragazza, non una mia amica e io non la lascio”
“Clarke, vai con la dottoressa, sto io con Lexa, Raven verrà con te” mi arrendo e annuisco, nonostante il dolore mi piego leggermente per arrivare al suo orecchio
“Ti amo anche io, quindi vedi di non morire” poi con gli occhi ancora lucidi mi alzo e mi appoggio a Raven e alla dottoressa che mi portano sull’ambulanza e vedo che Anya trasporta Lexa sull’altro veicolo.

Lexa a Anya sono le prime a partire e io sono ancora in piedi a guardare il vuoto dallo sportello ancora aperto dell’ambulanza
“Signorina si deve sdraiare, stiamo per partire” mi sdraio ma poi mi ricordo che qui c’è la maglietta di Lexa
“ASPETTATE” mi alzo e anche se zoppicante scendo dall’ambulanza, vado verso quella che era la mia gabbia, prendo la maglietta e me la metto, poi risalgo “Possiamo andare”.

Partiamo e io mi accuccio sulla barella, annusando il profumo di Lexa e sentendo Raven che mi accarezza i capelli. Poi però inizio a sentirmi strana, sento una forte nausea e sembra che la dottoressa lo abbia capito perché mi mostra un secchio ai piedi della barella. Dopo due minuti prendo il secchio e inizio a vomitare, con Raven che mi tiene i capelli e mi accarezza la schiena.

Quando finisco lo sguardo della dottoressa e anche quello della mia migliore amica sono preoccupati, mi porgono una pezza per pulirmi la bocca e noto che è sporca di sangue, guardo nel secchio ed effettivamente avevo vomitato sangue

“Emorragia interna…MIKE VAI PIU’ VELOCE, tu sdraiati e stai ferma”
“Ora starò ferma di sicuro” la testa inizia a girarmi e inizio a sudare freddo
“Che significa Clarke?” è l’ultima cosa che sento prima di perdere i senti.

Sento qualcuno stringere la mia mano, apro lentamente gli occhi e la vedo seduta sulla sedia accanto al mio letto d’ospedale

“Lexa” non capisco perché la mia voce sia così debole “Che ci fai qui, dovresti stare sdraiata, vieni” provo ad alzarmi ma un forte dolore allo stomaco me lo impedisce, alzo la maglietta e vedo una cicatrice legata da dei punti
“Ti hanno operata, avevi un’emorragia interna” si avvicina e mi accarezza la guancia, chiudo gli occhi e poggio tutto il peso della testa sulla sua mano “Mi sei mancata piccola” ho ancora gli occhi chiusi quando sento le sue labbra posarsi delicatamente sulle mie, quando apro gli occhi incontro i suoi, a pochi centimetri da me, mi sporgo di nuovo e stavolta approfondiamo il bacio

“Tu come stai?”
“Fisicamente, mi sento come se fossi appena caduta dal trentesimo piano, emotivamente, alti e bassi, questo è sicuramente un alto” e mi sorride, cavolo quanto mi era mancato il suo sorriso “A quanto pare hai rischiato molto più di me?”
“In che senso”
“L’intervento è durato 10 ore Clarke, hai avuto un collasso nel mezzo, io me la sono cavata con una trasfusione e delle flebo” in effetti girando la testa noto che porta appresso un’asta con un liquido trasparente “Anya e Raven le hanno mandate a casa perché l’orario delle visite è finito, io spiegando la situazione sono riuscita a convincerli per farmi rimanere qua” annuisco e poi però, senza motivo, inizio a piangere “Ehi che succede?”

su un tetto per una sigaretta- CLEXA FFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora