capitolo 3

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Zayn

Finalmente dopo giorni il locale é chiuso, devo trovare un modo per parlare con la mia famiglia. Ancora non so bene come affrontare tutto il discorso, ho paura che loro non mi accettino per come sono; non resisterei a non vederli più.

Sono ore che cammino avanti e indietro nell' attesa che arrivino i miei ad un certo punto sento la porta aprirsi e mia mamma che mi chiama, le rispondo che sono in sala.

" Zee tesoro perché sei così nervoso?" mi domanda mia madre con dietro mio padre, rimango spiazzato dalla domanda, e mi metto le mani nei capelli e cado a peso morto sul divano; accidenti non so proprio come iniziare, quando mia mamma si siede e mi abbraccia "tesoro cosa c'é che non va?! Cosa ti rende cosi nervoso da non poterci parlare tranquillamente? E per via del matrimonio? "
Non so bene come risponderle quando ad un certo senza dare un filtro i alla bocca le ridpondo " mámma babà sentite io non voglio sposare Amira non sarei felice, e per quanto mi riguarda non voglio sposare nessuna donna"
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I miei genitori rimangono sconvolti da questa cosa, mio padre mi guarda con rabbia mentre mia mamma rimane zitta, non sa che cosa dirmi. Quando riprendo coraggio gli dico" non solo non la sposo, ma io passerò la mia vita insieme a lui" " lui? Zee cosa stai dicendo TU NON SEI GAY",mi urla mio padre. " si baba lo sono sempre stato, solo che ho sempre avuto paura di dirvelo"

Mio padre esce di casa sbattendo la porta, mia mamma inizia a piangere, mi alzo provando ad abbracciarla ma lei si scansa " Zee fuori da questa casa io non lo voglio un figlio omosessuale" mi dice mia madre; corro in camera mia piangendo prendendo tutto quello che trovo e poi esco di casa pensando di andare a casa di Harry.

Ma le cose non vanno come avrei voluto, non so per quale assurdo motivo mi ritrovo a casa di Liam, non faccio nemmeno in tempo a suonare che mi ritrovo davanti una di quelle bionde ossigenate " Lee c'é un ragazzo davanti la porta, puoi venire per favore?" dieci secondi dopo me lo trovo davanti senza maglietta, il mio cervello parte a pensare le cose più strane possibili, non voglio nemmeno pensare che lui ci sia andato a letto insieme a lei, il solo pensiero mi fa venire voglia di piangere ancora di più.

"Zee cosa ci fai qui? Ma perché stai piangendo?" mi chiede Liam " scusa Liam evidentemente sei impegnato scusa se ti ho disturbato me ne vado, scusa ancora" non faccio nemmeno in tempo a girarmi che Liam mi é addosso abbracciandomi fino a togliermi il respiro, a quel punto il mio mondo nelle sue braccia crolla ancora di più; inizio a singhiozzare ancora di più " Zee calmati ti prego non c'é la faccio a vederti piangere....shhhh va tutto bene" con una mano inizia a lasciare delle carezze sui miei capelli mentre con l'altra mi cinge la vita in modo da stringermi ancora di più a lui.

Mi trascina dentro mettendomi a sedere sul divano, appena mi fa stender sul divano mi dice che torna subito, lo sento chiudere la porta e poi parlare con la ragazza di prima dicendole che dovevano uscire di casa perché lui voleva stare con me, a quanto pare quella gallina le risponde che non vuole " Nicola fammi il benedetto favore di prendere le chiappe , chiama nostra sorella e uscite da questa casa almeno per un paio d'ore, ho bisogno di parlare con lui senza nessuno in giro" lo sento urlare. Dopo nemmeno due secondi me lo ritrovo accanto, rimane zitto mentre mi fissa.

Rimaniamo in silenzio quello che per me sembra un secolo ma invece sono appena passati dieci minuti, quando ad un certo punto mi ritrovo le due ragazze davanti che avvisano il fratello che stanno uscendo, Liam annuisce e appena sente la porta chiudersi, viene verso di me, mi alza la testa e me la mette sopra le sue gambe, passando una mano sopra i miei capelli; facendomi sentire in paradiso " Zee perché sei venuto a casa mia con un borsone, ma cosa più importante perché stavi piangendo in quel modo cosi disperato?! Ti prego Zee parlami " la sua voce mi sembra quasi stia lottando per non piangere,ma quando cerco di elaborare tutto quello che mi dice mi viene in mente la reazione della mia famiglia riscoppiando a piangere sempre più forte.

Non mi rendo conto che Liam miha sollevato e mia messo a sedere sopra le sue gambe, d'istinto mi ritrovo a nascondere la mia faccia nell'incavo del suo collo, mentre le mie mani si sono aggrappate alla sua maglia come se avessi paura che anche lui possa abbandonarmi, invece mi ritrovo stretto nel suo abbraccio mentre mi continua a sussurare cose dolci e che qualsiasi cosa sia successa si sistemerà tutto mentre le sue mani continuano a vagare lungo la mia schiena con il tentativo di farmi calmare, riuscendoci fino a quando non mi addormento.

Liam

Ieri sera al ristorante abbiamo avuto il nostro gran da fare sono uscito più tardi del solito, finalmente sta mattina sono riuscito a dormire un pò più del solito, ma non abbastanza perché mia sorella Nicola a pensato bene di svegliarmi dicendomi che ho dormito troppo e che mi dovevo alzare perché lei e Ruth volevano uscire. Cosi alla fine mi sono alzato andando in cucina peggio di uno zombie. Appena sono entrato in cucina ho trovato in cucina ogni ben di dio, meno male che esistino le sorelle che ti cocoolano. A questo'ora mi sarei dovuto preparare la colazione da solo. Mentre facciamo mangio sento Louis che saluta le mie sorelle e poi viene in cucina a farmi compagnia, mangiando nel silenzio più assoluto, quando finisce mi saluta dicendo che va a casa di Harry e che starà tutto il giorno insieme a lui.

Quando anche io ho finito di mangiare,metto la mia tazza nella lavastoviglie per poi dirigermi in camera mia con l'intento di andarmi a fare una lunga doccia calda,cosi appena prendo le mie cose vado in bagno e senza rendemene conto ci sto dentro mezz'ora quando esco mi sembra di star in paradiso, mi ci voleva proprio una bella doccia calda, mi ha calmato in modo meraviglioso.

Mentre mi sto infilando un paio di skinny jeans in camera mia sento qualcuno che suona il campanello ma non me ne preoccupo tanto perché so che una delle mie sorelle aprirà alla porta, non faccio in tempo a mettermi la maglietta che sento Nicola che mi chiama, mollo la maglia sopra il letto e mi dirigo all'entrata; appena mi accorgo di Zayn in lacrime rimango un attimo spiazzato ma mi riprendo subito. " Zee cosa ci fai qui? Ma perché stai piangendo?" gli chiedo " scusa Liam evidentemente sei impegnato scusa se ti ho disturbato me ne vado, scusa ancora" non fa in tempo a girarsi che lo prendo e lo abbraccio.
Un abbraccio di quelli che toglie il respiro. inizia a piangere ancora di più, non capisco il perché di questo suo comportamento "Zee calmati ti prego non c'é la faccio a vederti piangere....shhhh va tutto bene" gli dico, mentre con una mano inizio a lasciare delle carezze sui suoi capelli mentre con l'altra gli cingo la vita in modo da stringerlo ancora di più a me. Faccio segno a Nicola di dileguarsi e lei lo fa, senza batter ciglio.

Lo trascino dentro casa, lo faccio stendere sul divano dicendogli che arrivo subito, vado a chiudere la porta di casa e poi vado da Nicola dicendole che voglio rimanere da solo con Zayn ma lei non vuole mi ritrovo ad urlare " Nicola fammi il benedetto favore di prendere le chiappe , chiama nostra sorella e uscite da questa casa almeno per un paio d'ore, ho bisogno di parlare con lui senza nessuno in giro" mia sorella sbuffa ma fingo di non averla sentita e vado da Zayn rimanendo in silenzio e lo fisso in attesa che le mie sorelle se ne siano andate.

Ad un certo punto mi ritrovo le mie sorelle davanti annunciandomi che escono, annuisco appena sento la porta chiudere, vado da Zee gli sollevo la testa e gliela appoggio sopra le mie gambe, gli metto una mano nei capelli e glieli tocco, cercando di farlo calmare " Zee perché sei venuto a casa mia con un borsone, ma cosa più importante perché stavi piangendo in quel modo cosi disperato?! Ti prego Zee parlami" gli chiedo in modo quasi disperato.

Nemmeno un minuto dopo me lo ritrovo a singhiozzare in maniera disperata, come se gli fosse crollato il mondo addosso, lo prendo e me lo metto in braccio, istintivamente mette la sua testa nell'invaco del mio collo e mi stringe la maglia come se dovessi scappare chissà da quale parte.

Lo stringo forte sussurandogli parole dolci, dicendogli che tutto sistemerá, le mie mani corrono lungo la sua schiena fin quando lo sento calmarsi, con un respiro regolare, lo guardo e mi accorgo che si é addormentato.

Beh gentaglia cosa ne pensate? Mi dispiace se ci sono errori ma non ho avuto modo di correggerlo, abbiate pietà di me, domani mi metto a scrivere il 4 capitolo ma non so quando riuscirò a portarlo. Baci e buona giornata
Tita

L'amore è una cosa sempliceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora