capitolo 12

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Zayn sta meglio adesso, dopo il brutto incidente che è successo quasi un due settimane fa, abbiamo ripreso entrambi a lavorare e io ho ripreso anche lo studio, dire che certe giornate mi distruggono sarebbero un'eufenismo.

Stamani quando ho accompagnato Zee a lavoro mi è sembrato strano, non ha spiccicato parola, se né rimasto seduto in macchia in silenzio a guardare fuori dal finestrino, ma non voglio mettergli pressione se è successa qualcosa, voglio che sia lui a dirmelo, non voglio assolutamente che si senta in obbligo a dirmi qualcosa.

E da quando ho finito le lezioni che non lo sento, ho provato a mandargli qualche messaggio, ma non mi hai mai risposto, di solito tiene il telefono accanto in modo che possa sempre rispondermi, così alla fine decido di andare verso la caffetteria dove lavora, forse sta ancora lavorando.

Mentre sono in macchina mi squilla il telefono, appena vedo chi è sul mio viso compare un sorriso a trentadue denti, rispondo alla chiamata e appena sento Zee che piange, incomincio a preoccuparmi. L'unica cosa che riesce a dirmi fra le lacrime è che a casa.

Corro, fregandome del codice stradale, e appena parecheggio la macchina davanti casa, mi ci fiondo dentro; una volta entrato trovo Zayn in lacrime che si tocca la pancia, appena mi siedo accanto a lui e gli passo una mano sui capelli. Appena si accorge di me, sale sulle mie gambe e piange ancora di più, non ho idea di cosa gli stia succedendo << shhh piccolo va tutto bene! Che succede? Perchè stai piangendo? >> chiedo sussurandogli all'orecchio.

Nasconde la faccia dell'incavo del mio collo prima di dirmi << Lee ti prego fallo smettere, mi fa troppo male >> mi dice come se il suo dolore dipendesse da me, quando continua noto che continua a massaggiarsi la pancia, mi viene in mente che anche le mie sorelle facevano così quando hanno il ciclo.

Quando provo a chiederglielo, noto che diventa tutto rosso e nasconde ancora di più la faccia dalla vergogna, oh il mio pulcino! Forse ho trovato un modo per fargli passare il dolore.

Con qualche difficoltà estraggo il mio cellulare dalla tasca e compongono il numero di sua sorella Doniya, ma per mia sfortuna non mi risponde; dopo qualche minuto e lei ha richiarmi e quando le rispondo le spiego tutta la situazione, cosi una volta che so quello che devo fare, mi armo di buona pazienza e soprattutto di coraggio, visto le parole confortanti di Doniya.

<< Dovevi per forza chiamare lei? >> mi chiedo con un gemito frustato, annuisco baciandogli la fronte; mi districo lentamente da Zee e poi lo prendo in braccio, ma qualcosa non mi torna, è più leggero dell'ultima volta che l'ho preso in braccio, ma a questo ci penserò dopo.

Lo porto in camera nostra, mentre io esco a preparagli del thè caldo da prendere insieme a dei biscotti in modo che possa prendere qualcosa per il dolore, una volta pronto il tutto, lo metto su un vassoio e ritorno in camera.

Quando appoggio il vassoio sul letto, Zee mi guarda con un sorriso, si alza appena e incomincia a bere il thè, guardando quasi con orrore il resto della roba che c'è sul vassioio.

<< Andiamo piccolo, poche storie, mangia i biscotti e poi ti do l'antidolorofico, così dopo posso farti tutte le coccole che vuoi >> gli dico maliziosamente, appena sente le mie parole, prende un biscotto e quasi ci si affoga con esso per poi prendere la pasticca e finire il suo thè.

Mi porge la tazza sorridente e poi mi fa uno sguardo felice, appena sposto il vassoio, e mi metto sotto le coperte, ma non mi da neanche il tempo di sistemarmi che Zayn si mette a cavalcioni su di me, e con le sue gambe mi stringe i fianchi.

Non so come iniziamo a baciarci in modo avido, uno di quei baci di cui non puoi fare a meno; ma quando gli metto le mani sotto la maglietta, accarezzandogli i fianchi Zee di colpo si stacca e mi guarda con uno sguardo di scuse, gli poso un bacio sul collo e lo abbraccio.

Stiamo in silenzio per un po' << scusa amore, ma io non mi sento ancora pronto per fare certe cose >> mi dice quelle cose imbarazzato, << tranquillo piccolo, non ti obbligherò a far niente che tu non voglia, comunque stai meglio? >> annuisce rimandendo ancora su di me.

Dopo un po' ci sdraiamo e noto che Zee si è addormentato, cosi mi alzo e inizio a prepararmi per andare a lavoro, una volta pronto mi praparo qualcosa da mangiare e gli lascio qualcosa pronto anche al mio angelo per quando si sveglierà.

" Amore mio se ti svegli e non mi trovi

non ti preoccupare sono a lavoro.

Nel forno c'è qualcosa da mangiare,

per favore mangia visto

che oggi non sei stato per nulla bene.

Ci vediamo quando torno.

Ti amo.xoxo

Liam "

Gli lascio biglietto sul mio cuscino e senza far rumore, esco di casa, chiudendomi la porta alle spalle; prevedo già una serata noiosa e lunghissima.






Come vedete ho mantenuto la mia promessa, sono riuscita ad aggiornare nonostante l'invasione dei parenti.

Comunque questo fine settimana non riuscirò a scriverere il capitolo, perchè oltre i parenti e il compleanno della mia mamma, quindi inizierò a dedicarmi al capitolo da lunedì se ho tempo.

XOXO.


L'amore è una cosa sempliceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora