oh my my you just took me by surprise
Louis ha avuto una pessima mattinata e non è nemmeno mezzogiorno.
Prima di tutto, la sveglia l'ha totalmente destabilizzato, portandolo a scendere dal letto di scatto, quasi battendo la testa contro lo scheletro del letto. La cerimonia di apertura è stato tutto un ma-quanto-sono-gentili-i-nostri-sponsor, ma-quanto-sono-bravi-i-nostri-alunni, ma-quanto-siamo-assolutamente-meravigliosi. Louis ha avuto l'impulso di cavarsi gli occhi con cinque diversi oggetti a sua disposizione, un massimo storico che aveva raggiunto solo con Zayn.
Poi c'era stato l'incidente alla copisteria.
Insomma, il fatto è che Louis era in ritardo per la sua prima lezione, e aveva davvero tutta l'intenzione di essere un fulmine, nel prendersi i suoi documenti, una specie di flash in grado di agguantare una cartelletta senza nemmeno sfiorare il bancone di legno scuro.
E invece, Louis si era ritrovato davanti due occhi verdissimi e dispiaciuti, che aveva trattato con sufficienza, troppo impegnato a pensare alla pessima prima impressione che avrebbe fatto ai suoi alunni se fosse arrivato in ritardo.
Due occhi verdissimi che accompagnavano un viso di porcellana dai tratti spigolosi, labbra a cuore e riccioli castani. Insomma, era bello, non il bello 'andiamo nel bagno del pub finché non ti farò dimenticare persino il tuo nome usando le mie labbra', un bello che la sana libido di Louis aveva già trovato più di una volta; ma più un bello 'ti prego, parlami della tua intera vita davanti a una tazza di thé con io che perdo due terzi del discorso perché mi stai sorridendo.' Il bello che preferiva Louis, insomma.
(Sono due cose diverse e lui ha assolutamente ragione.)
Louis che, si è dovuto ricordare, è un professore, e ha un atteggiamento professionale da mantenere e un istinto da tenere a bada. Quindi, aveva decisamente messo da parte domande sconvenienti, trattando il povero ragazzo come un sotto-impiegato non considerabile come essere umano senziente.
Insomma, Tomlinson, l'educazione.
Che poi, aveva fatto quella figura per degli studenti che, dopo la sua presentazione (aveva scritto il suo nome e la sua mail alla lavagna, sottolineando il primo col gesso e tracciando un punto accanto alla seconda), avevano regalato silenzio stampa alla sua semplicissima domanda sul teatro romano. Perché sì, a quanto pare il programma della YUA è talmente vasto che, come ogni programma che si rispetti, parte dalle origini del teatro in quanto tale, e non si limita alle nozioni di teatro britannico. Quindi, al sentire una serie di respiri alla domanda 'in che anno e dove nasce il teatro?' si è visto costretto a voltarsi e lanciare un'occhiataccia alla platea muta.
''Davvero?'' aveva domandato, allargando le braccia ''C'è una persona qui dentro che sa una nozione, e dico una, sul teatro arcaico?''
Silenzio. Louis si era toccato il ponte del naso. ''Un autore latino qualsiasi di un qualsiasi genere teatrale in voga in una qualsiasi epoca dell'Impero Romano d'Occidente?''
Una timida mano si era alzata dalla quarta fila, e Louis aveva sentito cori angelici pizzicargli sensualmente le orecchie. ''Tu. Come ti chiami?''
''Uhm- Arthur Sullivan, professore.''
''Sullivan, un nome a caso, quello che vuoi. Salvami da questa valle di disperazione.''
''... Alessandro Magno?''
Risatine sparse si erano andate a creare attorno al ragazzo, arrossito fino alle orecchie. Louis le aveva zittite con due schiocchi di dita secche, prima di iniziare a camminare avanti e indietro accanto alla sua cattedra.
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Sky Never Looked So Blue ||L.S.||
FanfictionHarry è un famoso fotografo che scappa da Londra a gambe levate, portandosi dietro il ricordo di un uomo che non l'ha mai lasciato andare, e che per calmarsi cerca il cielo. Non ama più quello che immortala, o quello che fa, così si rifugia nel tran...