-Hotel-

241 21 7
                                    


Harry e Liam alla fine erano arrivati davanti all'hotel in macchina di Harry parlando del più e del meno.

Liam era di fianco al riccio mentre portava la sua valigia dentro la hall.

"Buongiorno Sceriffo, come posso esservi utile?" disse guardando i due ragazzi.

Liam sorrise alla donna che aveva parlato e le fece un cenno del capo "Buongiorno Maura dovrei aver prenotato a nome Styles una camera dell'albergo."

Maura sorrise e annuì spostando poi lo sguardo sul computer davanti a se e iniziando a scrivere qualcosa sulla tastiera.

Solo in quel momento Harry si rese conto della grandezza della hall e pensò che nonostante si trovasse in una piccola cittadina come Brooksville, l'albergo si trovasse in condizioni migliori rispetto a quelli che c'erano a Jule.

I pensieri del riccio vennero interrotti dalla voce della donna che annunciò "Si, la camera è al secondo piano ed è la numero 50." Poi porgendogli una chiave continuò "Ecco a lei signor Styles..." 

Harry le sorrise "Mi chiami pure Harry." 

Maura annuì e sorrise dolcemente tanto che ad Harry venne nostalgia di sua madre "Va bene Harry a patto che tu mi dia del tu."

Il gioco di parole fece ridacchiare Liam che salutò Maura annunciandole che sarebbero andati al bar a cercare Niall dopo aver messo giù i bagagli del suo amico.

-

"Hey hey biondino!"

Erano nel bar dell'hotel e oltre a loro due Harry notò il barista che doveva essere Niall e diverse persone sparse per i tavolini della sala.

"Hey Lì, come va? Risvolti sul caso?"

Harry guardò Liam confuso perché i casi o gli aggiornamenti su di essi dovevano rimanere dentro in centrale e non essere sperperati in giro come se nulla fosse, soprattutto se come in quel caso si trattava di persone scomparse.

Liam sembrò capire subito i pensieri del suo ospite "Harry non ti devi preoccupare di Niall, ha paura anche della sua ombra e non uccide nemmeno i ragni quindi è da escludere in partenza."

Harry in quel momento guardò il ragazzo e gli porse la mano al di là del bancone sedendosi su uno sgabello "Piacere sono Harry." 

Niall gli strinse la mano e rispose "Piacere, Niall ma se vuoi puoi trovare un diminutivo perché hai una faccia simpatica e so già che diventeremo amici."

Il sorriso smagliante che Niall stava sfoggiando fece sciogliere anche Harry, che contagiato fece un leggero sorriso.

"Allora Niall, passa molta gente per questo posto?" chiese incuriosito Harry.

Niall alzò le spalle "Beh questo è l'unico bar del paese e l'altro è un night bar quindi di giorno la gente viene qui e di sera va lì, non è da molto che lavoro costantemente in questo bar ma ora o teniamo aperto solo di giorno così non dobbiamo scontrarci con i proprietari dell'altro."

Il riccio annuì e guardò con la coda dell'occhio Liam che stava bevendo il caffè che gli aveva fatto Niall, e non vedendo alcuna reazione da parte sua continuò.

"Niall pensi ci sia qualcuno che potrebbe rapire le persone di questa cittadina?" 

A quel punto Liam sembrò sconvolto tanto che spostò velocemente la tazzina dalla bocca e disse "Harry non so come si fa da te ma qui si raggira l'argomento...e poi perché devi chiedere proprio a Niall?"

"Semplice, in questo posto c'è sempre un via vai di persone quindi chi meglio di lui può notare le stranezze della gente? Oh e sono stato così diretto perché se hai detto che sa già tutto sul caso non sarà un problema per lui rispondermi."

Liam boccheggiò ma Niall lo precedette "Si non è un problema, andiamo avanti Haz..." con quel soprannome il riccio sentì un senso di familiarità e di accoglienza che nessuno gli aveva dato a Jule perciò sorrise e incoraggiò Niall a parlare.

"...insomma di gente strana ne passa sempre qui ma di davvero strana che potrebbe fare una cosa del genere mai. C'è una nuova famiglia che si è trasferita ai margini della città ma che non è ancora mai venuta qui."

Harry lo guardò in silenzio, Niall pulendo la tazzina che lo sceriffo gli aveva restituito aggiunse "Beh so solo il cognome della famiglia perché ogni volta che la sinora Fletcher viene qui ne parla, sono una famiglia un po' riservata ma non c'è nulla di male, è la famiglia Tomlinson."

Il poliziotto si morse il labbro "Quindi questa signora Fletcher sa praticamente tutto di tutti giusto?"

Liam rispose alla sua domanda "Non proprio tutto ma sa un bel po' ed è snervante ma è un ottantenne quindi nessuno ormai la bada più."

Harry annuì "Grazie mille Niall per aver risosto alle mie domande e scusa se sono stato invadente, comunque anche io credo che saremo buoni amici."

E dopo uno scambio di sorrisi e convenevoli Harry e Liam si diressero fuori dall'hotel.

Harry notò che Liam era indeciso sul da farsi e un po' agitato "Lee che ti prende?"

Il ragazzo lo guardò con i suoi occhi nocciola "Volevo farti una proposta, tu non devi sentirti obbligato...solo che ecco a me piacerebbe."

Il riccio lo guardò confuso quindi l'amico continuò "Vorrei che fossimo partner per questo caso e per tutta la durata della tua permanenza qui, insomma come all'inizio: io e te e nessun'altro." 

Harry gli fece un sorriso tutto fossette e lo abbracciò "Certo che saremo partner."

Liam si staccò dall'abbraccio e disse "Bene, non pensavo che avresti accettato."

"Non essere stupido Lee. Ora se mi vuoi scusare ma sto morendo di sonno e stanchezza quindi vado in camera, tienimi sempre aggiornato sugli sviluppi."

Liam annuì "Ci vediamo domani mattina in centrale alle nove per partire con le indagini."

"Si."

Così si salutarono ed Harry si mise a riposare mentre Liam nel suo ufficio riguardava tutte quelle scartoffie che avevano invaso la sua scrivania nel poco tempo che aveva passato con Harry.





N.A.

Secondo capitolo di questa ff

Cosa ne pensate?

-M

-My peace in hell- l.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora