-My peace in hell- l.s.

-Simon-

Era tutto silenzio in casa, era la tipica quiete prima della tempesta e sarebbe arrivata molto presto.

Harry e Liam erano ancora scossi da tutte le emozioni che avevano provato e da tutti gli sforzi che i loro corpi umani erano stati sottoposti quindi stavano dormendo beatamente nelle braccia dei loro zing.

Louis era nella sua camera e stava accarezzando i capelli ricci facendoli scivolare dolcemente sotto le se dita, accarezzando come se fossero fatti di seta e arrotolandoseli attorno alle dita per poterli sentire meglio.

"Lou..." mugugnò il ragazzo che stava riposando con la testa sul petto del vampiro "Mi dispiace Haz, ti ho svegliato." era veramente dispiaciuto ma Harry lo guardò negli occhi e il verde lucente dei suoi occhi gli diede sicurezza "Non fa niente Lou, io pensavo che te ne fossi andato, mi sono svegliato solo per questo."

Louis fece un piccolo sorriso e gli baciò la testa riccioluta "Non vado da nessuna parte amore, non senza di te. Ora torna a dormire." e così Harry si riaddormentò sotto le carezze del liscio.

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Johanna stava parlando con le figlie quando all'improvviso si udì un colpo secco alla porta.

La donna si era alzata interrompendo la conversazione e si incamminò verso la porta che aprì dicendo "Ciao Simon."

L'uomo dall'altra parte della soglia chiese "Johanna, un piacere. Posso entrare?"

"No Simon. Non sei accolto in casa nostra."

L'uomo strinse gli occhi "Ma voi avete qualcosa che ci appartiene e che a noi serve, quindi saresti così gentile da dire ai due umani di scendere e smettere di stare appiccicati ai tuoi figli."

"Mi dispiace non è possibile perché sono i loro zing, sai che nessun può far nulla con lo zing."

Simon rise freddamente "Vorrà dire che li ucciderò. Domani al tramonto, al centro del bosco nord ci scontreremo: la tua famiglia contro il mio clan. Vi lascerò tenere il vostro mago biondo ma solo perché siete in minoranza e voglio distruggerli uno ad uno vedendo i soffrire. Gli umani saranno la ricompensa."

Poi sparì lasciando dietro di sé una scia di volti sconvolti e preoccupati.

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" Cosa vuol dire che non si può far altro? Spero ci sia una soluzione!" Liam da quando aveva saputo della battaglia stava dando di matto "Zayn non rischierà per me, assolutamente no. Combatterò io."

Zayn lo guardò storto "No! Sono io il vampiro. Non so se hai capito la situazione ma vi ammazeranno se non state attenti!" c'era una punta di rabbia nelle parole di Zayn ma non verso Liam, l'umano che gli aveva rubato il suo povero vecchio cuore, ma verso il clan che aveva ucciso tutte quelle persone e che ora voleva uccidere il suo zing e anche quello di suo fratello.

"Hanno già avuto modo di averci sotto i denti e non ci hanno uccisi allora, perché sei così sicuro che lo faranno adesso?" Liam stava quais urlando a Zayn e intervenne Johanna "Perché lo ha detto Simon tesoro, il capo del clan ha detto che se perderemo sarete di loro proprietà e che vi ucciderà."

Liam a quell'affermazione spalancò gli occhi marroni che si persero tra i mille pensieri che gi circolavano in testa.

"Lì fidati di loro, sanno cosa stanno andando a fare e poi ci sarà anche Nì con loro a proteggerli, noi non possiamo fare nulla." disse Harry tranquillamente anche se dentro di sé sentiva un tumulto di emozioni contrastanti che non riuscivano a farlo ragionare logicamente.

Liam annuì e si mise a sedere di fianco a Zayn sussurrandogli un 'scusa' e dandogli un bacio sulla guancia per il quale il moro sorrise ampiamente.

Louis prese Harry per mano e scusandosi con tutto il resto della famiglia e Niall lo trascinò verso la sua camera chiudendo entrambi dentro.

"Che stai facendo?" chiese curioso il riccio.

"Voglio stare da solo con te prima che tutto cominci prima che io non abbia più coraggio di dirti ciò che ti voglio dire adesso..." il ragazzo prese un respiro profondo e poi cominciò "...posso immaginare quanto sia difficile per te accettare tutto questo e capisco se non vorrai essere il mio zing ma almeno lascia che io abbia ancora un po' di tempo con te."

Louis si era ritrovato a fare una cosa che nella sua lunga vita non aveva mai fatto: supplicare.

Si perché gli era sempre sembrato da deboli supplicare ma in quel momento era l'unica soluzione se significava avere anche solo cinque minuti in più con Harry, quel ragazzo dagli occhi così verdi e pieni di vita che avevano fatto provare qualcosa di unico al vampiro.

Harry si avvicinò lentamente e gli mise una mano sulla guancia "Cosa te lo ha fatto credere che io non voglia essere il tuo zing?"

Il liscio appoggiò la sua guancia fredda contro la mano calda "Ti ho sentito parlare con Liam..."

I ricci sobbalzarono quando Harry scosse la testa "È stato tempo fa e non era ancora successo nulla di quello che ora abbiamo alle spalle e non eravamo in questa situazione. Ciò non vuol dire che io stia dicendo che passerò tutta l'eternità con te ma sto dicendo che ci devo pensare."

Louis annuì sorridendo contento e poi si avvicinò all'orecchio del riccio provocandogli diversi brividi quando si mise a parlare "Sai, non vedo l'ora di sapere che gusto hanno le tue labbra e assaggiarle dopo che tu hai sentito di cosa sanno le mie."

Il liscio avvicinò le sue labbra alla mandibola dell'altro lasciandogli un bacio e poi un altro e poi un altro ancora fino ad arrivare alla giugulare dove pulsava la vita di Harry e lì lasciò le labbra per un tempo indefinito chiudendo gli occhi e annusando la fragilità della vita.

Lasciò un bacio sul bordo della bocca al ragazzo e poi si mise a letto battendo di fianco a sé per far stendere Harry che stava ancora in mezzo alla stanza.

Quando il riccio si posizionò di fianco al vampiro disse "Mi puoi baciare. Se quello che stavi aspettando era il mio consenso ce l'hai."

Louis portò il ragazzo con la testa sul suo petto per poterlo avere più vicino possibile "No, se ti baciarsi adesso ti dovrei dire anche un'altra cosa e voglio avere la forza di sopravvivere a domani per dirtela oppure non avrei nulla a cui aggrapparmi."

N.A.

Awwwww che carino questo capitolo (apparte Simon).

Comunque questo è il nuovo capitolo e nulla.

-M