-Who Are They?-

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Erano arrivati alla stazione da poco e Liam si era già occupato di portare i due ragazzi che avevano trovato fuori dal bar in due stanze da interrogatorio separate.

"Harry pensi di poterti occupare del liscio?" chiese Liam tranquillamente mettendo una mano sulla spalla all'amico.

"Si suppongo mi ci voglia solo un caffè." infatti si diressero entrambi verso le macchinette e visto l'orario presero entrambi quelle bevande nere, dopo averle bevute si separarono andando ai lati opposti della centrale per interrogare i due ragazzi.

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"Mi presento sono lo sceriffo Payne piacere." disse protende do un braccio davanti a lui verso il moro.
Liam voleva rendere il tutto più cordiale possibile cercando di mettere a proprio agio quel bellissimo ragazzo così da poter andare a dormire il prima possibile.

Quando il ragazzo non strinse la sua mano ed evitò il suo sguardo, Liam si rabbuiò.

"Mi potresti dire cosa ci facevate vicino a quel corpo?"

Zayn sbuffò perché non ne poteva più di quell'odore, sentiva i battiti del cuore del ragazzo e il sangue che fluiva per vene e arterie e doveva imporsi di non guardare i suoi occhi perché era sicuro che non sarebbe stata una buona idea.

"Te lo abbiamo già detto, io e il mio amico eravamo lì per aiutarla perché stavamo tornando a casa e l'abbiamo vista lì."

Liam era urtato dal fatto che il moro non lo guardasse direttamente negli occhi quindi accennò un 'Certo' e poi proseguì a voce alta "Rimarrai qui finché io parlerò con il mio collega e poi decideremo cosa fare."

Così lo sceriffo uscì dalla stanza dopo un sospiro da parte del ragazzo.

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Harry era distrutto dalla serata e stava pensando se entrare veramente nella stanza o affidare l'interrogatorio ad un poliziotto.

All'ultimo si fece coraggio ed entrò, il ragazzo stava guardando il soffitto tamburellando le dita sul tavolo a cui era seduto.

"Buona sera, sono il capitano Styles." Harry al contrario di Liam non porse la mano e anzi si sedette subito e si portò con le mani i capelli indietro sentendo che l'alcool ormai gli stava causando un mal di testa.

"Ascolta voglio fare velocemente perché sono distrutto. Tu e il tuo amico avete ammazzato quella ragazza?"

Nemmeno Louis stava guardando Harry, era una cosa c'è avevano deciso lui e Zayn in macchina.

"Uh, molto diretto, mi piace." il liscio accennò un sorrisetto e poi si fece serio "No, la volevamo aiutare ma ormai era troppo tardi e voi siete arrivati un attimo prima che chiamassi o l'ambulanza."

Harry annuì e si mise le mani sulle tempie chiudendo gli occhi e facendo dei messaggi circolari e una voce lo interruppe "Che hai?"

Il riccio riaprì gli occhi sperando di puntare a quelli del ragazzo ma non fu così "Ho mal di testa, sai l'alcool."

"Mh mh capisco. Chiudi gli occhi."

Il capitano ridacchiò "Cosa?"

"Fidati di me chiudi gli occhi..." Louis vedendo la poca fiducia di Harry lo incitò "Fallo per me."

E stranamente Harry si fidò e chiuse gli occhi, sentì le mani fredde del ragazzo spostargli le sue grandi e calde dalle tempie per poi sostituirle con le sue piccole.

Il riccio si sentì subito sollevato a quel contatto, tanto che una sua mano andò a finire sopra quella piccola, quando riaprì gli occhi si ritrovò ad essere senza mal di testa e sbalordito guardò il liscio che non puntava mai i suoi occhi in quelli verdi di Harry.

"Come hai fatto?" Louis staccò le mani dal ragazzo e pesnò che non avrebbe mai voluto farlo, che avrebbe voluto sentire la pelle del ragazzo, accarezzarlo, sfiorarla, amarla e bloccò lì i suoi pensieri rispondendo alla domanda.

"Massaggi, li so fare e se metti la pressione giusta nel posto giusto si fanno miracoli."

Harry annuì, alzandosi poi per andare a vedere chi bussava alla porta.

"Haz usciresti un attimo?"

"Si Liam dammi un secondo." poi si rivolse al ragazzo che osservava la stanza "Esco un attimo." la risposta gli arrivò da un 'mh mh'.

Harry si chiuse la porta alle spalle e si allontanò da essa per impedire di far sentire la conversazione ma non sapeva che sia Louis che Liam non si erano persi nemmeno un sospirò di ciò che si erano detti.

"Dimmi."

"Tu gli credi?"

"Liam ti prego di non farmi venire un altro mal di testa ora che mi è appena passato."

Si vedeva chiaramente che lo sceriffo era frustrato, non sapeva cosa credere "Harry ti ha mai guardato negli occhi?"

"No...nemmeno a te?"

"No."

E poi Harry espose quella che era la paura di Liam "Secondo te è una tattica?"

"Non lo so, potrebbe essere ma non abbiamo nessun tipo di prova per metterli dentro."

Il riccio annuì "Va bene."

Così entrambi dissero ai ragazzi che potevano andare a casa, uscirono insieme a loro e Liam riaccompagnò l'amico in hotel.

Harry stranamente non si addormentò subito ma ripensò al momento in cui la sua mano calda e grande aveva sovrastato quella piccola e fredda del ragazzo, ripensò a quanto facilmente gli fosse passato il mal di testa.

Il riccio si addormentò sognando di poter vedere gli occhi di quel ragazzo liscio e freddo.



N. A.

Sono riuscita ad aggiornare, si!

Non voglio fare un enorme nota autrice quindi come sempre vi chiedo se vi è piaciuto il capito e ci vediamo al prossimo.

-M

-My peace in hell- l.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora