14. To Love

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[~AMARE~]
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Correre veloce, correre come un fulmine nella direzione che ti rende felice; Abbiamo da perdere tutto quando ci innamoriamo, perché ormai il nostro cuore è custodito nelle mani della persona che ci fa stare bene, e la nostra paura è quella di vedere il nostro stesso cuore frantumarsi in mille pezzi, vedere ferite che non potranno più chiudersi, un dolore che non potrà mai essere associato alle stesse lacrime che abbiamo versato in quel momento. Amore. Chi veramente amerebbe non illuderebbe altre persone per trasferire loro quello che tu non sai dare, non puoi calpestare una persona perché essa te lo permette per davvero... Lo fa proprio perché ti ama, ti da la possibilità di restare al suo fianco e farti entrare nella sua anima, ma tu non puoi approfittarti di tutto questo, quando sai di non meritare niente.

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James e gli altri ragazzi arrivarono sul posto poco dopo, e tutte le altre persone erano sparite, facendo posto alla polizia e ai paramedici che soccorsero alcuni di loro. Ma il piccolo quando vide il corpo di Bryan steso a terra, ebbe come un blocco e i piedi parvero tutt'uno col pavimento, non riusciva a fare un altro passo e quello che vedeva si assottigliava sempre di più per via delle lacrime che gli impedivano di focalizzare bene la scena.
Ecco, ora poteva darsi la colpa di tutto, specialmente per non avergli detto quel 'Ti Amo' che avrebbe potuto cambiare le cose.
Aveva paura, o forse temeva di crollare anche lui, ma si avvicinò al suo corpo freddo, fregandosene del fatto che si inginocchiò nel suo sangue.
Appoggiò le mani sul suo viso e le lacrime scivolarono sulla bocca di Bryan, mischiandole col sangue che era fuoriuscito anche da li.

-Non puoi avermi fatto questo, non puoi essertene andato per una cosa del genere... Avrei voluto dirti tante cose, passare il resto dei giorni a conoscerti per quello che eri realmente, e non questo- gli sussurrò all'orecchio, ma Valentine cominciò a tirarlo per un braccio per farlo alzare da li. Ma non volle saperne niente, si sedette completamente sul pavimento e si mise in grembo la sua testa. Lo abbracciò forte, lo dondolava tra le sue braccia come se fosse stata l'ultima volta, ma sapeva che prima o poi avrebbe dovuto lasciarlo andare, così diede un'ultima stretta prima di rendersi conto che tutte le altre persone lo stavano guardando.

-A chi dirò ti amo ora? Avrei solo voluto urlarlo a te Bryan, l'uomo che in un solo giorno mi ha fatto innamorare cosi follemente...- strinse gli occhi e non vide arrivare la mano, che si posò direttamente sul suo viso -Finalmente sei arrivato- sussurrò in un singhiozzo Bryan, che fece scattare subito James sull'attenti.

Lo guardò negli occhi e lo baciò ripetutamente per sentire il suo calore, ma non c'era quasi niente da fare, le possibilità erano poche per salvarsi del tutto, il proiettile aveva perforato un lato del cuore.

-Ascoltami James, non ho così tanto tempo per dirti queste cose...- sottolineò accarezzando senza forze il viso del piccolo, ma quelle poche le avrebbe utilizzate non solo per parlare mentre lo guardava negli occhi, ma soprattutto sentire fino alla fine la sua presenza calorosa e intanto accarezzare i suoi capelli morbidi -...Promettimi che sorriderai anche quando ci sarà la pioggia, non voglio che tu ricorda la mia morte in questo giorno piovoso dove ci siamo conosciuti, perché anche se la giornata è di ventiquattro ore è come se ti avessi amato da una vita...- tossì lui, per poi sorridere -...Anche io ti amo James.-

La giornata era quasi al termine, ma per tutto il tragitto in ospedale vollero stare così vicini che non permisero a nessuno di dividerli. Ma il vero addio ci fu proprio in quelle ore, dove ormai anche Bryan avrebbe trovato la pace assieme al suo amato angelo; la vita era così, piena di cose inaspettate e sta a te scegliere se faranno male o meno. James aveva capito perfettamente com'era trascorsa fino a quel giorno la vita di Bryan, ma il vero passato venne raccontato da suo fratello Tom, che arrivò subito dopo la sconvolgente notizia. James ragionò su tutto quello che era successo, ma niente di tutto ciò capitò in vent'anni della sua vita. Non sapeva se definirsi fortunato o scalognato, ma colse l'opportunità di comprendere al meglio come fosse l'amore.

𝖮𝖭𝖤 𝖣𝖠𝖸 || Uɴᴀ Nᴜᴏᴠᴀ LᴜᴄᴇDove le storie prendono vita. Scoprilo ora