Capitolo 14

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Abby
Il suono delle notifiche del mio cellulare mi sveglia bruscamente.
Prendo a tentoni il cellulare dal comodino e mi metto seduta sul letto.
Sblocco sbadigliando la schermata ed entro su Whatsapp, che mi segna cinque messaggi di Beatriz.
Uno è un video mentre gli altri quattro sono messaggi contenenti faccine con gli occhi a cuoricino, cuori e baci.
Sorrido e aspetto che il video si carichi, mentre mi stiracchio per bene.
Appena il video è pronto lo apro e lo guardo.
È una festa.
Vedo molte persone che ballano e poi lentamente si dispongono in un cerchio attorno ad una coppia.
Stropiccio gli occhi per vedere meglio e noto che sono Trenton e Beatriz.
Il mio sorriso si fa enorme, quando vedo mio fratello inginocchiarsi e pronunciare un discorso strappalacrime a Beatriz.
Istintivamente gli occhi si riempiono di lacrime, mentre Beatriz fa lo guarda felice.
Finalmente mio fratello ha trovato la ragazza che lo ha messo in riga.
Mando un messaggio a Beatriz e mio fratello. Rivedo pure più volte il video, ma alla fine vedendo l'ora mi decido ad andare a prepararmi così lo stacco.
Una volta pronta, prendo la giacca e scendo in cucina dove i miei mi aspettano per la colazione.
"Mamma, papà buongiorno" dico allegra.
"Buongiorno a te piccola" dicono in coro.
"Come mai sei così allegra?" chiede mia madre versandomi del succo.
"Beh...ho una sorpresa per voi..." dico prendendo il cellulare dalla borsa.
Entro nella galleria e faccio partire il video, appoggiando il cellulare al centro dell'isola della cucina.
I miei genitori si sporgono e guardano incuriositi il filmato. Quando capiscono chi sono e soprattutto cosa fanno, sui loro volti si fa spazio un enorme sorriso. Mia madre si appoggia a mio padre, che le accarezza dolcemente la spalla. Io guardo le loro espressioni felici e mi commuovo un'altra volta.
"Devo assolutamente parlare con mio figlio" dice mia madre tirando su con il naso. "oh Trevor, il nostro bambino si sta sposando" dice contenta.
"Tecnicamente è un uomo" dico rovinando il momento, infatti mia madre mi lancia un'occhiata ma poi capisce il motivo per cui ho pronunciato queste parole.
Non mi piace esternare troppo i miei sentimenti, non sempre almeno. Così dico qualcosa di acido o pungente per deviare le mie stesse emozioni.
[..]
"Ma è una cosa dolcissimaa" dico a Beatriz mentre aspetto il mio caffelatte da Starbucks.
"Puoi dirlo forte" dice lei felice.
"Da quando me l'hai mandato su Whatsapp stamattina, l'avrò visto mille volte e mi sono commossa tutte le volte" dico ricordando le parole che aveva pronunciato mio fratello "i miei sono felicissimi, mia madre non vede l'ora di ritornare a New York"
"In effetti mi è dispiaciuto molto che i tuoi non fossero qui, ma ci rifaremo con il matrimonio e ci sarai pure tu! Comunque mi hai vista no? Non riuscivo a proferire parola mentre pronunciava una dietro l'altra quelle parole." dice contenta "ci credi? Mi sposo!" dice eccitata.
"Non vedo l'ora" dico contagiata dalla sua felicità. "mio fratello ha fatto la prima cosa giusta nella sua vita. Sono felicissima Bea" le dico dolcemente.
"Oddio, dimenticavo una cosa! Ieri Chris ha parlato con Trent...e quando è ritornato tuo fratello mi ha detto che Chris meritava di essere perdonato!" dice lei.
"Cosa?!" chiedo con voce stridula.
La commessa mi guarda spaventata mentre le rivolgo un sorriso per scusarmi. "che diamine dici Bea? Cosa gli ha detto Christian?" chiedo abbassando la voce.
"Non lo so Abby! Ma Trenton vuole perdonarlo" dice sbuffando "ma posso chiederti una cosa?"
"Sì...cosa?" pago il caffelatte ed esco da Starbucks.
"Vi sentite? Tu e mio fratello" chiede.
"Cosa? No no assolutamente" dico cercando di essere convincente.
"No perché pensavo che se eravate in contatto magari potevate riprovare" dice esitando "non te lo dico come sorella di Chris, ma come amica"
"Certo, lo so" la rassicuro "ma è stato Trenton a dirti questa cosa? Del riprovare parlo"
"No no, era un mio pensiero. Capisco che è doloroso stare separata dalla persona amata" dice piano.
"Capisco, ma no non siamo in contatto io e lui" mento.
"Va bene tranquilla. Ora non ci pensare" dice cambiando discorso "come va lì?" rimango a parlare con lei per tutto il tragitto da casa verso lo studio.
Le sue parole sono solo un lontano brusio, visto che la mia attenzione è rivolta verso quello che Christian può aver detto a mio fratello.
Chiudo la chiamata poco prima di svoltare per la via dove si trova lo studio, e con mia sorpresa non trovo Helen che di solito mi aspetta davanti.
"Sicuramente sarà stanca per la serata passata con Roach" penso tra me e me sorridendo, mentre apro lo studio. Verso le dieci sento il tintinnio delle campanelle appese alla porta suonare, alzo lo sguardo e vedo Helen che entra con un aspetto cadaverico.
"Ti ha tenuta sveglia tutta la notte?" la prendo in giro ammiccando.
Mi lancia un'occhiata e si butta pesantemente sul divanetto.
"Oh oh qui ci sono problemi in vista" chiudo il registro che stavo controllando e mi avvicino a lei. "cos'è successo Helen?" chiedo prendendo posto accanto a lei.
Sbuffa un paio di volte e scuote la testa.
"Con me puoi parlare Helen" dico accarezzandole un braccio.
"Lo so..." sbuffa "è che l'appuntamento si è rivelato una vera e propria delusione per me!" dice con un'alzata di spalle.
"Cos'è successo?" chiedo cercando di farla parlare.
"Beh è andato tutto bene all'inizio.." dice lasciando in sospeso "mi ha portata a mangiare fuori, e si è comportato da vero gentiluomo" dice.
"E qual'è il problema?" chiedo confusa.
"Il problema è che abbiamo chiacchierato..."
"Helen..." dico guardandola a bocca aperta "sarebbe un problema?" chiedo scoppiando a ridere "era un problema se non era successo".
"Mi lasci finire?" dice in tono acido.
"Sì sì, scusa" smetto di ridere e la ascolto.
"Il problema è che abbiamo chiacchierato di te" dice indicandomi con un gesto.
"Di me?" chiedo sorpresa.
"Già." dice fissandosi le mani.
"Oh no, no Helen non è come pensi" dico afferrandola per le spalle "sicuramente sarà una coincidenza, cioè forse Roach era a disagio tanto quanto te...e così....così ha parlato di me...visto che sono una vostra amica in comune" dico.
Le mie parole non sembrano convincerla, perché scuote la testa con un sorriso amaro.
"Abby un conto è dire due parole su di te, un conto è parlare tutta la serata di te. Non gli interesso io, è chiaro." dice guardandomi dritto negli occhi.
"Stai forse insinuando che è interessato a me?" chiedo guardandola a bocca aperta.
Annuisce.
"Ma dai Helen, è impossibile"
"Perché scusa? Non potrebbe?"
"No" ribatto secco.
"Abby apri gli occhi, non sempre le cose sono come pensi tu" dice sbuffando.
"Beh...anche se fosse non ha nessuna possibilità con me..sono fidanzata" dico alzando le spalle.
"Scusa se te lo chiedo. Ma quanto è presente Christian nella tua vita? Ne vale la pena mantenere questa relazione?"
"Helen non dire così" la richiamo "non sarà così a lungo. Presto partirò per New York e diremo a tutti della nostra relazione" dico sicura.
"Oh davvero?" mi sfida.
"Davvero"
"E che ne sarà di tuo fratello e di tutto quel casino che ti sei lasciata dietro?"
"Non lo so!" sbotto irritata "qualcosa ci verrà in mente" dico poi riprendendo la calma.
"Scusa ma sento la necessità di dirtelo, per me questi rapporti a distanza o legare di nuovo con una persona che per cinque anni non sai che ha fatto...non so, non è tanto normale" dice con una smorfia.
"Helen, fidati di me. Io lo amo...lui"
"Lui ti ama?" chiede inarcando un sopracciglio.
"Sì" dico "ok, forse ancora fatica a capirlo, e non me l'ha detto esplicitamente ma...sì mi ama"
"È la tua vita." dice alzandosi "io con Roach ci ho rinunciato" alza le spalle "se almeno una volta, una piccolissima volta ti passa per la mente che la tua relazione o quello che è con Christian non va bene...non esitare ad andare avanti...Roach è una brava persona! E tu gli piaci" dice con un sorriso triste "non lasciartelo scappare" prende la sua borsa e sparisce dietro alla porta per il set.
C'è un totale caos nella mia testa. Nessuno ha fiducia nella mia relazione con Christian. Nessuno tranne me. Le parole di Helen fanno riflettere molto. Alla fine, cosa mi garantisce che Christian prova ciò che io non ho mai smesso di provare per lui? Prendo la testa tra le mani e chiudo gli occhi frustrata.
Perché a me?!
[...]
Cammino quasi strisciando verso casa.
La mia voglia di vivere si è ridotta allo zero percento.
Ho pensato e ripensato a molte cose.
Cos'ha combinato Christian?
Cosa prova per me Christian?
Perché non mi decido a chiarire tutta questa situazione?
Roach.
Cosa prova per me Roach?
Cosa devo provare per ognuno di loro?
Che posizioni devo prendere in questo gioco in cui sono maledettamente incasinata?
Le domande sono infinite, le risposte...beh.
Di risposte non ne ho nemmeno una, ecco.
Entro nel mio palazzo salutando a malavoglia Cliver, che guardandomi capisce che non sono di buon umore e mi rivolge un sorriso pieno di comprensione.
Prendo l'ascensore e prenoto la fermata per il piano.
Arrivata al mio piano prendo le chiavi e le inserisco nella serratura.
"Mamma sono a casa" dico mentre mi tolgo la giacca. Mia madre mi viene incontro asciugando le mani sul grembiule.
"Ciao tesoro" dice stampandomi un bacio sulla guancia.
"Ciao mamma" dico stancamente ricambiando il bacio.
"Che c'è tesoro?" chiede lei preoccupata.
"Oh nulla, alcune cose da sbrigare in studio mi hanno distrutta" dico evitando il suo sguardo.
"Oh, ok. La cena è quasi pronta" dice stringendomi le spalle.
"Papà?" chiedo guardandomi attorno.
"Ha detto che aveva delle cose da sbrigate, così è uscito" dice lei.
"A quest'ora?" chiedo sollevando un sopracciglio.
"A quanto pare sì" alza le spalle.
"Boh, comunque faccio una doccia e sono a tavola" dico andando verso la mia stanza.
Mi spoglio velocemente e mi metto sotto il getto dell'acqua, lasciando che tutta la tensione si scarichi. Una volta finito mi avvolgo nell'asciugamano di cotone e ritorno nella mia stanza. Mi vesto comoda e raggiungo mia madre in cucina.
"Non è tornato?" chiedo mentre mi siedo attorno all'isola della cucina.
"Mi ha mandato un messaggio" dice mentre mi mette il piatto davanti "farà tardi, quindi possiamo cenare noi due"
Si siede accanto a me, e mi riempie il piatto facendo lo stesso con il suo.
Una volta finito aiuto mia madre a sistemare un po, e mi metto sul divano. Mia madre mi raggiunge dopo un po.
"Tesoro c'è qualcosa che ti preoccupa?" chiede mia madre dolcemente.
Annuisco.
"Mamma posso chiederti una cosa?" chiedo stringendomi tra le sue braccia.
"Certo tesoro"
"Secondo te sono una ragazza adatta per essere amata?" chiedo piano.
"Tesoro ma che domande fai?" dice un po seccata "ovvio che sei adatta. Perché non dovresti esserlo?" chiede.
"A volte sento che le altre persone non ricambiano ciò che provo" dico mentre le lacrime mi pungono gli occhi.
"Posso dirti una cosa...a volte vediamo solo le cose che vogliamo vedere tesoro, mentre ci sono un'infinità di cose di cui nemmeno ci rendiamo conto" dice accarezzandomi dolcemente la testa "ognuno esterna i propri sentimenti a modo suo..chi direttamente, chi indirettamente. Sta a noi capire, perché se davvero conosciamo una persona sappiamo pure come esterna i sentimenti"
"Ok mamma" dico asciugando le lacrime.
"Però tesoro, non devi pensare di essere sbagliata tu. È vero che nessuno è perfetto, ma tutti siamo nati per amare ed essere amati. Non troverai mai nessuno che non ha mai amato nessuno o niente."
Rimango abbracciata a mia madre che mi culla dolcemente, e piano piano sprofondo nel sonno.
Quando mi sveglio ormai è già mattino. Mi guardo attorno confusa, realizzando lentamente che mi sono addormentata sul divano. Mi alzo massaggiando la schiena e cerco mia madre, trovandola poi in cucina a combattere nervosamente con il cellulare.
"Che succede mamma?" chiedo raggiungendola.
"Tuo padre" dice continuando a fissare lo schermo "non è rientrato ieri notte" dice preoccupata.
"Non ha lasciato nessun messaggio?" chiedo cercando di mantenere la calma "che so, rimango a casa di qualche vecchio amico..."
"No" scuote la testa "non è da lui" dice triste.
"Mamma vedrai che starà rientrando" dico accarezzandole la schiena. Continua a scuotere la testa preoccupata mentre rifletto su cosa fare.
Sono già le tre del pomeriggio e ancora di mio padre nessuna notizia.
"Abby vedrai che non sarà successo niente" mi tranquillizza Helen. L'ho chiamata per darmi una mano a chiamare alcuni amici stretti di mio padre, ma nessuno lo aveva visto o sentito ieri.
Qualcuno suona alla porta.
Corro ad aprire pensando che fosse mio madre, ma sulla soglia trovo Roach.
"Ah sei tu" dico delusa.
"Helen mi ha detto tutto, ancora niente?" chiede mentre lo faccio entrare.
"No, nulla" scuoto la testa e mi butto di peso sul divano.
"Io chiamerei la polizia" dice Roach alzando le spalle "sono passate già 24h da quando lo avete visto l'ultima volta. È anormale" continua.
"Abby penso che Roach abbia ragione" dice Helen sedendosi accanto a me.
"Ok, chiamiamo la polizia" dico coprendo il viso con le mani.
Roach prende il cellulare e digita velocemente il numero, accostando il cellulare all'orecchio.
"Warren, sì sono Roach....no tutto bene, riguarda una mia amica..." dice al cellulare "è scomparso....ehm ieri verso le due" dice chiedendo conferma a mia madre che annuisce "Trevor Ryan...sì lui...ok...ok grazie a presto" dice chiudendo la chiamata.
"Allora?" chiedo.
"Gli ho spiegato la situazione e mi ha detto che farà girare la voce ovunque...altre centrali, ospedali ecc.." dice con un gesto della mano.
Mia madre ha un aspetto cadaverico. Ascolta passivamente le nostre conversazioni e trattiene le lacrime.
"Lo troveremo Mrs Ryan" la tranquillizza Roach.
Aspettiamo ore ed ore ma ancora nessuno chiama, nessuna notizia.
"Comincio a preoccuparmi" dico piano a Roach.
"Ehi Abby, non arrivare a conclusioni sbagliate" mi rimprovera Roach.
"Lo so Roach, ma cerca di capirmi" dico appoggiandomi al divano.
"Ti capisco, ma ancora non sappiamo cos'è successo" dice prendendo la mia mano "non perdere la speranza." dice piano.
Il suo cellulare inizia a suonare attirando la nostra attenzione.
"È Warren" dice prima di rispondere "Warren, sì dimmi ti ascolto" dice portandosi un dito alle labbra per dirci di fare silenzio. Sul suo viso si susseguono diverse espressioni che non promettono nulla di buono.
Mia madre stringe forte la mano, mentre cerco di rassicurarla.
"Grazie Warren, arriviamo" dice chiudendo la chiamata.
"Cos'è successo Roach?" chiedo appena chiude.
"Hanno trovato Mr Ryan...." lascia in sospeso.
"E dov'è? Cosa gli è successo?" chiedo spaventata dal suo silenzio.
"Vestiti...andiamo da lui"

Incorreggibile Bastardo [2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora