Capitolo 55

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“INCORREGGIBILE BASTARDO”
CAPITOLO 55

Christian's point of view.
[Una settimana dopo]
Cammino su e giù per il mio ufficio ripetendo mentalmente, una volta dopo l'altra, il discorso che ho precedentemente preparato per il team di O'Pry.
Dopo un paio di giorni, dal mio rientro da Rochester, finalmente O'Pry si è fatto sentire e mi ha fissato questo incontro con il suo team.
Ammetto di essere veramente nervoso.
Abby è riuscita a tranquillizzarmi stamattina.
Mi ha ripetuto insistentemente che il mio progetto non fa una piega.
Le modifiche da lui richieste sono state apportate, il prototipo del bilancio è stato confermato; adesso non rimane altro che sentire quel maledettissimo “ok” dalle sue labbra e da parte del suo dannato team.
Ma continuo ad essere comunque nervoso.
La vibrazione del mio cellulare mi avvisa dell'arrivo di un messaggio.
Mi avvicino alla scrivania e prendo il cellulare tra le mani.
È Abby.
Apro la conversazione e leggo il contenuto del suo messaggio:
-So benissimo che starai continuando con le tue stupide paranoie riguardo al progetto.
Perciò ti consiglio vivamente di smettere e rinchiudere quei pensieri in una buia stanza del tuo cervello, perché andrai più che benissimo...E poi, io sono già pronta per i festeggiamenti di stasera-.
Fisso perplesso il display del cellulare, e continuo la lettura.
-Sono sicurissima che il progetto verrà approvato...accidenti, tu sei un GRANDE! Chi non approverebbe quel progetto? In base a questa teoria, mi sono già preparata per uscire. No, inutile che sbuffi! La mia non è una richiesta caro maritino. È un ordine u.u. Sbrigati a rientrare con la vittoria. Ti amo, la tua dolce mogliettina :* -.
Sorrido leggendo le sue ultime parole e faccio scivolare il cellulare in tasca.
“Andrà bene” mi dico mentre osservo dalla finestra la città che si muove sotto ai miei piedi.
Alle mie spalle, la porta del mio ufficio si apre e si richiude.
“Mr Ross” la voce di Josè attira la mia attenzione.
“Dimmi” punto il mio cupo sguardo verso la sua direzione ed  attendo pazientemente per una sua risposta.
“Il team di O'Pry è qui Mr Ross, la conference hall è già pronta...manca solo lei” mi comunica.
“Ok” sospiro pesantemente e prendo i file appoggiati sulla scrivania.
A noi due O'Pry.
Cammino a passo deciso e testa alta verso la conference hall.
Metterò davanti il mio progetto, se non è di loro gradimento hanno la piena possibilità di ritirarsi.
E la mia azienda cercherà un nuovo socio.
Semplice, no?
Col cazzo che è semplice!
Appoggio la mano sul pomello della porta e prendo un bel respiro.
La mia maschera da duro ce l'ho.
La capacità di persuaderli non manca.
La pazienza stenta a prendere il sopravvento del mio animo, ma cercherò di rimediare.
“Buongiorno colleghi, Mr O'Pry.” saluto tutti gli uomini presenti nella conference hall e raggiungo la mia postazione.
“Buongiorno a lei Mr Ross” mi salutano in coro.
Sembra di essere circondati da avvoltoi.
Tanto sono attenti ad ogni singolo movimento che compio.
Rivolgo un educato saluto a mio padre che è seduto nel lato opposto e rivolgo un cenno del capo a Jason, che mi rivolge un cenno per rassicurarmi sulla riuscita del nostro progetto.
Devo tutto ciò che tengo in mano a tutti loro.
Alcuni dei componenti del team di O'Pry sono intenti a confabulare chissà cosa tra di loro, suscitando in me diversi pensieri poco rassicuranti.
'Rilassati Ross' mi rimprovero mentalmente.
Ancora siamo solo all'inizio, ed io non ho nemmeno giocato.
Appoggio il file con il mio progetto sul grande tavolo rettangolare e prendo posto davanti a loro.
Ayva e Shawna si affrettano a distribuire le copie del progetto ad ognuno dei membri presenti nella sala, ed in pochi minuti mi ritrovo nelle circostanze di dover iniziare la presentazione.
Mi alzo dalla poltrona girevole e avvio la LIM, per poi caricare il file PowerPoint.
“Benissimo signori...se non avete nessuna obiezione direi di cominciare” dico girandomi e schiarendo la voce.
Gli altri annuisco ed io mi giro nuovamente verso la LIM.
In quel momento dei rumori davanti alla porta della conference hall, attirano l'attenzione di tutti coloro che sono presenti nella stanza.
Dalla porta, con dei visivi in mano, fa la sua comparsa Abby.
"Grazie mille Peter" dice rivolgendosi al mio autista.
Sollevo le sopracciglia in un' espressione di pura perplessità e la vedo avanzare sicura di sé con del materiale a me del tutto sconosciuto.
“Buongiorno signori” saluta educatamente il team di O'Pry e mio padre “buongiorno anche a lei Mr Ross...mi scusi questo enorme ritardo, ma abbiamo avuto dei problemi in tipografia.” spiega rivolgendosi a me.
La sua voce professionale ed educata mi fa rimanere perplesso, ma allo stesso tempo fiero di quello che ha realizzato per me e per il successo del mio progetto .
Si avvicina a me, ed accanto alla LIM, sistema su dei treppiedi i visivi preparati da lei e dal team dei graphic designer.
“Adesso ha proprio tutto Mr Ross” dice facendomi l'occhiolino senza che gli altri potessero vederla “buona fortuna”.
Fa un passo indietro e si mette al mio fianco, dando il via alla mia parte di lavoro con un grande sorriso.
Prendo nuovamente una generosa boccata d'aria e con una nuova carica affronto a testa alta tutti coloro che sono in attesa delle mie parole.
“Signori, come potete vedere nei fogli davanti ai vostri occhi la Ross Medias propone una nuova idea per tutte le aziende bancarie del territorio americano...come già sapete le banche hanno il compito di fornire capitali ai singoli privati oppure alle aziende di nuova costituzione...operiamo in due rami: le offerte e i prestiti. Le offerte che comprendono tutte le liquidità  che vengono depositate dai nostri clienti, ed i prestiti che sono le liquidità che le banche concedono...sappiamo che entrambi i rami sono collegati tra di loro...se uno di essi cessa di operare si interrompe tutto il processo di svolgimento del lavoro delle banche...al giorno d'oggi numerose aziende con svariati progetti vengono da noi per richiedere prestiti...ma il punto è che le loro idee di business non sono capaci di progredire nella fitta rete del mercato americano...il mio team analizza costantemente le loro proposte e mai vediamo un' idea che possa dare dei frutti tra qualche anno...i bilanci che vengono redatti dai nostri commercialisti dimostrano continuamente quanto è debole il conto economico di ogni azienda...la Ross Medias, perciò, si impegna ad agire in questo preciso punto...invece di finanziare aziende con idee alquanto bizzarre ed inutili, potremmo finanziare numerose aziende dalle attività eco-sostenibili...in questo modo riusciremo a garantire lo sviluppo di queste aziende senza intaccare anche il pianeta in cui viviamo...qual'è il vantaggio per le banche? È semplice, concederemo più prestiti con degli interessi tollerabili per queste aziende e contemporaneamente riusciremo ad aumentare le nostre entrate....Mr O'Pry, la sua richiesta era quella di stilare un bilancio preventivo per una durata di dieci anni...io, di mia spontanea scelta, ne ho redatto uno che le da la visione della situazione aziendale per ben venti anni....qui, il team dei graphic designers, le ha realizzato un grafico per vedere in che modo incrementeranno i profitti”.
Al mio segnale, Abby si avvicina al treppiedi che regge i visivi e spiega al team di O'Pry le modalità di incremento del profitto.
“Mr O'Pry, con il progetto che le presentiamo noi della Ross Medias la sua azienda sarà in grado di effettuare numerosi tagli alle spese...finanziando questo genere di attività, il sistema bancario riuscirà a mantenere alto il profitto...non bisognerà effettuare nessun tipo di taglio agli stipendi o altro, poiché guadagneremo molto dagli interessi...in questo diagramma le mostriamo come crescono cospicuamente i profitti in base alla cifra di aziende che riusciamo a finanziare...per dieci aziende finanziate, le banche riusciranno ad ottenere un incremento doppio se non di più rispetto alla normale sponsorizzazione di altre aziende...e così via se andiamo a raddoppiare i numeri di prestiti effettuati per quindici o venti anni” spiega nitidamente mia moglie.
Metto le mani in tasca, ed osservo orgogliosamente la fiorente professionalità con cui spiega ciò che io ho formulato con più parole.
O'Pry, e i membri dell'intera sua squadra, annuiscono sicuri e totalmente d'accordo con la nostra proposta.
Mio padre mi rivolge un soddisfacente sorriso che mi fa comprendere che ho l'appoggio dell'azienda francese.
“Sono davvero impressionato” O'Pry si alza dalla propria postazione e si avvicina a grandi falcate a me ed Abby “Christian, sono rimasto davvero meravigliato dal tuo progetto...Bryan, penso che suo figlio è molto più competente in questo genere di cose!” si rivolge a mio padre “ammetto che all'inizio ero molto diffidente...ma adesso sono più che convinto della decisione che sto per prendere”.
Stringo le mani a pugno, ma visibilmente mantengo un'espressione distaccata e controllata.
'Accetta...accetta...accetta” mi ripeto silenziosamente.
O'Pry sposta ripetutamente lo sguardo da me ad Abby, guardandoci con circospezione.
Ognuno in questa stanza è teso, proprio come lo sono le orecchie di tutti.
C'è chi come i membri del mio team che vogliono sentire un sì, e chi come i membri del team di O'Pry che probabilmente sperano in un no secco.
L'atmosfera nella stanza è tesa.
La tensione si può tagliare tranquillamente col coltello, ed ogni mia cellula è in ansia.
Questo progetto è il mio sogno, è ciò che ho da sempre sognato.
La promozione di questo progetto porterà la Ross Medias a livelli internazionali, espandendo il marchio di questa azienda familiare oltre l'oceano.
Insieme a me, tutto lo staff dell'azienda ci spera.
'Accetta...accetta...accetta!'
"Sono veramente molto impressionato dal vostro lavoro...quindi la mia risposta è..."
Ci tendiamo tutti verso la sua direzione, mentre con gli occhi cerchiamo di decifrare il labiale.
"Christian, veramente...c'è bisogno di dirlo?" mi chiede O'Pry con un sorriso "perché non ti prepari a collaborare con tutti noi piuttosto?"
Strabuzzo gli occhi dalla felicità, mentre i membri del mio team esultano.
Ce l'abbiamo fatta.
È andata.
O'Pry ha accettato il nostro progetto.
Stringo forte la mano dell'uomo e gli rivolgo un radioso sorriso.
Portare avanti la Ross Medias è ormai il motivo per cui mi sveglio la mattina.
Sapere che ci sono riuscito, sapere che anni di lavoro sono stati premiati, mi rende veramente orgoglioso di tutto e tutti.
Alle spalle di O'Pry, mia moglie Abby mi rivolge un sorriso pieno di gioia.
Anche lei è uno dei motivi per cui adesso il mio progetto si vede promosso, è anche merito suo.
Uno dopo l'altro i membri del mio staff si congratulano con me, ringraziandomi per l'impegno e la dedizione che applico nell'ambito del lavoro.
Senza poter fare diversamente, anche la squadra di O'Pry si congratula con me.
So che sarà una tragedia lavorare con questi tipi, ma dovrò accettare la situazione.
Esistono sempre e comunque gli effetti collaterali per qualcosa, e loro proprio come quelli.
Mentre sono impegnato a chiacchierare con i miei nuovi colleghi, noto con la coda dell'occhio O'Pry che parla con Abby di qualcosa che non riesco a sentire.
Mi allontano per un po dal mio gruppo, e mi avvicino a mia moglie.
"Tutto bene?" chiedo acido, irrompendo all'improvviso nella loro conversazione.
"Oh, Christian!" O'Pry mi rivolge la sua attenzione "stavo parlando con la signorina...ehm, mi ricorda il suo nome?"
"Abby, signore" dice cortesemente lei.
"Oh sì sì Abby, ecco...stavo parlando con lei di una cosa abbastanza vantaggiosa per lei...per tutta la durata della conferenza, non ho fatto altro che guardare lei..."
Serro la mascella in una linea dura, e per evitare di prenderlo a pugni metto le mani in tasca.
"Mi piacerebbe moltissimo portarla in Francia...la mia azienda necessita della presenza di una donna in gamba come lei" sorride languido guardando MIA moglie.
Si tocca velocemente le tasche della giacca, e da una di esse estrae un piccolo bigliettino da visita.
"Io alloggio in questo hotel" dice porgendo il biglietto ad Abby "se mai le interessasse di lavorare in Europa nella mia azienda, sappi che per lei le nostre porte sono aperte...mi venga a trovare con il suo curriculum, rimarrò qui per altri tre giorni...se va tutto bene potremmo prendere le prossime decisioni.."
Strabuzzo gli occhi per il modo in cui poco educatamente invita Abby da sé e faccio una smorfia.
Lancio un'occhiata ad Abby che gira tra le mani quel bigliettino del cazzo.
Cosa pensa di fare?
Vuole prendere in considerazione la proposta di questo idiota?
Assurdo!
"Mr O'Pry...è molto gentile da parte sua...ma io non ho intenzioni di lasciare l'America"
L'America?
Non ha intenzione di lasciare l'America!
Ma ragiona prima di parlare?
Ed io?
Io dove sono andato a finire?
"Oh, ma è un peccato signorina...."sospira deluso lui.
"Signora O'Pry, signora!" chiarisco ormai stufo di sentirli parlare.
"Come Christian?" chiede lui noncurante del corso dei miei nervi.
"Signora Abby, non signorina! È sposata"  spiego.
"D-davvero?" balbetta lui rivolgendosi ad Abby.
"Sì Mr O'Pry. Sono sposata" ammette lei con un sorriso.
"Oh, ok..." si gratta nervosamente la nuca e sorride imbarazzato "è normale che una bella donna come lei fosse già di qualcuno" improvvisa lui.
"È mia moglie" aggiungo senza mezzi termini "e lei non lavora per nessuno" sbuffo.
"Mr O'Pry...sono davvero grata della sua proposta...ma, come ha detto mio marito, non ho intenzione di lavorare per nessuno....quello di oggi era solo un piccolo aiuto per lui, nient'altro...lo sforzo e le idee sono tutta opera di Christian...io ho solo realizzato due diagrammi...niente di più" spiega Abby stringendosi tra le mie braccia.
Avvolto un braccio attorno alla sua vita, e la avvicino a me con fare possessivo.
"Christian, sei davvero un uomo fortunato" replica lui "hai una moglie brillante...complimenti"
Sorrido poco entusiasta e annuisco.
Nel frattempo si avvicina a noi anche mio padre.
"Bryan, ho scoperto che Abby è la moglie di Christian" dice O'Pry a mio padre.
"Oh sì, ero venuto proprio per congratularmi con lei" dice anche lui "sono rimasto davvero colpito dal lavoro che hai fatto...è stata davvero una buona mossa...voglio dire, sei riuscita a colpire pure il mio amico e collega O'Pry...e ti confesso che non è una persona da convincere facilmente"
"Oh, grazie" sorride lei "ma come ho detto a Mr O'Pry, il merito è tutto di Christian" spiega.
"Ecco questa è Abby, non si prende mai nessun merito" scherza mio padre.
"Oh Christian, quasi dimenticavo...la settimana prossima dovrai raggiungermi in Francia" chiede.
"Davvero?" il tono della mia voce trasuda perplessità.
"Sì, dobbiamo sbrigare alcune pratiche lì...non possiamo fare diversamente" sospira lui.
"Va bene...vedrò di presentarmi lì da voi" annuisco.
"Perfetto...sono davvero contento di aver unito entrambe le nostre aziende per promuovere questo genere di attività"
"Anche io Mr O'Pry...sono davvero contento" ammetto.
Rimango a chiacchierare con entrambi, mentre il mio unico intento è andare via da qui.
Dopo un po saluto mio padre e O'Pry ed esco dall'edificio dell'azienda, trascinando dietro pure mia moglie.
Raggiungiamo la mia macchina e ci avviamo verso la nostra villa.
Per tutto il tragitto mantengo in silenzio, mentre Abby parla in continuazione.
Si congratula per il mio successo e parla di festeggiamenti e quant'altro, mentre io sto zitto.
"Sapevo già in anticipo che il tuo progetto sarebbe stato promosso...sei perfetto"
Continuo a rimanere in silenzio.
"È successo qualcosa?" chiede Abby all'improvviso.
"No" borbotto.
"Sicuro?"
'No'
"Sì" mento.
Mi tocca il braccio e attira la mia attenzione.
"Guardami" dice stringendo tra la mano il mio braccio.
"Cos'è successo?"
Sospiro rumorosamente e riporto lo sguardo sulla strada.
"Riguarda O'Pry?" chiede centrando il bersaglio "accidenti...non mi dire che ti sei arrabbiato!" dice sbuffando "stavo solo cercando di tagliare corto con il discorso..."
"Va bene" mormoro.
"Christian" mi richiama.
Fermo l'auto al semaforo e mi giro verso la sua direzione.
"Dimmi"
"Stavo solo cercando di chiudere il discorso....nient'altro" mi tranquillizza.
Sospiro pesantemente e annuisco.
A questo punto lei si sporge e mi bacia dolcemente sulle labbra.
Un bacio diverso dal solito, che mi fa capire ciò che lè sue parole non mi fanno capire.
"Ti amo" mormora.
"Ti amo anche io" ammetto "e sei mia"
Sorride dolcemente e scuote la testa.
"Sono sempre e comunque tua Christian...e smettila di fare il geloso" mi sussurra sulle labbra.
"Non sono geloso" mormoro.
"Ah quindi prima non hai fatto una sceneggiata di gelosia?" chiede divertito.
"No" mento "ero tranquillo"
"Quindi non ti dispiace se vado all'hotel dove alloggia O'Pry?" chiede con noncuranza indicando il bigliettino.
"No!" le strappo dalle mani il bigliettino e lo metto nella tasca della mia giacca "non vai da nessuna parte...sei mia!!" ripeto e riporto l'attenzione sulla strada.
Tronca il discorso e sorride divertita.
"Che programmi avevi per stasera?" chiedo dopo un po curioso.
"Stasera festeggiamo a casa...perché non mi cucini qualcosa tu?" chiede ridacchiando.
"Per me va benissimo" dico a petto alto.
"Tu cucini?" chiede sbalordita.
"Sì, non posso?"
"N-no..." balbetta "cioè....sapevo che non cucinavi...tutto qui..." sussurra.
"Ho imparato" ammetto "stasera cucino io e ti stupisco"
"Voglio proprio vedere" dice diffidente.
"Vedrai"
Arriviamo a casa alle sette inoltrate.
Ci cambiamo velocemente e lei si affretta a trascinarmi subito in cucina.
"Forza, fammi vedere" dice sedendosi su uno sgabello attorno all'isola.
"Perché devi stare qui?" chiedo "torna dopo...così mi sento osservato" improvviso.
Inarca un sopracciglio e mi guarda perplessa.
Faccio il giro dell'isola e mi avvicino alle sue spalle.
"Tu adesso da brava mogliettina vai sopra, ed io in pochissimo tempo preparo qualcosa di buono per te" dico accompagnandola nella nostra stanza "mi raccomando, devi scendere solo quando ti chiamo io...ok?"
"O-ok" annuisce.
La chiudo dentro e mi affretto a tornare di nuovo giù.
"Il cellulare...mi serve il cellulare..." mormoro cercando in cucina.
Appena lo trovo, digito velocemente il numero del ristorante qui vicino e ordino qualcosa da mangiare.
Nel giro di pochissimi minuti mi viene consegnata la cena a casa, così dopo aver apparecchiato per due sistemo il cibo nei piatti.
Dopo essermi assicurato che tutto fosse pronto salgo su per chiamare Abby.
"È pronto" sorrido irrompendo nella stanza.
"Di già?" chiede lei sorpresa.
"Sì sì" annuisco "puoi scendere adesso".
Mi segue giù in cucina mentre mi sorride raggiante.
"Hai preparato tu questa cosa che fa questo buon profumino?" chiede.
"Sì, tutto con le mie mani" dico sicuro.
Le sposto la sedia da galantuomo e le sistemo pure un tovagliolo sul grembo.
Sorride dolcemente e mi ringrazia con un cenno del capo.
"Mio Dio, ma è buonissimo" mormora dopo aver messo in bocca il primo boccone "sei proprio bravo"
Sorrido tra i baffi e abbasso lo sguardo.
"Non ho cucinato io" ridacchio.
"Come no?" chiede perplessa.
"Ho ordinato la cena da fuori" spiego scoppiando in una sonora risata.
Apre la bocca per replicare qualcosa, ma la richiude subito.
All'improvviso si alza dalla sedia e mi raggiunge.
"Sei un brutto bugiardo" dice tempestando la mia schiena di delicati pugni.
Continuo a ridere di gusto mentre lei mi rimprovera dolcemente.
Quando è distratta le blocco le mani e la faccio sedere sulle mie gambe, per poi catturare le sue labbra in un bacio passionale.
"Ti va di festeggiare a modo mio?" sussurro sulle sue labbra.
"E me lo chiedi pure?"  chiede maliziosamente.
"Speravo che me lo dicessi"
La prendo in braccio e la porto nella nostra stanza per festeggiare nel modo che preferisco io.

Incorreggibile Bastardo [2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora