Ho cercato i colori || woosan

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Avevo detto a mio padre che avrei voluto farmi i capelli ma adesso che ci stavamo incamminando verso il parrucchiere mi rendevo conto che in realtà non avevo alcuna idea di cosa farmi.
Tinta? Taglio? Solo una piega? La... che ne so, permanente?
Chiedere consiglio a San non mi avrebbe portato a niente di buono ovviamente e se gli avessi chiesto qualcosa sicuramente mi avrebbe risposto che non erano problemi suoi o chissà in quale altro modo poco gentile.
Però in quel momento era l'unico che magari, anche se mi avesse risposto con qualcosa solo per farmi innervosire, mi avrebbe potuto comunque aiutare, quindi decisi di provarci.

"Ma... secondo te come dovrei farli? Cioè mi era venuta in mente una mezza idea però non so se è troppo azzardata" bofonchiai fra me e me, un po' in imbarazzo nel chiedere quella sorta di consiglio al ragazzo più scorbutico del paese; non avevo ancora conosciuto altra gente che viveva qui ma ero certo che San fosse etichettato in quel modo da tutti.
Solo mio padre a quanto pareva riusciva a sopportarlo e la conferma di questo me la diede quando, mentre ci dirigevamo verso il parrucchiere, incontrammo una coppietta di anziane signore che fulminarono con lo sguardo Prugna e poi affrettarono il passo come a volersi allontanare velocemente.
Borbottarono qualcosa fra sé e sé ed io aggrottai le sopracciglia.

"Perché quelle due ti hanno guardato come se fossi Satana in persona? Tratti male anche le vecchiette?"

Gli rivolsi quella domanda ancor prima che lui avesse il tempo di rispondere alla prima ma mi chetai in un istante appena si voltò verso di me ed incastrò i suoi occhi bui nei miei, facendomi provare dei leggeri brividi lungo la schiena.

"Vuoi disegnarti un Pokemon sui capelli? È questa l'idea troppo azzardata?" chiese poi, calciando un sassolino che gli si era sfortunatamente presentato tra i piedi. Non mi guardò quando rispose in quel modo ed io quasi non capii a cosa si riferisse ma poi feci mente locale a quando prima di uscire dalla cucina mi aveva preso in giro per le mie pantofole.

"Ah-ah, molto divertente davvero, ma no. Pensavo di farmi biondo" ribattei e lui scrollò le spalle.

"E dove starebbe l'idea troppo azzardata?"

Adesso mi guardò, le sopracciglia alzate e la bocca leggermente storta. Era ovvio che dal suo sguardo continuasse a traspirare aria di superiorità ed io mi sentivo intimorito sì, ma mi faceva provare anche tanto nervosismo perché sembrava essere perfetto solo lui, gli altri invece erano solo merda, probabilmente.

"Non mi sono mai tinto i capelli di biondo e sono totalmente nero, insomma sarebbe un cambiamento troppo drastico, non credi?"

Sbuffò una risata alle mie parole e scrollò nuovamente le spalle.

"Cazzo, ti fai un sacco di problemi mentali" disse, poi fece una pausa e subito dopo continuò.

"Se poi non ti piacciono li tingi nuovamente del tuo colore" propose, ma era ovvio che non potessi farlo dal momento che sarebbe significato buttare via soldi che non erano neanche miei ma di mio padre e non potevo permettermi di spendere subito i miei cinquantamila won che la mamma mi aveva lasciato per tre mesi.
Evitai di ribattere con il mio pensiero e semplicemente scossi la testa. Avrei chiesto consiglio a chi se ne intendeva molto di più, quando saremmo arrivati, ma poco prima che giungessimo davanti alla porta del negozio San si fermò, mi tirò per un polso per farmi voltare verso di lui e mi scrutò. Mi sentii in soggezione e dovetti per forza guardare a terra o oltre le sue spalle per cercare di non provare troppo imbarazzo.
Anzi... non era proprio imbarazzo ma più nervosismo, era strano quando qualcuno ti osservava come a volerti studiare.

"Potresti farti biondo per metà, ad esempio i capelli sul retro della testa, così almeno potrai iniziare a fare l'abitudine a quel colore e se non dovesse piacerti avrai comunque il tuo nero."