Ma il consenso da parte del comune di fare il pride, Hongjoong e Seonghwa non riuscirono a riceverlo neanche con le firme di chi aveva partecipato alla riunione.
Non sapevo dire con certezza quanto fossero state, non erano molte ma neanche così poche da venire ignorate completamente.
Hongjoong scese in piazza a protestare davanti al comune e con lui ovviamente Seonghwa, Yeosang e non solo.
C'eravamo anche io, Yunho e con mia grande sorpresa Mingi, che sembrava davvero aver lasciato perdere i suoi finti amici, proprio come li avevo ignorati io ultimamente.
Tra la folla di protestanti spiaccicati davanti all'entrata del comune – così che nessuno potesse uscire e neanche entrare – riconobbi anche San ma lui non mi vide, almeno non subito.
Quel pomeriggio fu davvero la rivoluzione di Suncheon.
Qualcuno urlava, facevano cori del tipo "vogliamo la libertà, dateci il consenso" ed io mi aggregai a ciò che stavano dicendo; più voci saremmo state e più ci saremmo fatti sentire, c'era bisogno della collaborazione di chiunque e non importava se già le voci erano tante ed una non avrebbe fatto la differenza perché non era e non sarebbe mai stato così. Qualunque voce e qualsiasi persona se si fosse aggiunta avrebbe potuto cambiare la situazione ed io lo capivo solo adesso, soprattutto grazie a Yeosang ed alla prima conversazione che avevamo avuto seriamente alla festa di Seonghwa.
Faceva caldo quel giorno, erano le tre del pomeriggio e il sole si schiantava contro le nostre teste, la mia si poteva dire fosse diventata incandescente, così come quella di tutti gli altri presenti, probabilmente.
Stavo al fianco di Yunho, mentre dall'altra parte lui aveva Mingi. Yeosang era troppo coinvolto insieme al cugino e ad Hongjoong per degnarci della sua presenza e a me andò bene così, fui fiero per tutto l'impegno che il mio amico ci stava mettendo e l'aiuto che stava dando.
Mi aveva raccontato quanto Seonghwa avesse avuto difficoltà nell'accettarsi completamente e come Yeosang gli fosse stato vicino durante tutto quel periodo buio in cui pensava di essere malato solamente per amare una persona del suo stesso sesso.
Sapevo quanto quell'argomento stesse a cuore al ragazzo, si era caricato quell'impegno sulle spalle proprio per aiutare il cugino e questo mi faceva capire quanto Yeosang fosse di buon cuore.
Mi sarebbe piaciuto essere come lui, un po' lo invidiavo a dir la verità."Caro signor sindaco, non voglio scatenare violenza con questa protesta, voglio solo farle capire che non ci fermeremo finché non avremo il permesso per organizzare la nostra manifestazione" urlò Hongjoong per farsi sentire. Le finestre dell'edificio erano aperte ma non c'era nessuno affacciato. In ogni caso qualcuno lo sentì perché presto vidi fare capolino dalla finestra più in alto e dalle urla che si alzarono al cielo capii si trattasse del sindaco.
"E se con questa protesta facessimo peggio che meglio?" domandò Yunho guardando prima Mingi e poi me. Io mi strinsi nelle spalle ma prima che potessi rispondere lui continuò.
"Cioè, se qualcuno inizia ad essere violento? Anche a parole dico, non si può mancare di rispetto ad un pubblico ufficiale, il sindaco credo che sia intoccabile, no? Se poi fa partire denunce per chiunque abbia partecipato a questa protesta siamo nei guai e sinceramente non mi va di macchiarmi la fedina penale per aver fatto casino inutilmente."
Yunho sembrò agitarsi e la prima cosa che mi venne istintiva di fare fu prendergli una mano, cosa che probabilmente lo lasciò sorpreso perché mi guardò con le sopracciglia alzate, prima di lanciare un'occhiata alle nostre mani.
Avevo intrecciato le mie dita alle sue e adesso tenevo la presa ben salda con la speranza di riuscire ad infondergli un po' di sicurezza.
Mingi rimase a guardarci ma con la coda degli occhi lo vidi distogliere subito lo sguardo, soprattutto dopo aver visto le nostre mani. Probabilmente capì che da parte mia ci fosse qualcosa verso il biondo e non mi importò anzi, fui felice che se ne fosse accorto, solo probabilmente si sentì a disagio, forse per... star facendo il terzo incomodo?
Comunque si allontanò un po' da noi, forse per lasciarci un po' di privacy o qualsiasi cosa fosse.
STAI LEGGENDO
Ho cercato i colori || woosan
FanfictionWooyoung è abituato a vivere in città, con degli amici che però non lo degnano di molte attenzioni e sotto sotto lui sa che il loro rapporto non è sano... però non vuole rimanere solo e dunque preferisce sentirsi legato a ragazzi che hanno idee tota...