Il mattino dopo era sabato e con mia grande sorpresa, nonostante fossi andato a dormire tardi, mi svegliai verso le nove e mezza. Fu una specie di vittoria per me, solo che in quel modo sapevo ci fossero state più probabilità di vedere San; essendo presto probabilmente ancora non era uscito a lavorare nel campo di papà oppure con gli animali della fattoria, forse stava facendo colazione o che ne so... sperai solo che se fosse stato in cucina quando io sarei andato a fare colazione, non mi avrebbe degnato neanche di uno sguardo e di una parola.
La sua voce dovevo ammettere che aveva un bel suono, quello che mi faceva innervosire era il modo in cui mi si rivolgeva, sempre con quell'aria da "io sono meglio e tu sei solo un povero scemo" e chissà poi per quale assurdo motivo.
Cos'era che avevo fatto di male per farmi ripudiare così tanto? Eppure papà diceva solo di lasciarlo stare perché non aveva un motivo valido ed era semplicemente parte del suo carattere. In ogni caso se poi avesse iniziato ad essere più gentile con me, non gliel'avrei fatta passare tanto liscia, non ero lo zerbino di turno da poter trattare come più gli faceva comodo, poi se ne sarebbe accorto.
Ringraziai il cielo per aver conosciuto Yeosang perché almeno lui mi avrebbe permesso di stare lontano da casa per qualche ora, così che avrei evitato la brutta compagnia di San.
Ciò che mi dispiaceva era che in quel modo non avrei passato tempo con mio padre, essendo che anche lui era sempre molto impegnato con il suo campo e gli animali, ma chissà, forse il Prugna avrebbe avuto almeno un giorno libero per starsene per i fatti suoi ed io sarei potuto stare con papà, fare qualche attività insieme e magari ritrovare la confidenza di un tempo, quella che era scomparsa quando la mamma mi aveva portato via da Suncheon.
Come previsto, quando mi presentai in cucina con un paio di pantaloncini verdi da basket ed una tshirt nera oversize, San era seduto ad una sedia attorno al tavolo ed aveva un bicchiere di succo di frutta davanti agli occhi; sembrava bere solo quello. Mi meravigliai del fatto che tenesse in una mano un telefono perché fino a quel momento avevo pensato che lui non ne avesse uno."È il telefono di mio padre, quello?" domandai ingenuamente, pensando davvero che fosse come avevo detto. Lui alzò gli occhi e mi rivolse uno sguardo confuso; non sembrò uno di quelli odiosi che mi rivolgeva sempre, ma semplicemente... era stranito dalla mia curiosità.
"Perché dovrebbe esserlo?" rispose retoricamente, scrollando le spalle. Anch'io feci la sua stessa mossa ed assunsi un'aria indifferente mentre mi versavo del caffellatte già pronto in una tazza e mi sedevo davanti a lui.
"Che ne so, perché mi sembravi troppo primitivo per sapere come si usa un cellulare, figurati se avrei pensato che ne avessi uno."
Forse avrei dovuto tenermi quel pensiero per me poiché mi accorsi di quanto risultò poco carino dirlo ad alta voce, soprattutto poi davanti al ragazzo in questione. Se mi avesse risposto male adesso avrebbe avuto sicuramente ragione, ma solo per questa volta gliel'avrei passata...
Lui però sbuffò una risata e non disse altro, tornò a dare attenzioni allo schermo del suo cellulare e quando lo vidi digitare qualcosa mi chiesi automaticamente se stesse parlando con Hongjoong oppure avesse altri amici. Mi sembrava strano che uno come lui avesse una combriccola, forse l'unico che lo sopportava era veramente il parrucchiere del paese. Con Seonghwa andava d'accordo? Immaginavo lo conoscesse dato che sapeva che il suo amico aveva un ragazzo."Stai parlando con Hongjoong?"
Quella mattina non seppi neanch'io cosa mi prese ma mi accorsi di voler fare conversazione con lui, ero curioso di sapere di più sul suo conto, anche se inizialmente avevo sperato di non vederlo.
Mi rivolse un altro sguardo ma non sembrava volermi attaccare, dunque emise un piccolo lamento in approvazione ed alzò nuovamente le spalle."Sì, e allora?"
"Ecco infatti, immagino tu abbia solo lui come amico, cavernicolo come sei" risposi ridacchiando fra me e me. Probabilmente quella mattina ero io a stargli dando fastidio e non riuscivo a capire se mi stessi divertendo o trovassi il tutto molto triste.
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Ho cercato i colori || woosan
FanfictionWooyoung è abituato a vivere in città, con degli amici che però non lo degnano di molte attenzioni e sotto sotto lui sa che il loro rapporto non è sano... però non vuole rimanere solo e dunque preferisce sentirsi legato a ragazzi che hanno idee tota...