Il mattino dopo quando aprii gli occhi non mi resi conto di essere nel letto di San.
Erano ormai un po' di notti che non passavo con lui, perciò mi parve strano ma il sorriso che si impossessò delle mie labbra disse tutto.
Ero felice.
Ero completamente felice e il cuore mi faceva le capriole nel petto se solo ripensavo a come eravamo riusciti a risolvere la sera precedente.
San ancora dormiva a fianco a me e io non riuscivo a smettere neanche un secondo di osservarlo in tutta la sua bellezza, con quell'espressione rilassata in viso, le labbra leggermente dischiuse e una guancia spiaccicata contro il cuscino dove anch'io avevo appoggiato la testa per dormire; stare in un letto singolo richiedeva degli sforzi ma alla fine ne valeva la pena se poi in cambio mi svegliavo in quel modo.
Avvicinai una mano alle sue spalle che restavano scoperte per il lenzuolo che durante la notte si era abbassato, e quando ci appoggiai sopra i polpastrelli con la massima delicatezza, sulla pelle si vennero a formare dei brividi che mi resero ancora più felice di quello che già non ero.
Sapere che anche involontariamente gli creavo quell'effetto mi faceva letteralmente impazzire perché era esattamente ciò che provavo io quando San mi toccava e, dato che quando lo faceva lui mi ritrovavo catapultato in paradiso, sapere che era lo stesso per il ragazzo, mi faceva sentire speciale.
Comunque continuava a dormire e a me venne una voglia matta di sporgermi per riempirgli il viso con piccoli e teneri baci, prima uno sulla fronte, poi sul naso, sulla guancia non spiaccicata contro il cuscino. Feci tutto per filo e per segno ed infine portai la mano dalle spalle fino ai suoi capelli per lasciargli delle dolci carezze.
Volevo che si svegliasse perché volevo baciarlo e abbracciarlo, nascondermi in un suo abbraccio, ma se continuava a dormire non avrei potuto farlo, dal momento che il suo corpo non mi avrebbe risposto come avrei voluto.
Proprio mentre ero immerso nei miei pensieri sentii una vibrazione arrivare dal comodino dalla parte di San, così mi sporsi un po' per poter prendere il suo telefono. Non seppi il motivo per cui mi ritrovai a sbirciare sullo schermo del suo cellulare, solo mi venne istintivo e quando lessi il messaggio arrivato mi morsi il labbro inferiore: sicuramente fu un messaggio che arrivò anche a me dato che si trattava di Seonghwa sul gruppo del pride."Buongiornoooo stasera festa da me, non mancate grazie vi voglio bene <3"
San aveva il numero di Seonghwa salvato come "fidanzato dello hyung" il che mi fece ridacchiare silenziosamente al pensiero del ragazzo che con molta nonchalance e disinteresse lo metteva in rubrica.
Mi venne la geniale idea di andare quella sera alla festa in coppia con lui, e finalmente avremmo potuto ufficializzare la nostra relazione, perché adesso stavamo insieme... no? Però chissà se a San avesse fatto piacere...
D'altronde non l'avevo mai visto ad una festa e Hongjoong il primo giorno in cui ci eravamo incontrati aveva chiaramente ignorato il suo migliore amico quando mi aveva invitato ad una delle tante che lui e il suo ragazzo avevano organizzato, poi San mi aveva spiegato che non era stato invitato perché il suo hyung sapeva bene quanto odiasse il chiasso e le persone.
Da adesso però speravo l'avrebbe fatto perché almeno io ero stanco di vivere la mia relazione con lui di nascosto, e da quello che mi aveva mostrato ero sicuro che anche per San fosse lo stesso.
Non feci in tempo a posare di nuovo l'apparecchio elettronico perché qualcosa vicino a me si mosse ed il momento dopo due braccia furono avvolte alla mia vita. Emisi un piccolo urletto per la sorpresa ma San non mi mollò, mi strinse forte a sé e quando provai a guardarlo, aveva ancora gli occhi chiusi."Ehi, ma che cavolo stai facendo?" chiesi con un tono divertito, ma San in risposta emise solo un lamento, poi storse le labbra e sospirò piano.
Mi venne spontaneo pensare che vivendo insieme eravamo diventati telepatici e nonostante il fatto che stesse dormendo, lui aveva percepito il bisogno che avevo di essere abbracciato e dunque l'aveva fatto.
Una parte di me però sapeva che era sveglio ma non aveva intenzione di aprire gli occhi. Probabilmente per quel giorno avremmo saltato entrambi il lavoro da mio padre.
STAI LEGGENDO
Ho cercato i colori || woosan
FanfictionWooyoung è abituato a vivere in città, con degli amici che però non lo degnano di molte attenzioni e sotto sotto lui sa che il loro rapporto non è sano... però non vuole rimanere solo e dunque preferisce sentirsi legato a ragazzi che hanno idee tota...