5.

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Mi sveglio con la luce del sole, che ormai è diventata accecante. Dentro casa non c'è più nessuno, appena mi alzo mi accorgo che sono tutti fuori a chiacchierare.
Appena Georgia nota che mi sono alzata si dirige verso me ed entra. -Buongiorno. Fuori si sta parlando solo che di te.- mi dice lei.
-Buongiorno. E che si sta dicendo sul mio conto?- rispondo io.
-Bah niente di che. A proposito, sta arrivando Jj giusto adesso quindi esco e vi lascio da soli.- conclude facendo l'occhiolino. Appena esce, entra subito Jj e mi guarda e io guardo lui.
-Buongiorno dormigliona. Hai dormito bene?- mi chiede e si siede vicino a me, giusto da bloccarmi il fianco.
-Buongiorno. Sisi, te?- rispondo io, ancora con la voce assonnata.
-Certo. Ho dormito stupendamente.- mi risponde. Restiamo lì per qualche minuto a fissarci e dopo lui si alza dirigendosi verso la cucina. -Che vuole per colazione stamattina, madame?- mi chiede con un accento inglese.
-Gradirei delle uova strapazzate con del bacon, sir.-rispondo io, facendo a mia volta un accento inglese, un po' malconcio.
-Arrivano subito!- mi risponde lui. Ho sentito dire che Jj è un tipo abbastanza casinista e che dove va lui lo segue la confusione, ma secondo me non è così. Certe volte quando ci guardiamo, mi sembra che dentro ai suoi occhi ci sia solo paura, la paura di essere giudicato male, e che tutta quell'aria che ha da strafottente e menefreghista sia solo una "corazza".
Sono ancora nei miei pensieri, quando lo vedo avvicinarsi con un piatto enorme di uova strapazzate e bacon. -Sai vero che non riuscirò mai a mangiarlo tutto?-dico subito io.
-Fa lo stesso. Il resto se mai lo finisco io.-mi risponde, facendo l'occhiolino. Rimane con me per tutto il tempo che mangio.
-Quindi stasera verrai alla festa?-domando subito io, sperando che mi dica di sì.
-Non lo so... tu ci vai?- mi risponde lui.
-Pensavo di sì, però se non vieni tu manca tutto il divertimento...- e mi metto a ridere. Si mette a ridere pure lui.
-Allora ci farò un pensierino dai...- mi risponde lui.
E ci mettiamo entrambi a ridere di nuovo.
Appena ho finito, mi tira via subito il piatto e dopo mi porge la mano per aiutarmi ad alzarmi. Mi alzo, lui se ne va fuori e io vado a lavarmi.
Nello zaino, trovo fortunatamente un cambio: una maglia XL e degli shorts da piscina praticamente, e come al solito non possono mancare le mie converse, il costume e la coda tutta scompigliata.
Esco dalla casa e si girano tutti a guardarmi.
-Alla buon ora...- dice Kiara rivolta verso di me.
Io accenno ad un sorriso e mi dirigo verso di loro, quando sento squillare improvvisamente il mio telefono. Di solito non mi chiama mai nessuno. "Mamma- chiamata in arrivo" leggo sullo schermo. Comincio a preoccuparmi. Prima di riuscire a raggiungere i miei amici, rispondo facendo un'espressione corrucciata e confusa.
-Pronto?- rispondo io.
-Ciao tesoro. Puoi venire a casa? È un'emergenza...- sento dire dall'altro capo del telefono.
-Certo mamma, arrivo il prima possibile.- le rispondo e lei attacca subito. Tutta preoccupata prendo su le mie cose e scappo verso casa. Tutti mi guardano straniti e preoccupati. L'unico che cerca di seguirmi è Jj, che però dopo se ne va.

Sono fuori di casa e milioni di pensieri cominciano a balenarmi in testa. "Papà si è spinto di nuovo oltre il limite?" "È successo qualcosa a Gabe?" "Papà ha ripreso le vecchie abitudini ed è tornato a casa ubriaco?" "Papà ha picchiato di nuovo mamma?" . Con tutti questi pensieri decido di entrare in casa. Entro e tutte le mie paure diventano reali.
C'è mamma stesa per terra, con pochissimo fiato in corpo e alcuni lividi. Corro subito verso di lei. -Mamma mamma!! Che è successo??-domando subito molto ansiosa e con la coca incrinata dal pianto.
-Ciao Ally. Aiutami ad alzarmi per cortesia.-
-Va bene però adesso chiamo subito un'ambulanza.- le dico io e lei mi guarda e scuote il capo.
-È stato ancora papà vero?- decido di domandarle io. Lei annuisce. -Ora ti porto in ospedale comunque. Devi avere delle cure adeguate. Ci penso io dopo a papà.- dico infine e chiamo un'ambulanza, che la porta subito al pronto soccorso.
"Tranquilla Allison, ci trasferiremo per un nuovo inizio e ti prometto che non farò più del male a nessuno. Mi sono reso conto di aver sbagliato e me ne pento. Puoi perdonarmi?" aveva detto mio papà prima di trasferirci e io, stupida come sono, gli avevo anche creduto. Mi tornano in mente tutte le violenze e abusi che aveva fatto a mia mamma e poi aveva spostato anche su di me. L'unico a non saperne niente rimaneva solo mio fratello; con la scusa che era praticamente sempre fuori con i suoi amici, papà se ne approfittava. Mamma aveva anche deciso di lasciarlo per un certo periodo, ma dopo era tornata con lui. Io non riesco davvero a capire come faccia. Ma ora basta, non lo sopporto più. Lo chiamerò appena fuori dall'ospedale.

-Pronto? Allison?- risponde mio padre, confuso.
-Si ciao papà. Devo parlarti, possiamo vederci più tardi a casa?- gli chiedo io.
-Ma certo tesoro. Allora ci vediamo alle 18 a casa, eh?- mi dice lui e subito dopo riattacca. Si notava dalla voce quanto fosso teso. Lui sa che io ho scoperto tutto e che ora posso essere pericolosa.
Nel frattempo mamma si è rimessa e l'hanno dimessa dall'ospedale, per oggi pomeriggio ho deciso di restare a casa e forse non andrò neanche alla festa, dipende tutto da come andrà la discussione con mio padre.

Siamo nella mia camera, chiusa a chiave con solo me e mio papà dentro. Mia madre è rimasta giù a preparare la cena.
-Allora tesoro, di cosa volevi parlarmi?- dice lui mettendosi le mani sui fianchi.
-Sai vero che io ora posso andare a denunciarti? Hai picchiato la mamma.- dico io, quasi urlando.
-Ma tesoro, che cosa stai dicendo? Dai lo sai che non potrei mai fare una cosa del genere.- dice lui, subito sulla difensiva.
-No, ora non mi freghi più. Sono stufa di tutto questo tira e molla. Ora io prendo la mamma e vado a denunciarti in polizia.- dico io, ormai stufa.
Lui mi prende dal collo, riesco a malapena a respirare.
-La polizia è tutta sotto il mio comando e questo lo sai bene, vero? Non riuscirai mai ad incastrarmi.- continua lui.
-Papà ti prego lasciami non riesco a respirare.- lo prego io. Finalmente lascia la presa. Prima che io possa parlare, mi tira uno schiaffo in faccia e dopo mi tira un pugno, facendomi sanguinare lo zigomo. Ormai sto per piangere, ma non voglio farmi vedere praticamente arresa da lui.
-Sei un mostro. Io non vengo più in questa casa, sappilo. Mi dispiace solo per mamma che ha sposato un uomo di merda come te.- lo attacco io, quasi bisbigliando.
Lui, di risposta, mi spinge verso il muro, facendomi cadere. Ora, guardandomi dall'alto al basso, mi dice:- Tu prova solo a farne parola con qualcuno, e finirai male.- conclude così tutto.
Prende e se ne va, sbattendo la porta dietro di se. Appena esce, scoppio in lacrime. Vorrei poterne parlare con qualcuno, ma ho troppa paura di lui.
Mi squilla il telefono e vedo che è Jj, mi chiedo come abbia fatto ad avere il mio numero. Comunque mi tocca rispondere se no si potrebbe insospettire.
-Pronto?- dico con voce tremante.
-Pronto Ally? Tutto bene?- mi dice lui, subito preoccupato.
-Ehm... si si, tranquillo.- continuo io, mentendo, con voce ancora più tremante. Le lacrime cominciano di nuovo a rigarmi il viso.
-Dai vengo a casa tua...-
-No.- lo fermo subito e dopo continuo -Meglio che ci vediamo direttamente alla festa, no?-
-Ehm... ok va bene dai.- mi conferma lui, ancora incerto sulla mia risposta.
-Anzi se no, ora ci possiamo trovare nella mia via, no?- ripropongo io.
-Si dai, meglio. Allora sono lì in un quarto d'ora.- dice e attacca subito.
Cazzo, ora come faccio a nascondere il taglio?! Va beh un modo troverò.

Arriva Jj ed esco di casa. Cominciamo a parlare, e io sono anche contenta del fatto che non abbia ancora notato niente. Passiamo il pomeriggio così, parlando e ridendo e dopo lui mi porta a fare un picnic per merenda.
Alle 19 devo tornare a casa per prepararmi per la festa. Spero solo che non ci sia mio padre in casa.

Mi sono preparata. Ho messo un vestitino rosso, abbastanza stretto che mi evidenzia le curve. Ora con me ci sono anche Kiara, Sarah e Georgia.
-Non lo so ragazze... non mi convince molto...- dico io.
-Non è vero! Sei bellissima- mi risponde Sarah e dopo si aggiunge anche Kiara -esatto Allison. Devi imparare a valorizzare di più il tuo corpo. Hai dei capelli stupendi, marroni, degli occhi ancora più belli, castano nocciola e hai un corpo da dea.- e dopo Georgia mette la ciliegina sulla torta -vedrai che Jj non riuscirà a toglierti gli occhi di dosso.- conclude con un sorrisetto tutt'altro che innocente.
-E così ti piace Jj, eh?- dicono in coro Sarah e Kiara. Io divento tutta rossa e dopo scoppiamo tutte a ridere.
Mentre usciamo, Georgia mi ferma e mi chiede di mio papà, si vede che ha notato i lividi, allora io le racconto tutto e lei mi da un abbraccio di conforto.
Ora ci resta solo da goderci al massimo la festa.

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