11.

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Stamattina mi sono svegliata molto presto e quando ho cercato di alzarmi ho trovato di nuovo il braccio di Jj che mi stringeva forte. Ho cercato di alzarglielo senza farlo svegliare, ma ho fallito. Così ora è qua con me ad aspettare che anche gli altri si sveglino.
-Allison, posso farti una domanda?- mi chiede.
-Certo.- rispondo io.
-Che cosa ti piacerebbe fare da grande?-
-Mi piacerebbe tantissimo aprire una libreria, magari anche abbastanza economica in modo che anche i ragazzi con meno possibilità economiche possano permettersi dei bei libri...- e continuo -e te? Che ti piacerebbe fare?-
-In realtà ancora non lo so.- mi dice. Io annuisco e dopo un po' decido di dirgli dell'invito di Topper, sperando non si arrabbi.
-Senti, ti devo dire una cosa...- inizio.-Topper mi ha invitata a cena stasera. Io ho accettato, ma volevo farti sapere che per me è e rimarrà solo un amico. E ho accettato la cena solo perchè volevo passare del tempo con lui per conoscerlo, ovviamente come amico.- e finisco. Lui annuisce, sembra un po' deluso, pensieroso; spero solo che quello che gli ho detto non gli abbiano fatto dubitare dei miei sentimenti per lui. Vedendo che non dice niente, aggiungo:-Guarda Jj, che nessuno ti può sostituire. Ti amo con tutta me stessa e sarà così per sempre. Ti prometto che non succederà niente.-
-Anche io ti amo Allison. È solo che non so quanto fidarmi di Topper; sai prima stava con Sarah e lui ha fatto molta fatica a capire che ormai il suo cuore era solo per John B e non vorrei che fraintendesse i tuoi sentimenti...- dichiara lui, un po' preoccupato. Io lo rassicuro e lui sta più tranquillo.
Nel frattempo arrivano i nostri amici e vedendoci già in piedi si fanno qualche domanda. Allora io, prima che qualcuno possa chiedere qualcosa, rispondo chiara:-Mi sono alzata presto solo perchè sono un po' in ansia e ho svegliato anche Jj per sbaglio.-
Appena detto tutti fanno una faccia più chiara e comprensiva. Fanno colazione e dopo decidiamo di attuare il piano per incastrare mio padre. Chiamo mio fratello dicendogli che siamo pronti e subito dopo mandiamo Georgia a casa mia per mettere la telecamera.
Dopo un po' ricevo un messaggio di Gabe "Fatto. Papà è pronto. Gli ho detto che mi hai raccontato tutto e che ora hai intenzione di denunciarlo. Ha abboccato appieno." Leggo il messaggio a voce alta anche agli altri e dopo un po' decido di avviarmi verso casa.

Sono arrivata. Mi fermo un attimo davanti al portone di casa, probabilmente sarà la paura, ma decido comunque di entrare. -Ciao papà- dico io e vedo che si gira verso di me fulminandomi con lo sguardo assassino.
-Ciao tesoro. Devi parlarmi di qualcosa?- mi domanda lui.
-Si. Però possiamo parlarne in privato?- chiedo io e indico con la testa verso la mia camera. Lui si alza e mi segue.
Appena entriamo chiude la porta a chiave dietro alle sue spalle. Mentre si posiziona davanti a me, vedo che Georgia ha messo la telecamera dentro l'occhio di un peluche... è praticamente impossibile trovarla.
-Come hai osato raccontare tutto a tuo fratello?!- esclama lui, cercando di non farsi sentire.
-Sono stufa di subire tutte queste violenze e avevi giurato di smetterla con mamma.- replico io, alzando un po' la voce. Mi prende per il collo e mi alza, per poi sbattermi al muro. Ormai ho le lacrime agli occhi. -Ti avevo esplicitamente detto di non dire niente a nessuno e ora ne pagherai le conseguenze.- dice. Ora comincia a spaventarmi più di ogni altra volta.
Mi tira un pugno, procurandomi un taglio sullo zigomo, e dopo io cado a terra, quasi senza fiato. Ora sono accasciata per terra e lui mi tira anche un calcio sulle costole. Spero che ora i miei amici abbiano abbastanza prove.
Ad un certo punto sento la porta di casa aprirsi. -Allison, siamo qua!- urla Jj. "Finalmente" penso. Mio padre si gira di scatto verso la porta e comincia a intagliarsi tutta la faccenda.
Sento dei passi salire sulle scale correndo e la
porta si apre di colpo. È Jj che si dirige verso me e mi prende in braccio, stando meticolosamente attento a non farmi troppo male e dopo prende anche il peluche.
Appena usciti di casa, io e Jj andiamo verso casa e gli altri vanno a consegnare le prove alla polizia.

Arrivati a casa, Jj mi posa sul divano e va a prendere la cassetta del pronto soccorso.
-È tutto finito, piccola...- mi dice lui, ma io non riesco a fare a meno di non scoppiare in lacrime e lui mi stringe forte in un abbraccio, accarezzandomi la testa e ripete:- Ora è tutto finito, piccola... stai tranquilla...-
Riesco a smettere di piangere e lui riesce a medicarmi. Ora sono come nuova, è riuscito a ripulirmi tutte le ferite e mi ha fasciato il costato, nel punto dove mio padre mi ha calciato.
Tempo 15 minuti e ritornano i nostri amici. -Ce l'abbiamo fatto Ally! Ce l'abbiamo fatta!!- esclama Georgia.
-Ora Shoupe è andato ad arrestare tuo padre. Ha detto che però per ora potrà dargli solo un ordine restrittivo e forse anche la condizionale!- esclama Pope. Non sono mai stata più felice. Abbraccio Jj e dopo ci abbracciamo tutti insieme. Appena abbiamo finito di abbracciarci, Jj viene verso di me e mi strappa un bacio veloce dalle labbra.
Ora è tutto finito per davvero. Non mi sembra neanche vero, mi sembra di stare in un sogno infinto, da cui spero di non svegliarmi mai più. Finalmente mio padre ha avuto ciò che si meritava e io sono finalmente felice.

Passiamo il resto del pomeriggio a chiacchierare e a ridere e ci facciamo per fino un giro con la barca di John B.
Ora però è arrivata la sera e con lei anche il fatto che devo prepararmi per l'appuntamento di stasera con Topper. Non avrei mai dovuto accettare, però ormai ho fatto il danno e ora devo sbrigarmela da sola. Mi dico che non sarà poi così male come penso.

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