everything started like this | Noah Schnapp

9.

Her pov

Svegliarsi con le luci dell'alba, devo dire che sta diventando un'abitudine. Col passare dei giorni mi sveglio sempre così, con calma, sono rilassata.

Mi preparo e devo dire che sto iniziando a cambiare stile, prima mi vestivo come una classica italiana, cioè jeans stretti e maglia casuale.

Sto iniziando a vestire più larga, non so, mi ci trovo bene. Parto dalle felpe, mi piacciono grandi, ma non trovo spesso le oversize dunque non calzano perfettamente. Non sono larghe in quel modo ecco.

-hey
trovo un messaggio da Noah

-sei sveglia?

si-
come mai già sveglio?-

-non avevo tanto sonno
-ti va di scendere già ?

10 minuti e ci sono-

Era strano come Noah già volesse vedermi, ma va bene. Ci siamo ritrovati entrambi svegli penso sia questo?

Ho intenzione di vestirmi meglio, non mi va di provarci o cose, però non vorrei risultare strana come il primo giorno che mi ha vista.

In realtà, l'essere strana fa parte del mio essere, di conseguenza, ciao ciao all'idea di voler provare a vestirmi meglio, andiamo sono sempre Corinne, solo Corinne, non ho bisogno di indossare qualcosa di più raffinato ed ecc, solo per mostrarmi come non sono davvero.

Iniziare la mattina con queste perle di saggezza?  altra cosa che caratterizza il mio essere.

Oh cavolo direi che sono anche abbastanza in ritardo, mi sono forse un po' troppo persa nei miei pensieri.

Velocemente finisco di prepararmi e mi incammino verso l'uscita per poi incontrare lui.

Lo vedo da lontano, oramai è irriconoscibile, lo trovo spesso sul mio cammino.

"ciao"
"ciao"
si avvicina per schioccarmi un bacio sulla guancia
Noah Schnapp così mi sconvolgi un po' però.

"ti va di andare a fare colazione?" chiedo
"certo" risponde accennando un sorriso

Ci incamminiamo insieme verso il bar vicino scuola. Ormai conosco bene diverse strade dunque non sembro un'idiota che non sa dove andare.

Noah mi sta insegnando la lingua, tra di noi c'è comunicazione e tanta. Quando qualcuno di noi non sa qualcosa, ci aiutiamo col traduttore ma riusciamo a comunicare.

"mi sa che adesso c'è scuola" dico sentendo la campanella che per quanto strillante si sente fino a qui.

"mi sa di sì, andiamo?"
ci alziamo e ci incamminiamo verso l'entrata.
Qui inizia il disagio, occhi addosso da praticamente chiunque.

Quelle ragazze si avvicinano così mi sposto da Noah.
Lui mi guarda stranita.

"ciao Noah" lo saluta Trixie

"domani c'è un party ad una specie di sala giochi che c'è qui, ti piacerebbe andarci?"
"certo, chiedo anche a Sam magari andiamo insieme"
"io e lei andiamo sempre insieme con anche Chloe, uscita insieme?"
"sarebbe bello"
"lo sarà" dice facendomi l'occhiolino

oh, andrò ad un party americano? io? davvero.