23.

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Her pov

Estate. Caldo. Serate. Nessun coprifuoco.
Mare. Costume, forse questa la evito.

"pronta per questa nuova avventura?"
"non saprei"
Noah ed io ci siamo organizzati per andare a fare in escursione in montagna, si.

L'idea è partita da me, volevo andare a camminare, ma andarci da sola alle sei del mattino, non era uno delle migliori idee.
Così ho pensato a questo.

"comunque tu hai sempre le idee migliori"
"stai per caso parlando con te stesso?"
"no, davvero Cori"

Incominciammo a camminare dalla mattina presto.
"la senti?" domanda
"cosa?"
"la canzone"
"sembra che la conosca"
"dici?"

Era pomeriggio, il sole iniziava a battere di meno.
Eravamo arrivati fin su una collina
c'era un prato, illuminato dal verde

Lo vedo poggiare le cose a terra
e buttarsi sopra
"che fai?" domando
"mi diverto"
Inizia a girare, fare capriole

"da quando sei così atletico?"
"tu?" domanda

"aspe in che sens- NOAH"
neanche il tempo di finire le frase che mi sono ritrovata in alto a volteggiare, manco fossi una pallina da tennis

"ma come fai?"
"a fare cosa?"
"a prendermi"
"perché?"
"sono grande"
"ma se sei piccolina piccolina"
"NOAH"

"lo vedi come sei piccolina, quando come fai quando ti arrabbi"
"beh"
"che c'è?"
aveva un sorrisetto da idiota
"perché sorridi?"
"non sai la risposta?"
"no"

Le sue labbra che leggermente si posavano sulle mie, le sentivo muoversi, ancora ed ancora.
Dio, questo sentimento mi stava facendo impazzire.

Ma era davvero un sentimento?
iniziavo a provare qualcosa per Noah?
il mio migliore amico?

o forse non è mai stato solo un migliore amico
sam una volta disse che sembravamo un po' più i classici "friends with benefit" ma io e Noah oltre al make out, non siamo mai andati più avanti

sarà l'età?
sarà il non essere pronti
sarà che potremmo rovinare il rapporto che c'è
sarà il come mi vedo
sull'ultima ci sono più probabilità

perché io e Noah abbiamo questi momenti?
Momenti dove lo sento così vicino
cosa c'è aldilà del nostro chiamarci "amici"

"Cori"
"Noah"
"t-ti"
maledetto telefono

"scusa"
Dovrei chiedergli chi è ? ma no
non sarebbe cortese
risulterei solo invadente

Non c'è nemmeno bisogno che io lo chieda da altra parte, il nome "TRIXIE" spunta benissimo
Troia.

"no, non ci sono oggi
no, neanche domani
è inutile rimandarla, il punto è che non ci vengo"
stacca il telefono.

aveva una faccia angosciata
un misto di rabbia e stanchezza
"hey"
gli passò la mano sulla guancia per accarezzarlo

"scusa, solo che certe volte rompono proprio"
"cosa vogliono da te?"
"quando sei "popolare" la gente vuole invitarti alle feste e se non ci vai le rimandano finché non dici di si"
"sei così importante?"
"no, per questo non capisco cosa vogliano apparte i seguaci"

"Noah"
non risponde, mi guarda solo
"ero ironica, sei importante"
"ved-"
"ma non quell'importante che ti rende "famoso" conosciuto o cose simili, l'importante per me"
"le cose si fanno interessanti"

Mi stampa un bacio sulle labbra e ricominciamo a camminare.
Passo per passo sento la sua mano toccare la mia, finché non viene a contatto del tutto. La stringo.

Noah mi da quel senso di protezione.

Il sole cala, la montagna è finita, c'è solo una luce che ancora non riesco ad identificare. Una luce artificiale.

"posso considerarmi un-"
lo interrompo baciandolo
così, sul punto
"ragazzo perfetto"
"un ottimo cuoco"

La luce era una candela. C'era una tovaglia, a quadri, rossi e bianchi, sembrava un picnic.
"a lume di candela"
"ma, da dove ti è venuto?"
"per farmi perdonare del pollo bruciato"

"tu sei matto"
"tu sei stupenda"
bacino scattato.

Iniziammo a mangiare, ma era la prima volta che mangiavo con Noah da quando eravamo tornati alla vita "normale".

Ho ansia nell'aprire bocca, potrebbe pensare di tutto. Se si soffermasse sul mio fisico, cosa vedrebbe.

"perché non mangi?"
col suo visino chiede
Non posso dire che non ho fame, se la prenderebbe
"sei troppo divertente"
il che è vero
"ma"

Da che eravamo l'uno di fronte all'altro, si avvicina, sedendosi accanto.
Prende un pezzettino di pane e lo avvicina alle mie labbra

"posso?"
"Noah"
"oh scusa"
ci da un bacino
"hai davvero?"
"si"

Mi imbocca lui. Noah, non ho parole, sei speciale.
Così quella sera mangiai.

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