Cap.10

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No, no, non è possibile.
Non può essere come ha detto lui.

Non proferisco parola, tremo, devo aprire il vetro per prendere aria.

Marcus accanto a me mi prende la mano e io la tiro via, non voglio essere toccata, pensavo che non fosse vero, che mio padre mi aveva imbrogliato ma invece no.

Aveva intenzione di barattarmi per quei soldi che doveva restituire.

"E tu?" Mi rivolsi contro di lui
"Ti credi migliore di mio padre? Cambia qualcosa dal tuo bordello, dal tuo harem? Devo anche ringraziarti?
Per me è la stessa cosa, non vedo differenza, sono costretta a stare con uomini che non voglio"

"Io non ti ho costretta ancora a fare nulla"
"Cosa stai aspettando? Ti ho visto fare sesso con Zaira, stai aspettando che ti stanchi di lei per passare a me? O mi trovi troppo bambina per fare certe cose?"
Nel frattempo eravamo arrivati alla villa.
Come un fulmine scendo dalla macchina e vado verso la piscina, non volevo rientrare in casa, non volevo incontrare Samira, mi avrebbe fatto delle domande.

"Non mi seguire" gli urlo contro.
"Io vado dove voglio" mi segue con grandi falcate, coprendo subito la distanza tra di noi.

L'uno di fronte l'altro vicino la piscina, le luci a terra creavano delle ombre sui nostri volti e intorno a noi.

Aveva incrociato le braccia intorno al petto, mi osservava, aspettava che mi calmavo ma ero furiosa, piena di rabbia, ero stata tradita dall'uomo più importante della mia vita.

"Tuo padre era fuori di sé, rovinato dal gioco, pensava che si sarebbe ripreso e che non sarebbe accaduto l'inevitabile."
"Cosa c'è lo vuoi anche difendere, non sei molto diverso da lui"

"Non dire questo"
"Stai aspettando il momento giusto per iniziare ad esigere il tuo credito, cosa devo fare, sesso prima con te o i tuoi uomini? Poi mi passerai ai tuoi amici come lo sceicco?
Facciamo una cosa almeno il primo lo scelgo io, sono vergine lo sapevi? Questo me lo devi"
"Anais sei sconvolta, non sai quello che dici"
"No Marcus, lo so benissimo, come so di non essere brava, so di essere inesperta, forse devo chiedere qualche consiglio a Samira o perché no a Zaira, la tua preferita."
Si passa le mani sul viso, credo che sia esasperato.

"Io amo Derek, volevo passare con lui il resto della mia vita, invece mi ritrovo a chilometri di distanza da lui"
Poi come se avessi avuto un illuminazione lo guardo, incrocio le braccia e gli punto il dito.
"Ho scelto te, voglio fare l'amore con te la prima volta.
Be' forse non si dice fare l'amore, non conosco bene i termini giusti, forse fare sesso o meglio ancora scopare. Si scopare mi piace, perché l'amore in tutto questo non ha nulla a che fare."

Comincio a spogliarmi, non capisco nulla, sono talmente sconvolta.
Mi faccio scivolare l'abito e resto in intimo.
Mi avvicino a lui, cercando di fare una camminata sexy ma mi sento alquanto ridicola su quei tacchi altissimi.

Gli metto le mani sulle spalle, sono muscolose, le sento fremere sotto le mani
"Anais fermati e rivestiti"
"Cosa c'è Marcus, non ti piaccio? Ti stai rendendo conto che hai speso male i tuoi soldi"

"Ma che cazzo dici!"
"Ecco che viene fuori il tuo lato duro, voglio vedere il boss, il capo all'azione"

"Cosa c'è preferisci violentarmi, ti stuzzica di più?"

Mi getto su di lui, cercando le sue labbra, ma mi blocca i polsi, mi allontana.
"Adesso basta" ha un tono autoritario, duro.
Mi allontana con forza, ha negli occhi un espressione indecifrabile, ho la sensazione che potrebbe farmi male ma si trattiene.

"Allora è come dico io" mi allontano e torno verso la mia camera.

Nessuno mi segue, o se fosse non me ne accorgerei nemmeno, mi butto sul letto e scoppio a piangere.

La mattina Samira mi trova ancora così, non ho voglia di dare spiegazioni.
Ieri sera ho esagerato, ma è stato troppo sapere quello che aveva fatto mio padre.
Inoltre sapere che non era stato lui a farlo uccidere non aveva cambiato di molto le cose.

Era e restava una persona spregevole e disumana.

Stranamente non mi chiede spiegazioni, conoscendo il suo legame con Marcus è probabile che gliene abbia parlato.
Ma non'interessa nemmeno saperlo.

Scendo per la colazione, ma non vedo nessuno fortunatamente, nemmeno le ragazze.

Prendo un caffè e qualche pasticcino, mentre Samira mi raggiunge.
"Le ragazze vanno a fare shopping vuoi unirti a loro?"
"Shopping? Perché no?"
Spendere un po'dei suoi soldi sporchi mi avrebbe fatto stare meglio.

"Mi cambio e scendo subito"

Metto un completo pantaloni molto carino e mi avvio alla macchina, mi aspettano Zaira e l'altra ragazza.

"Andiamo Anais"
Cerco con gli occhi le altre.
"Siamo solo noi, possiamo andare"
"Ok"
Ci accompagnano due uomini, e in macchina non fanno altro che parlare con le ragazze.
Apprendo dai loro discorsi che Marcus è fuori tutto il giorno per affari e rientra in serata, immagino che si tratti del lavoro per lo sceicco.

Arrivati al centro commerciale di Dubai, negozi di lusso ci aspettano invitanti.
Scendiamo dalla macchina con l'immancabile scorta, ma le persone intorno a noi non sembrano farci molto caso.
Le ragazze sembrano conoscere bene tutti i negozi, e mi stanno dicendo quali sono i loro preferiti.
Marchi di moda prestigiosi si susseguono davanti ai miei occhi.
Entriamo in uno di questi, vedo che solo il costo del capo meno caro è più di quello che Derek guadagnerebbe in un anno.
Derek, forse è meglio non pensare a lui, un giorno mi auguro di poterlo rivedere.

All'improvviso all'interno del negozio sento Zaira urlare, sta discutendo con un altra donna, si avvicinano anche gli uomini di Marcus.
La signora sta dicendo che Zaira le ha preso il portafoglio che le era caduto a terra.
Trovo che sia una cosa assurda, ma sta facendo un tale baccano da far correre anche le guardie del centro.

Un idea in quel momento si palesa nella mia mente, quella di scappare, forse non avrò più un altra occasione come questa, sono tutti intorno a lei, non si accorgeranno che sono andata via e quando lo faranno, sarò all'ambasciata, in salvo.

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