Rapita

Cap 17

"Non puoi dirmi nulla?"
"No, mi spiace" mi risponde serafico Nick.
"Ma ne verrò comunque a conoscenza!"
Sbuffo spazientita.
Ma non si lascia convincere, non vuole dirmi quello che è successo realmente e dove è andato Marcus.
"Anais, non posso dirti nulla, queste cose non sono affari vostri"
"Ho capito, ho capito" taglio corto, non c'è verso per farlo parlare, non mi dirà nulla di quello che è successo fuori dalla tenda.

La fedeltà dei suoi uomini è ammirevole ed eccessiva, non avrei detto nulla a nessuno, considerando il fatto che non parlo con nessuno.

Arriviamo in villa e intorno ad essa ci sono più uomini del solito, questo alimenta ancora di più la mia curiosità e anche la preoccupazione per Marcus.

Se gli capitasse qualcosa io dove andrei? Potrei tornare a casa? Oppure presa dai suoi assalitori?
Vedevo catastrofi ovunque, spero a questo punto che sarebbe tornato sano e salvo.

Mi dirigo direttamente nella mia stanza senza incontrare nessuna ragazza, sembra che stiano tutte dormendo.

Quando comincio a togliermi l'abito, sento bussare alla porta, si affaccia Samira con il volto preoccupato.
"Anais ma che è successo? Nick mi ha raccontato che sono stati assaliti da alcuni uomini"
"Non so dirti cosa è successo, io ero in tenda con Marcus e questo è quello che mi ha detto anche lui, poi mi ha fatto accompagnare qui alla villa.
Sono riuscita solo a sapere che si tratta di un suo rivale ma che adesso si trovavano in una sorta di tregua"

"Spero che non gli succeda nulla, se si tratta di Trevor, quello è un pazzo che può fare qualsiasi cosa".
Si porta le mani alla bocca.
"Santo cielo, allora Marcus è in pericolo, mi ha detto che doveva solo incontrarlo e parlarci"
Samira osserva la mia reazione preoccupata, forse sono stata un po' esagerata ma ripensandoci non voglio che gli succeda nulla, non so che cosa potrebbe accadermi e non mi sento molto tranquilla.

"Se ci sono novità o riesco a sapere qualcosa di più ti vengo ad informare"
Mi dice uscendo di corsa dalla stanza.

Mi soffermo a pensare che non posso essere realmente preoccupata per lui, ma per la situazione in cui mi trovo adesso e per il mio futuro.
Lui ha distrutto la mia vita.
La mia vita con Derek.
Quelli come lui hanno premuto il grilletto che ha ucciso mio padre.

Ma non riesco a togliermi questa sensazione dalla pelle e ahimè anche dal cuore.

Mi butto sul letto e cerco di oziare passando il tempo a leggere, ho preso qualche libro in prestito dalla biblioteca molto fornita di libri in lingua americana e spero di non pensare a Marcus leggendo questo giallo con sfondo amoroso.

Devo essermi addormentata con il libro tra le mani, mi ritrovo sul letto senza lenzuola, solo in intimo e inizio ad avvertire freddo.
Non ho idea di che ore sono e fuori è completamente buio, cerco di alzarmi senza inciampare per accendere il lume sul tavolino.

L'orologio segna le quattro del mattino, non ho idea se Marcus sia rientrato o se gli sia successo qualcosa, speriamo di no.
Indosso una leggera vestaglia e decido di scendere in cucina a prepararmi una tazza di latte caldo, era il rimedio di mia madre quando non riuscivo a dormire.

Nel corridoio, e nelle scale tutto silenzioso, non so da che parte si trovi la sua stanza, ma in ogni caso non potrei mai andare a vedere se è rientrato, mi sentirei come una moglie che aspetta il marito ubriaco.

La sala è al buio e non accendo nessuna luce per attraversarla, la cucina si trova dal lato opposto, spero soltanto di riuscire a trovare un po'di latte.

Quando passo vicino al divano mi sembra di scorgere una persona, mi spavento e mi blocco.
Potrebbe essere chiunque.
Ma come riesco a mettere a fuoco il viso, mi rendo conto che è Marcus, ha una bottiglia in mano e lo sguardo perso.
"Marcus ma che è successo?"
Come a scuotersi da un sogno, si volta nella mia direzione e mi sorride, ma è un sorriso strano, stravolto quasi incazzato.
"Eccola la principessa che tutti vogliono"
Non mi sembra ironico, ma solo arrabbiato.
"Ma che stai dicendo? Sei ubriaco?"