Incontro scontro

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"Non scappare dai miei sguardi, non possono inseguirti, non voltarti dai e forse capirai quanto vali.... Potrei darti il mondo."
Cit. Siamo uguali
"Pov. Steph"
Quella notte non dormii, restai a fissare il suo volto perfetto per più di sei ore, fino a quando decidetti di svegliarla perché dovevamo andare a scuola.
"Jade...?"
"...mmh..."
"Preparati che dobbiamo andare a scuola."
"Non vengo a scuola." E allora cosa voleva fare?
"E cosa vuoi fare allora? Poltrire tutto il giorno sul letto?"
"No, preparo la valigia." Un'espressione di dolore mista a preoccupazione e paura si fece spazio sul mio volto.
"Cosa....? Non puoi andartene! Non dopo la notte scorsa. " la stavo supplicando ma non volle ascoltarmi.
"No, non posso, vattene ora, ti prego." Si avvicinò a me, mi prese il viso fra le sue mani e mi diede un bacio." Vattene Am.... Stephan. "
No, non poteva farmi questo, non doveva. Perché ora, dopo la stupenda serata passata insieme avrebbe dovuto cambiare idea, invece era fredda, gelida.
"D'accordo, addio allora." Pensavo che quelle parole l'avrebbero potuta smuovere dalla sua idea, ma fu tutto inutile.
"Pov. Jade "
Ok posso sembrare una stronza ma non lo sono. Non voglio solo che venga ucciso a causa mia, non voglio che si faccia male per me. C'eravamo avvicinati troppo al fuoco ed entrambi siamo rimasti ustionati. Non volevo accadesse in questo modo, ma doveva capire che doveva ricominciare a vivere per se stesso. Partivo per andare con Nicolas in un posto dove non sarei stata bene, dove sarei stata stuprata e picchiata più e più volte. Nessuno si doveva fare male per colpa mia, nessuno. Sarei partita per Amsterdam, non avrei vissuto una vita normale. Questo è il mio addio alla vita normale.
"Pov. Josh "
Ci stavo male, non potevo evitare di riflettere a se lei avesse scelto me invece che lui. Ma forse non ci teneva abbastanza a me. O forse aveva paura. In questo caso sarei partito e sarei andato in una delle mie città preferite, per dimenticarla. Amsterdam era perfetta, non ci sarebbe stato nessuno a impedirmelo, neanche Stephan. Ero innamorato di una persona che aveva scelto il suo destino, e non mi aveva incluso. Presi la macchina, andai all'aeroporto e presi due biglietti per il primo volo per Amsterdam. Partiva alle 8:30 ed erano le 7:55. Andai al bar per ingannare il tempo e presi un cornetto e un caffè macchiato. Intanto che finivo il cibo che avevo ordinato si fecero le otto e un quarto. Mi alzaii, presi il giornale che avevo comprato all'edicola di fronte al bar, e mentre camminavo e leggevo vado a sbattere contro una ragazza..... riccia......occhi castani........fisico da urlo..... e con un odore familiare......era......non poteva essere lei...... JADE!!

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