Sorpresa

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"Pov. Jade "

"Esci Jade, ti vedo"

"Co... come hai fatto?" Gli si leggeva in volto che era divertito.

"Ce ne sono di cose che non sai di me"

"La prima?"

"Che sono diverso lo avevi già intuito"

"Cosa sei allora?"

"Questo posso solo fartelo vedere, e non qui, sappi solo che so fare 'cose' : leggere nel pensiero, correre più veloce delle auto, squartare una quercia con un pugno."

Sembrava preoccupato per la mia reazione,  come se aspettasse qualcosa, qualcosa che non voleva arrivasse.

"Hai paura?"

" Sinceramente?"

"Si sinceramente"

"No"

"Okay" disse, sembrava scettico a riguardo. "Allora? Sei pronta?"

"Certo "

"Allora...... mi concede l'onore portarla fuori a cena?"
"Pov. Stephan "

" Si solo, fammi prendere la giacca..." non la feci finire di parlare che in un attimo corsi verso la sua giacca, la presi e ritornai nella stessa posizione di prima e lei mi guardò, disorientata, poi stupefatta.

"Prendo le chiavi della moto, e andiamo ok?"

" Si aspetto" e si avviò verso la porta di uscita.

Corsi perché non volevo farla aspettare un minuto di più, erano le otto e ventidue, presi le chiavi, scesi a piedi, presi due caschi dal garage e mi avviai verso la moto. Mi ci sedetti sopra e avviai il motore, incamminandomi verso la mia"ragazza". Le diedi il casco e parlando di cose futili per tutto il viaggio, arrivammo al ristorante. Fu divertente vederla mangiare e insistere perché lo facessi anche io. Era dolce e vulnerabile, e io l'avrei protetta, anche a costo della vita. La dovetti riaccompagnare a casa purtroppo.

"Bhe allora ehm ciao e grazie della serata favolosa"

"Quando vuoi lo rifacciamo. Ho una sorpresa, l'ultima,  dopo ti lascio libera da me- non ne ero sicuro che me ne sarei andato poi- se vorrai"

"Non credo voglia che tu te ne vada comunque, anche senza sorpresa"

La avvicinai a me, continuandole a parlare, per distrarla.

"Allora dopo la sorpresa non ti staccherai più da me, come io non mi staccherò più da te." Le ero così vicino che le potevo vedere nitidamente le lentiggini sul volto e sentire il suo fiato sul mio collo.

"È stato interessante vederti mangiare, e ora vorrei sperimentare un altra cosa"

"Cosa?"

"Questo." Le presi il volto fra le mani, lo avvicinai al mio e poggiai dolcemente le mie labbra sulle sue e il contatto con la pelle fredda la fece rabbrividire per pochi attimi, quando ci staccammo fu solo per riprendere fiato. Era bellissima, e quel momento fu  bellissimo, avevo ancora il suo sapore su di me, e lei il mio odore su di se.

"Vorrei avere più spesso sorprese del genere"

"Ci vediamo domani allora" eravamo ancora vicini così le diedi un ultimo bacio prima di lasciarla andare a casa sua. Non avrei sopportato la sua perdita, specialmente dopo questa sorpresa. Non dimenticherò mai questo momento.

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