Mare e meraviglie

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"Pov. Stephan"

Avevo il vento che mi scompigliava i capelli e sentivo il cuore della ragazza al mio fianco battere forte nel suo petto, quasi stesse per svenire, ogni volta che ci guardavamo.

"Per favore, stai attento alla strada, già il fatto che tu abbia la patente è strano,e me lo spiegherai, almeno va più piano e guarda la strada!" Disse evidentemente preoccupata.

"Jade, stai tranquilla, non ho mai fatto un incidente e nota, non sto ancora neanche sbagliando una curva e poi, trovo che ci sia da conoscere più cose nei tuoi occhi che sulla strada." Dissi con ovvietà, era quasi naturale il mio rapporto con Jade bhe se non fosse per il fatto che io sono tremendamente più vecchio di lei,anche se sono come lei. Avere circa cento anni di vantaggio era molto utile nelle relazioni umane, in generale. Ma con lei....

"Come mai hai già la patente?"

"Dovresti saperlo?"

"Sono venuta in macchina con te e mi sono fidata e poi, ho un milione di domande"

"La prossima allora" glielo avrei detto, non era quello il momento ideale.

"O ma dai, questa era quella più semplice" disse, comunque continuò "Perché sei venuto nella nostra scuola,  tu mi sembri più grande."

" Mmh, bhe, ho avuto delle divergenze con degli studenti" dissi ovviamente non potendo dire che avevo ucciso lo stupratore della mia ex, arrivando in tempo per non farla stuprare da quel..... non chiamiamolo per nome, uscirebbero brutte parole.

"Ok, perché io? Perché ti interesso io?"

"Credo di avertelo detto e poi come fai a non accorgerti della reazione che hai provocato in me e di cosa continui a provocarmi ogni secondo che tu mi stai vicina?"

"Non ci credo,  parli sul serio?"

" Si, diciamo solo che hai uno strano effetto su di me"dissi "siamo arrivati,  vado a prendere il borsone, tu avviati alla spiaggia"

"Certo" disse scendendo dalla macchina e avviandosi, proprio come le avevo detto io.

Mi avviai verso il bagagliaio, lo aprì presi il borsone e corsi giù, al fianco di Jade.

"Come....?"

"Te lo spiegherò dopo a casa mia, o a cena dopo"

"Potevi dirlo subito che mi avevi organizzato la serata"

"Io mi tuffo tu che fai?" Dissi ridendo.

"Sisi vengo anche io aspettami"

"Ok" dissi sedendomi e ammirandola mentre si spogliava. Aveva un corpo da favola,  cazzo non avevo ancora provato questo tipo di sensazioni. Meraviglia, la più bella creatura che io abbia visto in cento anni. Ora la mia vita aveva un senso, non avrei più dovuto camminare per le strade senza sapere cosa fare: ora avevo un compito, proteggere quella ragazza che inconsciamente si era fidata di me.

"Qualcosa non va?" Mi chiese, facendomi piombare con i piedi per terra.

"Eh....?"

"Stai bene?"

"Sisi, sto bene, non preoccuparti"
"Pov. Jade"

Poteva essere così bello, così dolce e non essere un sogno? Eppure sembrava sovrappensiero, non mi convinceva allora mi sedetti affianco a lui:

"Sei sicuro? " ero preoccupata, era strano.

"Si è solo che, stare con te, è bellissimo"

"Grazie" sentivo le guance avvampare

"Andiamo almeno un tuffo" sembrava mi stesse implorando

"Certo" mi alzai velocemente lo spinsi di nuovo per terra e corsi verso l'acqua ma quando mi girai per accertarmi che si fosse rialzato non lo trovai.

"Non si fa" mi sentì circondare in un abbraccio che ricambiai, sentivo il suo corpo sul mio ed era una sensazione meravigliosa.

"Come hai fatto?"

"Te lo spiegherò,  ora facciamo il bagno"

Gli lanciai l'acqua in faccia quando mi staccai da lui ridendo della sua faccia. Verso le sette e mezza mi accompagnò a casa sua, mi fece lavare e vestire con dei vestiti comprati insieme poco prima.

Quando uscì dalla camera da letto, in ottimo stato ovvio era il mio primo appuntamento con lui, lo trovai che mi stava portando il caffè e che si scompigliava i capelli. Sembrava un dio, così restai a guardarlo come un ebete, cercando di non farmi vedere con la bocca aperta dietro l'appendiabiti.

"Esci Jade, ti vedo"

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