"Pov. Jade"
Non ci riesco, non posso. Basta Jade, pensa a Stephan, pensa a cosa accadrebbe.
"Josh vattene, è meglio per entrambi. "
"Non ti lascerò da sola."
"Non m'importa, scusa. Vattene."
Stavo per piangere. È vero che amo Stephan ma amo anche Josh.
"Mi dispiace ma sai cos'è? Ti ho dato sempre un ottimo motivo per non scegliermi, per darti il meglio perché ti amo. Tu ti sei abituata al fatto che ti facilitavo la scelta. Non ora, ora devi smetterla di fare i capricci. Pensa a Steph, pensa a me! Stai scendendo la strada più semplice, stai scegliendo la scorciatoia. Ma lo hai capito o no che non ti deve importare se noi potessimo morire? Siamo esseri immortali, non puoi preoccuparti per una pallottola che Nicolas potrebbe metterci nel cranio. Preoccupati piuttosto per come staremmo senza te, preoccupati di cosa faremmo senza una ragione per vivere."
Stavo per parlare, per rispondergli ma Nico non me ne diede il tempo.
"A no? Non hai paura di morire ragazzino?"
"Non ho paura di morire per le persone che amo." Mi spostai, mi accostai a Josh, mi misi davanti a lui in modo da poterlo proteggere.
"Spostati puttana."disse come se io mi offendessi.
"No." Sperai di essere sembrata decisa.
"Va bene, ragazzini, addio." Sentii il rumore di due spari e poi il vuoto.
"Pov. Josh "
Mi mossi il più velocemente possibile, arrivai da lui in pochissimo tempo, gli presi la pistola e prima che sparasse il terzo colpo gli puntai la canna sotto la gola. Il colpo partì sporcando di sangue e pezzi di cervello la casa. Quando mi girai, con un sorriso stampato in volto per via della vittoria, la vidi stesa a terra con la mano sullo stomaco insanguinato.
"JADE!" Urlai il suo nome pensando che si risvegliasse, che non si fosse ferita gravemente. La scossi, per svegliarla perché sentivo il suo battito diminuire. La presi in braccio e in dieci secondi eravamo all'entrata dell'ospedale. Il suo battito diminuiva ancora. Entrai e urlai:"AIUTATEMI, VELOCI!"
Gli infermieri la poggiarono sulla barella e la portarono via, lontana da me. Mi sedetti su una sedia fuori dalla sala operatoria, presi il telefono e composi il numero di Stephan. Squillò ma non rispose. Riprovai. Niente. Ancora. Vuoto. Provai un ultima volta, e rispose.
"Caso vuoi, coooglioe?"
"Hai bevuto Stephan? "
"Fati i cassi toi"
"Parla bene se puoi. "
"Certo " disse, sembrava affannato"che hai fatto?"
"Sono andato a letto con una delle tue amichette, non sono niente in confronto a......a........a lei." Stava singhiozzando.
"È con me."
"COSA??? E TU ORA ME LO DICI?! DOVE SIETE, PERCHÉ È CON TE? COSA CAZZO LE HAI FATTO?"
"Calmati pingone, siamo ad Amsterdam, all'ospedale."
"Perché siete in ospedale, cos'è successo?"
"Le ha sparato. L'ho ucciso."
"Non dovrei venire"
"Ma sei coglione? Tu devi venire subito, se non vieni la perderai, per sempre."
"Non..... sto arrivando." Chiuse. Ci impiegammo poco. Aspettai tre ore prima che un medico uscisse e mi dicesse che aveva superato l'operazione ed era stabile ma debole.
"Che vuol dire debole?" dissi " È sveglia?"
Sbiancò. Mi fissò e disse" Questo è il punto cruciale, è fuori pericolo ma.....è in coma."
Sentii l'odio, la rabbia, la disperazione che si impossessarono di me ed aumentarono a dismisura. Non piansi perché non avevo lacrime, non piansi perché mi fa schifo piangere, non piansi esteriormente ma interiormente ero morto.
"Signor Salvatore... stia tranquillo, si sveglierà entro domani," disse " si tranquillizzi."
Sese, come se fosse facile.
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Believe
RomanceÈ la mia prima storia, non mi uccidete se è brutta. Stephan Salvatore e Joshua Salvatore, ognuno innamorato della povera Jade Shark. Bellissima senza dubbio, con i suoi ricci e i suoi occhi marroni e con il suo fisico perfetto. Questa situazione non...