Capitolo terzo : Non ti dimentichi nulla?

304 18 0
                                    

Theodor - Signora Arlene , sono le una passate , non sarebbe meglio che la riaccompagni a casa?

Arlene - Teo ! Vieni su ! Ho trovato delle scatole , aiutami!

Theodor sale le scale con aria sorpresa , mentre le sue gambe tremano come foglie . Perché Arlene non gli ha ancora chiesto cosa ci facesse davanti casa sua in piena notte? E' così strano . Comunque , si avvicina e controlla gli scatoloni , li apre : sono magliette da uomo , di diversa taglia , alcune di queste dovrebbero essere da bambino .

Arlene - E ora ? Cosa ci faccio con tutta questa roba? Aiutami a controllare se sono in buono stato, semmai le porto all'orfanotrofio fuori città .

Theodor - No .

Cosa c'è Theodor? Credi che quel bambino verrà a riprenderle?

Arlene - Perchè no? Hai un fratello più piccolo a cui darle?

Theodor - Emh , si . Tra qualche settimana prendo le ferie e torno in Inghilterra dai miei genitori , gliele porterò io stesso .

Arlene - Perfetto ! Allora ti va se le laviamo? Così non ti porti dietro tutta questa polvere .

Theodor - No ,no . Ci penso io , non toccarle .

Theodor afferra quella scatola come se fosse propria . Ah , cara Arlene , ti stanno sfuggendo troppe cose . Meglio che torni a casa a dormire .

Alrene - Che palle .

Theodor - Che hai?

Arlene - Cedric mi sta scrivendo , mi riporti a casa per favore ?

Theodor - Sì , vado ad accendere la macchina .

Quella sera era proprio freddo , il vento sbatteva contro gli alberi e le loro foglie morte fluttuavano nell'aria gelida fino a toccare terra e mischiarsi con il fango e la breccia degli stretti percorsi che ti riportavano in città . Io non sarei troppo contenta di vivere in un posto come quello, con un marito che nemmeno si accorge della tua presenza . Ma Arlene no , lei era contenta di stare sola , la sua mente viaggiava in universi paralleli e poco le interessava della realtà , e di quanto quella casa fosse isolata e circondata da alberi e buio .

Arlene - Credevo avessi la tua macchina , non che prendessimo la mia .

Theodor - No , io ero a piedi : ti riporto a casa e ti lascio la macchina lì di fronte .

Arlene - E tu come fai? E soprattutto che ci facevi in mezzo al bosco di notte?

Theodor - Jogging ...

Arlene - Jogging ? Alle 23 di sera ? A febbraio ?

Theodor - E allora ? Non ho paura del buio , ho 33 anni , e non soffro il freddo .

Cara Arlene , ti sei accorta presto vedo . Ma finalmente , ce l'hai fatta . Spero approfondirai di più questo discorso .

Arlene - Torna indietro .

Theodor - Cosa?

Arlene - Ferma la macchina allora .

Arlene apre lo sportello quando la macchina era ancora in moto , Theodor cerca di frenare prima che lei scenda , evitando di slittare sul ghiaccio rimasto ai bordi della strada .

Theodor - Arlene non dovresti girare per i boschi di notte. Cerca di capirlo per quando sarai da sola .

Arlene - Tu sì e io no? Sei uno di quei maschilisti che credono nell'inutilità delle donne o forse una mezza bestia notturna?

Theodor - Nessuna delle due ...ma potresti incontrare qualcuno . Sai , magari passa qualche uomo dalle cattive abitudini ...

Fossi in te Arlene , eviterei imprevisti del genere .

Sono ormai le tre di notte , gli alberi nascondono il chiarore della luna , limitando ancora di più quel poco di luce che dava. Non è un ottimo momento per scendere in città , per fortuna Arlene si era portata delle coperte , e non era da sola .

...

Non deve essere stato così scomodo dormire per terra. La luce esterna di giorno si incastrava tra i piccoli fori delle tende vecchie e incontrava lo sguardo dei due giovani , che nella notte devono essersi girati parecchio per finire abbracciati l'un con l'altro . Arlene apre leggermente gli occhi e capisce di essere troppo vicina ad un uomo che non sia Cedric , marito solo sulla carta , e non per molto .

Arlene- Theodor ? Teo? Svegliati è mattina .

Salgono in macchina una volta per tutte e riprendono la strada di casa . 10 minuti di estremo silenzio . Per fortuna ad Arlene è venuta la bell'idea di parlare gli ultimi 5 prima di tornare da Cedric .

Arlene - Lo sai che russi come un cane?

Theodor - E' ?

Arlene - Ho il sonno leggero , e da bambina avevo un cane , un cane lupo . Molto bello , ma era troppo grande per i miei gusti , si chiamava Lucy .Non mi ricordo molto di lei , tranne che russava come te .

Theodor - Ci conosciamo da due giorni ... sono il tuo agente immobiliare ... e nonostante ciò ho avuto l'accortezza di fermarmi a dormire in quella fossa in mezzo agli alberi per far sì che tu non rimanessi sola . E tu sul serio mi stai paragonando ad un cane?

Scoppiano a ridere entrambi .

Avete presente quando dopo un appuntamento , il vostro accompagnatore vi riporta a casa ? Finalmente , Arlene , dopo tanti anni di reclusione sentimentale , provò di nuovo quella sensazione . Eppure non si erano detti così tanto , ma solo una volta scesa dalla macchina , notò i suoi occhi verdi che la osservavano attraversare il vialetto  .

Theodor - Arlene ! Arlene!

Cosa si sarà dimenticato di dirle il nostro gentiluomo? Arlene non smette di sorridere , ci saranno altri fogli da firmare magari? O altri caffè ?

Arlene - Sì ? Teo?

Theodor - Non ti ricordi che sto guidando la tua macchina ? Dove la devo mettere?

Arlene - Ah si , dammi le chiavi . Ci penso io .

Theodor - Bene , arrivederci Signora . Mi saluti Cedric e buona sistemazione .

E' impressionante vedere come Theodor passi dall'essere grazioso e attento , a freddo e formale. Eppure anche Arlene se ne rese conto . Qualche metro più in là , e subito le viene in mente qualcosa che non si sarebbe dovuta dimenticare .

Arlene -O mio Dio , ma oggi è giovedì ? Lunedì ho la consegna del libro , e ancora non l'ho finito . Come ho fatto a dimenticarmene ?

Eh già Arlene , pochi metri distante dal tuo nuovo amico , e subito ti ritornano in mente le tue responsabilità .

Abbi cura di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora