Theodor - Signora Arlene , sono le una passate , non sarebbe meglio che la riaccompagni a casa?
Arlene - Teo ! Vieni su ! Ho trovato delle scatole , aiutami!
Theodor sale le scale con aria sorpresa , mentre le sue gambe tremano come foglie . Perché Arlene non gli ha ancora chiesto cosa ci facesse davanti casa sua in piena notte? E' così strano . Comunque , si avvicina e controlla gli scatoloni , li apre : sono magliette da uomo , di diversa taglia , alcune di queste dovrebbero essere da bambino .
Arlene - E ora ? Cosa ci faccio con tutta questa roba? Aiutami a controllare se sono in buono stato, semmai le porto all'orfanotrofio fuori città .
Theodor - No .
Cosa c'è Theodor? Credi che quel bambino verrà a riprenderle?
Arlene - Perchè no? Hai un fratello più piccolo a cui darle?
Theodor - Emh , si . Tra qualche settimana prendo le ferie e torno in Inghilterra dai miei genitori , gliele porterò io stesso .
Arlene - Perfetto ! Allora ti va se le laviamo? Così non ti porti dietro tutta questa polvere .
Theodor - No ,no . Ci penso io , non toccarle .
Theodor afferra quella scatola come se fosse propria . Ah , cara Arlene , ti stanno sfuggendo troppe cose . Meglio che torni a casa a dormire .
Alrene - Che palle .
Theodor - Che hai?
Arlene - Cedric mi sta scrivendo , mi riporti a casa per favore ?
Theodor - Sì , vado ad accendere la macchina .
Quella sera era proprio freddo , il vento sbatteva contro gli alberi e le loro foglie morte fluttuavano nell'aria gelida fino a toccare terra e mischiarsi con il fango e la breccia degli stretti percorsi che ti riportavano in città . Io non sarei troppo contenta di vivere in un posto come quello, con un marito che nemmeno si accorge della tua presenza . Ma Arlene no , lei era contenta di stare sola , la sua mente viaggiava in universi paralleli e poco le interessava della realtà , e di quanto quella casa fosse isolata e circondata da alberi e buio .
Arlene - Credevo avessi la tua macchina , non che prendessimo la mia .
Theodor - No , io ero a piedi : ti riporto a casa e ti lascio la macchina lì di fronte .
Arlene - E tu come fai? E soprattutto che ci facevi in mezzo al bosco di notte?
Theodor - Jogging ...
Arlene - Jogging ? Alle 23 di sera ? A febbraio ?
Theodor - E allora ? Non ho paura del buio , ho 33 anni , e non soffro il freddo .
Cara Arlene , ti sei accorta presto vedo . Ma finalmente , ce l'hai fatta . Spero approfondirai di più questo discorso .
Arlene - Torna indietro .
Theodor - Cosa?
Arlene - Ferma la macchina allora .
Arlene apre lo sportello quando la macchina era ancora in moto , Theodor cerca di frenare prima che lei scenda , evitando di slittare sul ghiaccio rimasto ai bordi della strada .
Theodor - Arlene non dovresti girare per i boschi di notte. Cerca di capirlo per quando sarai da sola .
Arlene - Tu sì e io no? Sei uno di quei maschilisti che credono nell'inutilità delle donne o forse una mezza bestia notturna?
Theodor - Nessuna delle due ...ma potresti incontrare qualcuno . Sai , magari passa qualche uomo dalle cattive abitudini ...
Fossi in te Arlene , eviterei imprevisti del genere .
Sono ormai le tre di notte , gli alberi nascondono il chiarore della luna , limitando ancora di più quel poco di luce che dava. Non è un ottimo momento per scendere in città , per fortuna Arlene si era portata delle coperte , e non era da sola .
...
Non deve essere stato così scomodo dormire per terra. La luce esterna di giorno si incastrava tra i piccoli fori delle tende vecchie e incontrava lo sguardo dei due giovani , che nella notte devono essersi girati parecchio per finire abbracciati l'un con l'altro . Arlene apre leggermente gli occhi e capisce di essere troppo vicina ad un uomo che non sia Cedric , marito solo sulla carta , e non per molto .
Arlene- Theodor ? Teo? Svegliati è mattina .
Salgono in macchina una volta per tutte e riprendono la strada di casa . 10 minuti di estremo silenzio . Per fortuna ad Arlene è venuta la bell'idea di parlare gli ultimi 5 prima di tornare da Cedric .
Arlene - Lo sai che russi come un cane?
Theodor - E' ?
Arlene - Ho il sonno leggero , e da bambina avevo un cane , un cane lupo . Molto bello , ma era troppo grande per i miei gusti , si chiamava Lucy .Non mi ricordo molto di lei , tranne che russava come te .
Theodor - Ci conosciamo da due giorni ... sono il tuo agente immobiliare ... e nonostante ciò ho avuto l'accortezza di fermarmi a dormire in quella fossa in mezzo agli alberi per far sì che tu non rimanessi sola . E tu sul serio mi stai paragonando ad un cane?
Scoppiano a ridere entrambi .
Avete presente quando dopo un appuntamento , il vostro accompagnatore vi riporta a casa ? Finalmente , Arlene , dopo tanti anni di reclusione sentimentale , provò di nuovo quella sensazione . Eppure non si erano detti così tanto , ma solo una volta scesa dalla macchina , notò i suoi occhi verdi che la osservavano attraversare il vialetto .
Theodor - Arlene ! Arlene!
Cosa si sarà dimenticato di dirle il nostro gentiluomo? Arlene non smette di sorridere , ci saranno altri fogli da firmare magari? O altri caffè ?
Arlene - Sì ? Teo?
Theodor - Non ti ricordi che sto guidando la tua macchina ? Dove la devo mettere?
Arlene - Ah si , dammi le chiavi . Ci penso io .
Theodor - Bene , arrivederci Signora . Mi saluti Cedric e buona sistemazione .
E' impressionante vedere come Theodor passi dall'essere grazioso e attento , a freddo e formale. Eppure anche Arlene se ne rese conto . Qualche metro più in là , e subito le viene in mente qualcosa che non si sarebbe dovuta dimenticare .
Arlene -O mio Dio , ma oggi è giovedì ? Lunedì ho la consegna del libro , e ancora non l'ho finito . Come ho fatto a dimenticarmene ?
Eh già Arlene , pochi metri distante dal tuo nuovo amico , e subito ti ritornano in mente le tue responsabilità .
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Abbi cura di me
Teen FictionArlene ha una vita normale : moglie e scrittrice nota. Suo marito non é molto fedele , e lei non fa altro che apportare cambiamenti alla sua vita pur di star bene. Uno di questi é la scelta di una nuova casa: una villetta antica in mezzo agli alberi...