Capitolo settimo :Ancora carne ?

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Era passata più di una settimana da quella conversazione tra Theodor e lo sconosciuto Devis , apparente fratello? La testa di Arlene non smetteva di farsi domande , ma il suo cuore non reggeva più tutta questa tensione . Chi era questa Abbie ? E perché Theodor conosceva una donna che apparteneva a tutt'altro secolo ? Ma soprattutto , chi era Theodor? E perché aveva mentito sul suo lavoro?

Arlene si prepara per andare a fare la spesa di prima mattina , insieme a Lia . Si godevano gli ultimi giorni insieme .

Lia - Ma allora? Raccontami meglio cosa è successo ...

Arlene - Non lo so , mi sono ritrovata in una situazione paranormale ... Theodor parlava con suo fratello : a quanto pare si odiano , ma non è questo il punto . Parlavano riguardo una donna morta , e anche del fatto che , sempre Theodor , non sia in realtà un agente immobiliare . A casa mia si è mangiato cinque fettine al sangue di maiale . Ti rendi conto ?

Lia - Stai andando troppo veloce ... Avete mangiato insieme a casa tua? Ma scusa chi è lui per te ... ti stai frequentando con l'uomo che ti ha venduto casa ? Oddio Arlene , mi fai morire dal ridere ... Da quando ti sei lasciata con Cedric brilli di luce propria, come una volta .

Arlene - Non è questo il punto ...

Lia - Sì invece. Non devi preoccuparti delle sue questioni familiari ... Fai bene a conoscerlo .

Arlene non voleva raccontarle tutto , perché aveva paura che Teo l 'avrebbe scoperto , e secondo lei nessuno avrebbe dovuto sapere la sua storia . Un po' per gelosia ... un po' per paura di incrociarsi con quello stronzo del fratello . E se lui la volesse portare via come Charly e Bloody ... ma soprattutto , perché Theodor non aveva mai parlato di loro ?

Theodor - Arlene !

Lia - Ti stanno chiamando Arlene ...

Arlene - Shhh , sta zitta .

Theodor - Hey Arlene !

Arlene - Theodor ... ciao .

Non è che non fosse contenta di vederlo , è che in pochi non si sarebbero spaventati dopo quell'avvenuto ...

Theodor - Sapevo che fossi qui ...

Arlene - Ahah , fammi indovinare ...hai seguito le mie tracce .

Theodor - No è che a casa non c'eri e a parte scrivere libri  non è che sai molto come divertirti . Quindi ecco ti ho cercato prima in banca , magari non so dovevi prelevare . Ma non c'eri , perché sei qui .Quindi ... eccomi .

Arlene - Mi hai pedinato?

Theodor - No Arlene ... ti stavo solo cercando . Dovevo parlarti per quella cosa che è successa la scorsa settimana .

Non so cosa sia preso ad Arlene in quel momento , mai mi sarei aspettata una risposta così sicura . Non si capiva nemmeno quanto fosse amareggiata  nel dire quelle parole...

Arlene - Theodor senti.  Non voglio sapere nulla della tua vita segreta . Sei stato il mio agente immobiliare o così pensavo . E la cosa ormai è comprata e sistemata . Quindi ti ringrazio , ma non credo ci sia più bisogno di parlare ... o vederci .

Theodor - Ma Arlene devo dirti ...

Arlene - No Theodor , vai a comprare le tue amate fettine crude , basta che smetti di parlarmi così , come se ci fosse un rapporto qualsiasi tra noi . E' solo una formalità , abbi rispetto della mia decisione . Arrivederci Theodor .

Arlene si allontana e lascia il carrello in una delle corsie , esce dal supermercato senza spesa e si avvicina alla macchina .

Devis - Ciao Arlene .

Sappiamo bene Arlene che la tua unica abilità non è scrivere libri , cerca di tirare fuori il tuo bel carattere poco pacato , prima che sia troppo tardi ...

Arlene - Il fratello di Teo , giusto?

Devis - Uh , Teo  . Siete fidanzati ? Anche Abbie lo chiamava così ...

Arlene - No , siamo conoscenti .

Devis - Nel vostro Paese i conoscenti cenano insieme , e si raccontano segreti ?

Arlene - Di che segreti parli ?

L'aria si faceva più fredda , e la rabbia di Devis aumentava ad ogni parola che diceva : lo si vedeva dai suoi occhi , fissavano quelli di Arlene come se fosse una preda .

Devis - E' cinquecento anni che provo a sfiorare quella teca , anche per sentirne solo l'odore . E Theodor , non appena ci provavo , mi massacrava . Sono il fratello maggiore , ma lui non è come noi .

Arlene - Noi ... chi ?

Devis - La mia famiglia ha percorso lunghi secoli combattendo contro quelli come voi : non siamo mai stati in grado di sopraffarvi , non per mancanza di forza , ma di astuzia . Theodor è il mio fratellastro . Mia madre , Deana , si suicidò , si infilò una spada nel petto , e sai perchè ? Perché  nostro padre , Hagan Berserker ...

Arlene - Hai detto Berserker ?

Devis - Si Arlene , i proprietari della tua bella dimora in montagna siamo noi , anzi , è Theodor .

Arlene - Continua ...

Devis - Dicevo , nostro padre si è innamorato di una semplice donna : le aveva fatto perdere la testa con le sue schifose poesie , e da qui nasce Theodor . Figlio di una donna qualunque . Mia madre non potè reggere la sofferenza e si uccise ...

Arlene - Perchè dici donna qualunque?

Devis - Lo capirai Arlene , e quando lo capirai ... ti pentirai di aver fatto troppe domande e di non aver dato ascolto a Theodor . Farai la stessa fine di Abbie , cara madre morta del tuo amichetto .

Arlene - Ma cosa ...

Devis - Un 'ultima cosa Arlene . Di a Theodor che è inutile che continua ad annusare il bel vestitino della sua mamma : i suoi brandelli non sono stati seppelliti .

Si gira e si allontana , prima che Theodor se ne possa accorgere .

Devis - Me ne sono occupato personalmente .

Sono le ultime parole che Arlene riesce a sentire. Ormai Devis era lontano , e lei era rimasta da sola in mezzo ad un parcheggio con le gambe che tremavano e il sudore che si appiccicava alla pelle .

Non so se erano state le parole di Devis , ma la testa di Arlene non avrebbe retto per molto il suo corpo : i muscoli lo stavano abbandonando e pian piano si ritrovó senza sensi .
State tranquilli , Arlene non si ritrovó a terra , ma tra due braccia grandi e forti .
Quelle braccia la riportarono a casa , e la mattina dopo , le portarono il caffè nel suo bel letto intagliato in legno .
Abbiamo bisogno di spiegazioni Theodor , spero che tu possa darci presto risposte .

Abbi cura di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora