Cedric- Amore vado a lavoro , a dopo .
Arlene- Ciao .
(Squilla il telefono)
Arlene- Pronto?
Theodor -Signora Arlene buongiorno , sono pronti i fogli , quando vuole ci incontriamo per mettere le ultime firme .
Arlene - Perfetto! Tra un'ora al bar della quattordicesima può andare ?
Theodor - Ah , così presto?
Arlene - Sì , sta mattina mi hanno consegnato il frigo nuovo e devo assolutamente montarlo , qua all'appartamento mi da troppo fastidio . Ci vediamo dopo .
Theodor - Arrivederci Signora .
Arlene - Chiamami Arlene , mi fai sentire vecchia .
Non credo che Theodor abbia più di trent'anni , mi stupisco però che Arlene non si sia accorta delle cicatrici sul suo braccio . Deve aver avuto un incidente , non sembra il tipo da risse o altre marachelle giovanili . Il suo essere formale e la sua convinzione nel parlare , nascondono la sua giovane età e precaria esperienza .
Arlene- Theodor ciao , scusa il ritardo .
Theodor - Signora , salve , non si preoccupi .
Arlene - Ti ho detto di chiamarmi per nome. Cosa prendi ? Ti va un caffè ? Due caffè per favore .
Theodor - Puoi chiamarmi Teo comunque... Così azzeriamo le formalità da ambe le parti . Ecco i fogli da firmare .
Arlene - Sei inglese? Theodor è un nome inglese , sai che significa dono di Dio ? Sai lo so perché ...
Arlene , seppur donna intelligente e introversa , trovava conforto nel parlare , in maniera logorroica , con persone sconosciute : senza interessarsi se questi avessero voglia o meno di risponderle .
Theodor - Sì , sono inglese e so cosa significa il mio nome .
Arlene - Scusa , parlo troppo . Allora ...hai una penna? Così firmo e la chiudiamo qui .
Theodor tira fuori una penna dal taschino della giacca :ero convinta che sarebbe stata quella dell'agenzia stessa . Invece aveva una lavorazione particolare , in legno , non molto precisa ma l'insegna al posto del gommino era ben evidente . Sono sicura che Arlene avrebbe detto qualcosa a riguardo .
Arlene : E' una runa celtica? Sembra una 'F' ... mi piace molto conoscere simboli nuovi , che significato ha ?
Theodor - Arlene non lo so , io avrei un altro appuntamento quindi ti prego di firmare , grazie .
Inutile dirvi che la logorroica se la sia presa per la risposta dello scorbutico ragazzo inglese , e si è quasi pentita di avergli dato quella confidenza . Per fortuna i suoi occhi brillavano di fronte agli spazi della casa nuova , e quel piccolo imprevisto se lo lasciò alle spalle ben presto .
Possiamo dire che le conversazioni per oggi siano finite , Cedric non andrà ad aiutarla nell'arredamento , perché sarà troppo impegnato a saltare sul letto di un'altra . Ancora una volta la curiosità di Arlene le farà dimenticare lo scorrere del tempo , e vi assicurò che ne perderà molto , fino ad arrivare a notte inoltrata .
Ma partiamo dal principio : sono le 12 circa , ed il primo pensiero di Arlene è dare una profonda spolverata a tutta la casa , partendo proprio dalla cucina , in modo da sistemare il frigo nuovo e prepararsi qualcosa da mangiare . Aveva fatto spesa dopo l'incontro con Theodor , per paura che nessun ristorante avrebbe portato il pranzo a qualcuno che abita in mezzo ad una foresta , soprattutto in pieno inverno . In realtà l'abitazione stava a soli 15 minuti dalla città , ma pochi ne conoscevano l'esistenza . La cucina aveva ampi spazi , e la sala da pranzo era attaccata ad essa . Il tavolo da pranzo era molto grande , quel tipo di tavoli che si trovano nei castelli , con almeno una decina di sedie attorno e le gambe grandi intagliate di decorazioni . Il primo pensiero di Arlene fu proprio chiedersi come mai , nonostante quasi tutta la casa fosse in legno , nessun angolo era graffiato o rovinato : come se nessuno si fosse mai seduto per mangiare , o si fosse mai messo a cucinare qualcosa , Al contrario , i letti e i divani , erano completamente sfasciati : le molle balzavano fuori dalla stoffa e il tessuto era pieno di graffi e macchie . I vecchi proprietari dovevano avere un cane bello grosso , pensò . O magari in questi anni che era rimasta disabitata qualche animale alloggiava abusivamente qui .
Cedric - Arlene ?
Arlene - Ma che fai qui?
Cedric - Cosa faccio qui? Sono le 22 passate e non sei ancora tornata a casa .
Arlene - Ti sei accorto solo ora ? Hai lavorato parecchio quindi .
Cedric - Si abbastanza .
Sento odore di bruciato . E di litigio .
Arlene - Ancora ti diverti a prendermi per il culo?
Probabilmente a Cedric non era andata molto bene oggi , non smetteva di fissare Arlene e il suo avvicinamento proiettava una scena che non accadeva da molto tempo . Insolito per due giovani venticinquenni .
Arlene - Smettitela di guardarmi così , ne abbiamo già parlato . Se vuoi me , prendi me e basta . Nel tuo caso non devi nemmeno sfiorarmi . Ti ho chiesto la separazione più di una volta , e non vuoi . Mi dici cosa ti aspetti che faccia?
Cedric - Ti avevo chiesto di ricominciare . Secondo te perché vado con Jodie ? Tu non mi dai attenzioni , non più per lo meno . Non mi sveglio con un bacio ormai da un anno e mezzo , anzi non posso proprio toccarti da un anno e mezzo .
Arlene - E per colpa di chi scusa ? Jodie è arrivata prima che io diventassi così . Se tu avessi messo le mani apposto non sarebbe successo . Avresti i tuoi baci la mattina e il caffè caldo , come ho sempre fatto da quando stiamo insieme . Ne abbiamo già parlato , non voglio riaffrontare il discorso , perché quella che ci è rimasta di merda sono io . Tu ancora te la scopi quella . Cos'è oggi ti ha dato buca?
Cedric - Vaffanculo Arlene! Ti ho chiesto scusa mille volte , ora sali in macchina e andiamo a casa , così ne riparliamo .
Arlene - No , io dormo qua sta notte .
Cedric - Non penso , sali muoviti .
Diciamo che hanno avuto sicuramente conversazioni migliori , ma non è di certo il primo litigio , anzi . Le loro urla rimbalzavano tra gli archi della casa e aumentavano sempre di più . Fino a quando Cedric non ha avuto la bell'idea di prendere Arlene per i polsi . Ma indovinate un po' chi si aggira intorno ad una casa in mezzo agli alberi alle undici di sera? E come mai proprio Theodor ? Deve essere un agente immobiliare molto apprensivo .
Theodor : E' permesso?
Arlene - Teo ?
Cedric - Teo chi?
Arlene - Entra pure . Emh... ciao , noi stavamo sistemando la casa .
Theodor - E c'è bisogno di urlare per spostare due mobili?
Cedric - Ma perché non ti fai i cazzi tuoi ? Comunque ce ne stavamo andando . Buonanotte Theodor , o dovrei chiamarti Teo ?
Arlene - No , tu te ne stavi andando , io non ho ancora finito .
Cedric - Arlene ... dai .
Theodor - La riporto io . Quando ha finito .
Cedric - No.
Arlene - Si ! E' un'idea splendida , così mi aiuti a mettere apposto qualche scatolone .
Cedric - Andate a fanculo , tutti e due .
Non mi allarma la maleducazione di Cedric , che intanto se ne va sbattendo porte a caso , ma il fatto che Theodor si aggirasse da quelle parti tutto solo si . Chissà se Arlene si porrà la mia stessa domanda .
STAI LEGGENDO
Abbi cura di me
Roman pour AdolescentsArlene ha una vita normale : moglie e scrittrice nota. Suo marito non é molto fedele , e lei non fa altro che apportare cambiamenti alla sua vita pur di star bene. Uno di questi é la scelta di una nuova casa: una villetta antica in mezzo agli alberi...