Capitolo quarto : Conosci Arturo ?

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Arlene era alle prese con gli ultimi capitoli del libro , escludendo alcuni dei pianti che si era fatta in questi due giorni , le pagine strappate e riscritte da capo , le notti insonni a pensare allo scorbutico inglese piuttosto che alla presentazione sempre più vicina , la situazione non era poi così tremenda .

Arlene - Pronto ? Lia?

Lia? Come ho fatto a dimenticarmi di lei? Beh , rimediamo subito . Lia è l'ombra di Arlene : quella che ti porge il fazzoletto prima ancora che inizi a piangere , perché tanto lei lo sa . La stessa che ti porta le fedi all'altare e ti sussurra 'Te ne pentirai' ; in questo caso aveva ragione . Lia è una semplice cassiera , una 'sciupa uomini', . Quel tipo di persona che organizza il suo calendario in base agli appuntamenti di Tinder . Eppure per Arlene , c'è sempre stata , e nessuno dei ragazzi che si era portata a letto avrebbe mai potuto ostacolare il loro rapporto . Nell'ultimo periodo si erano viste poco , ma non c'è dubbio : il bene che si volevano sarebbe rimasto impresso nel tempo .

Lia - Arlene ? Che succede ?

Arlene - Oh Lia , sto piangendo ininterrottamente da due giorni , ti prego devi venire qui .

Lia - Oh Arlene , è per Cedric? Io te lo dicevo che andava con le altre , ma tu 'No , no lui ama solo me , vuole solo me , infatti ci sposiamo ' e tante altre stronzate .

Arlene - No Lia , lunedì ho la presentazione del libro ...

Lia - Sì ho letto il tuo post , ci sarò sappilo .

Arlene - Ma non sei in Francia?

Lia - Sì ieri , adesso sto scendendo dall'aereo .

Arlene - Ah sei già in Italia ! Che bello!

Lia - Quasi , sono a Madrid .

Arlene - Come Madrid ?

Lia - Sì ieri ho conosciuto un tipo su Tinder e dato che sto prendendo delle lezioni di spagnolo , diciamo un po' erotiche , ho capito ciò che mi ha detto per messaggio . Niente di serio comunque , mi fermo oggi , domani mattina dovrei ripartire .

Arlene - E dove dormi sta notte ?

Lia - Da Auturo no? Devo andare , ci vediamo lunedì . Baci baci .

Ora vi starete chiedendo come fa una cassiera a cambiare più aerei che mutande , viste le disponibilità economiche . Lia è figlia di un importante imprenditore , forse è proprio per questo che non si preoccupa di lavorare in un supermercato .

Arlene- Ciao Lia , a lunedì .

Chiusa la chiamata Arlene sente qualcuno salire le scale , è strano , Cedric a quest'ora dovrebbe essere a lavoro .

Cedric - Arlene?

Arlene - Che fai qui a quest'ora ?

Cedric - Mi hanno chiamato i tecnici per l'allarme nuovo , vorrebbero vedere casa nuova prima di montarlo . Potresti darmi le chiavi ? Ci vado io non ti preoccupare , tu continua pure a scrivere. Domenica hai la presentazione giusto?

Arlene - Cedric ... I tecnici hanno chiamato me . E gli ho chiesto di fare l'installazione la settimana prossima dato che lunedì , e non domenica , ho la presentazione e il firma copie . Quindi adesso , con calma , spiegami che cazzo devi fare con le mie chiavi di casa .

Cedric - Oddio Arlene che palle , non ricominciare .

Arlene - Che palle cosa? Ti ho fatto una domanda . Che ci fai con le chiavi , a chi devi far vedere la casa?

Spero che riconosciate l'ironia di Arlene , anche perché a Cedric della casa poco importa , e lei sa benissimo chi porterà nella sua nuova dimora . Si guardano pochi attimi , e poi ...

Arlene - Scordatelo!

Cedric - Cosa ?

Arlene - Non la porterai lì , quella è casa mia ! E' il posto che mi sono scelta per dimenticare tutto quello che mi hai fatto , e per godermi finalmente tutti i sacrifici fatti! Anzi , sai che c'è ? Non avrai nessuna chiave . Sono arrivata al limite . Voglio il divorzio . Se chiedessi la separazione , tu la passeresti troppo liscia . Voglio carta e penna dove scrivere quanto mi fai schifo e voglio metterci anche la firma sopra! Io torno a vivere da sola , così tu potrai scoparti chi vuoi . Come hai fatto fino ad ora .

Suonano al campanello .

Arlene - Non dire una parola . e vai ad aprire , questa non è più casa mia .

Cedric scende le scale e forse preso dalla rabbia si scorda di guardare all'occhiello , aprendo la porta senza pensarci due volte .

Lia - Oddio , vivi ancora qui?

Cedric - Lia , ma che sorpresa ... Io vivo ancora qui sì , invece Arlene se ne sta giusto andando .

Arturo - Hola !

Lia - Aspetta Arturo tanto non ti capiscono . No hables Arturo , no hables . Arlene! Sono Lia scendi !

Arlene avrebbe riconosciuto quella voce anche a distanza di anni . Una voce calda e irrigidita dal freddo invernale e dal tabacco che si è portata dietro sin dall'adolescenza . Una voce che solo a quella di una madre potrebbe essere paragonata . Una voce che ricorda una spalla su cui poggiarsi nei momenti difficili , o semplicemente sempre , come loro avevano fatto un tempo , per guardare le stelle , e per ridere , di quanto fosse difficile e divertente allo stesso tempo vivere .

I loro corpi si uniscono in un abbraccio morbido e stretto , come due calamite , e girano intorno a se stesse come si faceva da bambine , mentre le risate si dileguano contro le pareti . Le loro fronti che si toccano come per ricondividere ancora una volta quelle giornate , quelle in cui l'unico amore provato era il bene che si volevano e nessun pensiero si avvicinava a quello di un uomo . Sento le loro lacrime cadere come se fossero gocce di pioggia contro la finestra .

Arlene - Che bello rivederti Lia ! Oh mio dio sto piangendo e non riesco a smettere ... ma lo spagnolo dove l'hai lasciato .

Un attimo di silenzio per il povero Arturo che non aveva capito nulla di ciò che si era detto . Ma nel dubbio ...

Arturo - Hola !

Arlene - Arturo!

Le lacrime di Arlene erano entrate nel cervello , forse causando un totale black-out , ma magari è proprio questo a provocare la felicità .

Arturo - Sì , sì! Arturo !

Lia - Scusa , non capisce l'italiano . Arturo me quedo un rato con Arlene , tù vas a dar una vuelta . ciAo Arturo ,ciao .

Arturo si avvicina a Lia e porge le sue labbra carnose alla guancia . Vi assicuro , Lia di uomini ne aveva avuti tanti , ma un bacio alla guancia non credo lo avesse mai ricevuto . So che Arlene ne rimarrà contenta .

Arturo esce a fare un giro , e mentre Arlene legge il messaggio di Cedric:

'Non finisce qui' ,

Lia prende il suo telefono:

'Questo per oggi lo tengo io . Abbiamo da finire un libro no? Forza allora , andiamo! ' .

Si chiudono nella stanza ufficio di Arlene , colma di manoscritti e pagine spezzate , ad aspettare : che il libro possa iniziare a prendere vita una volta per tutte

Abbi cura di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora