Capitolo 6

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Nessuno sembra accorgersene di ciò che Johanna ha fatto, se non fosse per Annie la quale si mette
a gridare aiuto: e fa bene, perché ora due ribelli dalla corporatura massiccia stanno separando una
Johanna furiosa che non finisce più di tirare pugni e calci da un Gale svenuto fin dal primo
pugno.
Dopo quattro ore, mi trovo in una stanza d'ospedale nel 13, stavolta non come paziente, ma
per stare vicino a Gale, il quale ha la mascella suturata da fil di ferro ed è ancora privo di sensi.
Sto giocherellando con un lembo della mia giacca, quando sento dei mugolii.
-Tranquillo, tutto è a posto, basta che non parli e che stai calmo.- dico a Gale.
Sapendo già cosa mi chiederebbe se potesse parlare, gli rispondo:- Hai perso conoscenza al primo pugno... ora Johanna sta nell'altra
stanza, sotto morfamina. Sai, non mi aspettavo un'azione simile... un capo dei ribelli si fa stendere
da una cinquantenne fuori addestramento... -
Prima di dire o fare qualcosa di stupido, tipo sghignazzare, mi precipito nel corridoio dove trovo Peeta.
-Come sta?- mi chiede, accennando con la testa la stanza da dove sono uscita. Sono sicura che nonostante
l'inamicizia tra i due, Peeta stia provando un po' di pietà per Gale... chi non potrebbe non resistere
alla vista di lui dall'aria così indifesa...
-Si è appena svegliato- rispondo, -E Johanna?-
-Annie mi ha detto che dorme ancora- mi risponde.
-Cosa stavi facendo?- chiedo a Peeta.
-Niente, me ne stavo andando nel 12 dai bambini-
I bambini. Ops. Ora come faccio? Se me ne vado, lascio sola Annie con Johanna e Gale, e se non lo
faccio Peeta inizia a farmi prediche su come i bambini siano soli senza di noi.
-Amore, vai tu a casa, non mi va di lasciare sola Annie- dico, e mi sorprendo per il fatto che
Peeta se ne va senza discutere, ma non prima di stamparmi un lungo bacio sulle labbra.
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Spazio autrice
Salve a tutti, miei cari pandacorni... ok, andiamo dritti al nocciolo della questione: scusatemi una cifra se i capitoli sono troppo corti e noiosi, ma che ci posso fare? Già la scuola è una pacchia, poi mettiamoci anche il fatto della non-ispirazione... ed ecco a voi un meraviglioso cocktail di noia... dai, su con la vita, perché non solo scriverò tanti altri capitoli (non vi assicuro niente), ma a breve pubblicherò un'altra storia in contemporanea con questa (di sicuro). Ora vi lascio altrimenti esagero, buona lettura a tutti e... che possa la buona sorte essere a vostro favore! (#battutesenzasenso) Ciao!

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