Capitolo 24

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Sam's pov

Sono le 6 del mattino quando la porta si apre, mi alzo di scatto correndo fuori, poi la vedo lì, sulla barella, con gli occhi ancora chiusi e una maschera per l'ossigeno sulla bocca e accanto a lei una piccola culla, mi scoppia il cuore in petto, vorrei piangere, urlare, saltare, loro stanno bene, sono vivi. Mi dirigo dall'infermiera –Oh lei è? - -Sam Palmer, suo marito e il papà- dico in un urletto isterico –Congratulazioni signor Palmer, sono due bellissimi bambini, in salute pesano 3,50 kili ciascuno e sono lunghi ben 55 centimetri- -Quindi i bambini stanno bene, il parto com'è andato, lei come sta? - -Siamo riusciti a fermare l'emorragia, lei sta bene adesso deve riposare potrà vederli alle 9 per l'orario di visita- dice la dottoressa raggiante –Grazie, veramente, la ringrazio- -Non ringrazi me, ma sua moglie che si è impegnata con tutte le sue forze per non perdere i piccolini- annuisco –Ne sono consapevole, grazie mille ancora e mi scusi ma come sta Justin Perry? - -Si figuri, il ragazzo che si era rotto il naso? Sta bene è già in camera sua alle 9 potrete visitarlo, adesso devo andare buona giornata- e detto questo se ne va, io non resisto così corro a svegliare tutti –Ragazzi hanno finito l'operazione! – grido entrando e tutti si alzano in piedi –Come sta Britney e i bambini? – chiede Liam e tutti si mettono all'ascolto –Stanno tutti bene, l'operazione è andata benissimo, hanno fermato l'emorragia adesso sta riposando, i bambini sono in salute, 3,50 kili per 55 centimetri potremo visitarli alle 9- -Menomale stanno bene- dice Rosy appoggiandosi allo schienale e tutti esultano contenti –Mio fratello invece? – chiede Lexy –Sta bene anche lui, alle 9 potrai vederlo- rilassa le spalle sorridendo, un'infermiera entra nella saletta –Signori silenzio, c'è gente che dorme- ci zittisce –Ci scusi! – dico io sorridendo e lei va via scocciata –Continuate a riposare vi chiamerò non appena potremo entrare- dico io sistemandomi su una poltrona, altre 3 ore, devo aspettare solo altre 3 ore, cerco di chiudere gli occhi ma in vano, non posso contenere l'eccitazione, come saranno? A chi somiglieranno?

Alle 9 precise sveglio tutti che si sono appisolati ancora un po' –Sam sicuro di stare bene non hai chiuso occhio- mi dice Shawn stiracchiandosi –Probabilmente tra poco sverrò ma non mi importa- mi avvicino alla porta e un'infermiera chiede –Che ci fate tutti qui? - -Le visite cominciano a quest'ora io sono il padre- -Oh mi scusi signore, entri pure gli altri lo faranno tra qualche minuto a piccoli gruppi- annuisco elettrizzato entrando. –Signora Palmer sto facendo entrare suo marito- dice l'infermiera scostandosi –Si lo faccia entrare- Britney è sveglia quando entro, seduta sul letto, accanto a lei la culla –Amore mio, come stai? – mi avvicino a lei dandole un bacio sulle labbra, fa un verso lamentato –Piano mi fai male- dice ridendo e ricambiando il bacio –Scusami, come ti senti? – è collegata ad una flebo e si vede che è ancora stordita dall' anestesia –Sto bene, un po' indolenzita ma contenta tu? - -Adesso che ti vedo sto bene- -Hai chiamato la mia ginecologa? - -Non ancora la chiamerò dopo- sorride avvicinando la culla al letto, poi tira su due fagottini appoggiandomene uno in grembo, il piccolino avvolto nel pigiamino blu ha gli occhi chiusi e non appena avvicino il dito alla sua manina me lo afferra –Ti presento Jaiden Palmer- sussurra osservando il piccolino –Ma ciao, come sei bello assomigli tanto alla mamma- mi si stringe il cuore e subito sento la gola in fiamme e gli occhi mi si inumidiscono –Stai piangendo- dice Britney asciugandomi le lacrime –E come non potrei questo è un miracolo- ringrazio chiunque da lassù abbia ascoltato le mie preghiere e li abbia protetti -Allora ti presento la nostra piccola Amanda Palmer- mi passa il fagottino rosa tra le braccia, anche lei tiene gli occhi chiusi e dorme tranquillamente –Ma come sei bella tu- dico sfiorandole la guancia –Ha il tuo naso e i tuoi occhi- dice Britney sporgendosi verso la piccolina –Tu dici? - -E come, ha i tratti dei Palmer a proposito cos'è questa storia che tu sei mio marito? – la guardo alzandomi in piedi e consegnandole i piccoli –In realtà avrei voluto aspettare per dirtelo ma ormai che ci siamo- tiro fuori dalla tasca una scatolina di velluto nero e mi inginocchio davanti a lei –Sam non dirmi che- dice lei portando le mani alla bocca –Britney Paltrow vuoi sposarmi? – chiedo mostrandole l'anello che ho faticato a nascondere nelle ultime settimane –Si! Certo che sì! – dice porgendomi la mano, le infilo l'anello dandole un bacio sulle labbra –Oh Sam ti amo così tanto- -Anche io ti amo tanto Britney- rimaniamo così, io con un braccio appoggiato alle sue spalle, le nostre dita intrecciate e in piccoli nel suo grembo. Dopo poco entrano anche gli altri –Dove sono i miei nipotini? – chiede Rosy dirigendosi alla culla seguita da John, quando li vede tutti e due fatica a trattenere le lacrime –Sono proprio belli- dice con la voce che trema -Ciao anche a te Rosy- dice Britney in tono divertito –Ciao sorellina- le dà un abbraccio e si mettono di lato mentre mio fratello si fa avanti –Britney come stai? - -Indolenzita ma tutto ok- poi si sporge verso la culla e Cece fa capolino da dietro di lui –Ciao piccoli, io sono lo zio Liam e lei- fa posto a Cece che sorride –è la zia Cece- lei si stringe a lui e io lo guardo stupito –Vai così fratello- gli do una pacca sulla spalla, lui tira su gli occhiali infastidito ma dopo sorride. Katy e Jay si fanno largo tra i presenti –Britney ci hai fatto prendere uno spavento- dice abbracciandola con impeto –Scusatemi, voi...avete risolto? - chiede Britney e Katy alza in aria la sua mano intrecciata a quella di Jay –Direi proprio di sì- ribatte ridendo poi si sporge a guardare i bambini –Ma come sono belli, vi somigliano molto- Britney la guarda con sguardo complice e tutte e due sorridono, era da tanto che non vedevo Katy sorridere così, anche Jay sembra molto felice. Anche Shawn, Lexy e Jade si avvicinano –Caspita la piccolina somiglia proprio a te Sam- dice Lexy avvicinando la mano, subito Jaiden le afferra un dito –Che presa salda- ribatte Shawn ridendo –Sono proprio belli ragazzi vorrei che anche- a Jade muore il nome sulle labbra e il suo sguardo si incupisce, Britney le prende la mano e gliela stringe –Non pensarci adesso, vedrai che tornerà- Jade cerca di sorridere ma quello che riesce ad ottenere è una smorfia contrariata –A proposito dovreste andare a vedere come sta Justin- -Si adesso andremo da lui- risponde Lexy –Cece potresti vedere dove sono andate a finire Jennifer e Nikky- chiede sempre Britney cercando di mettersi in piedi –Sta giù, non devi alzarti ora- dico io cercando di ricondurla a letto ma lei si alza lo stesso sorreggendosi al manico della flebo –Ragazzi che ne dite se dopo la mia dimissione facciamo una cena tutti insieme per parlare? dobbiamo rimettere insieme questo gruppo dalle fondamenta o non andremo avanti- tutti annuiscono in silenzio, sentiamo un piccolo lamento provenire dalla culla –è l'ora della pappa- Britney si rimette seduta e prende in braccio il piccolo Jaiden –Ragazzi vi lasciamo soli ci vediamo dopo- dice Katy spingendo tutti fuori –Salutateci Justin- dico io prima che chiuda la porta e ci lasci da soli.

-Devi allattarlo? – chiedo vedendo che il piccolo è messo in posizione –Si, le infermiere mi hanno detto di fare delle prove per vedere se sono in grado di allattarli o è necessario il latte artificiale- così slaccia i primi bottoni della camicia da notte e porta il bambino al seno destro, lui si attacca come una ventosa e quasi mi spavento –Non ti fa male? – chiedo visto che è molto attaccato –Ma certo che no, tira solo un po' vorresti provare- -Se me lo chiedi così- la guardo da sotto le ciglia e lei scuote la testa –Ovviamente non puoi, bambinone- continua ad allattarlo fin quando non chiude gli occhietti, poi me lo poggia sulla spalla –Potresti fargli fare il ruttino? Io non vorrei alzarmi- -Ma certo- lo prendo in spalla passeggiando per la camera, si tiene stretto a me, è così piccolo che ho quasi paura di fargli male, sento dopo poco un versetto e quando lo allontano vedo che sorride leggermente –Ma guardalo come se la ride sotto i baffi, ha il tuo sorriso- dico verso Britney e lo rimetto nella culla e mi sistemo vicino a lei. Non passano nemmeno dieci minuti che avvertiamo un altro lamento –Anche la principessa ha fame- dice lei prendendola e portandola invece al suo seno sinistro, la piccola si attacca ma dopo poco si stacca piangendo –Che succede? – chiedo allarmato –Da questa parte non ho latte, proprio come temevo, vorrà dire che allatterò solo con la destra- -Ma è una cosa grave? - -No può capitare a tutte le mamme, certo con due gemelli avrei voluto avere entrambi i seni disponibili, mi farò prescrivere il latte artificiale e in casi d'emergenza allatterai tu- mi guarda sorridendo –I-io dovrò allattare? Non se ne parla non sono mica la mamma- -Allora preferisci cambiare i loro pannolini? – ci penso su un attimo –Allatterò per tutta la vita- -Ecco appunto- non appena Amanda si calma me la passa per farle fare il ruttino, con lei impiego più tempo e dopo averglielo fatto fare la stendo vicino al fratello, io e Britney passiamo un po' di tempo insieme fin quando le palpebre mi si fanno troppo pesanti facendomi sprofondare in un sonno profondo. 

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