VIII

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Yelena's pov

Oggi sono andata a comprare un nuovo telefono ma non sono riuscita a far funzionare quello vecchio. Tutti i contatti sono andati, a parte quello della mia migliore amica, che per fortuna ricordo bene.

Dopo un lungo momento di insicurezza passato fissando lo schermo del cellulare, mi metto sul divano della casa della signora De La Course, che mi sta ospitando, e digito il numero. Il telefono squilla e dopo poco la ragazza risponde.

H:" sì?"

Y:" Hitch, sono io."

H:" YELENA! porca put***a ma hai idea di quante volte ti abbiamo cercata? Dove ca**o sei?!?!?"

Y:" scusate, il mio telefono è rotto. L'unico numero che mi ricordo è il tuo. Aspetta, Pieck mi sta cercando?"

H:" sì...ma dove sei?"

Y:"...Parigi..."

H:"...se è uno scherzo smettila con le caz**te."

Y:" vorrei che lo fosse. Ringrazia Pieck per avermi trattata schifosamente. Se non si fosse comportata così sarei ancora a Milano."

H:" che ha fatto?"

Y:" come che ha fatto? Non te l'ha detto? Sono venuta a prenderla l'altra mattina e mi ha detto che non mi conosceva e che non voleva tornare a casa con me."

H:" stai scherzando? Yelen-"

*beep*

*beep*

*beep*

E la linea doveva cadere proprio ora. Dannazione.

Mi trattengo dal tirare di nuovo il telefono per terra e mi copro la faccia con le mani. Una mano mi tocca la spalla.

x:" qualcosa non va?"

Mi giro e vedo una ragazza che mi guarda preoccupata. È abbastanza alta, sui 175 cm, e snella. Ha i capelli corti alle spalle di un colore rosso acceso, tinto. Le braccia sono coperte di tatuaggi e ha un piercing al sopracciglio. Le sue labbra sono sottili e i suoi occhi sono color nocciola.

x:" tutto apposto?"

x:"...mi rispondi?"

Scuoto la testa violentemente e le rispondo con voce fioca.

Y:" uhm...sì, diciamo di sì. Ma tu chi sei?"

Non fa in tempo a rispondere che la signora Valentina De La Course entra nel soggiorno e ci sorride.

V:" ah, vedo che avete già avuto modo di conoscervi. Che piacere. Come ti trovi con mia figlia?"

Y:" sua figlia? "

Guardo la ragazza e solo ora noto la somiglianza con sua madre. L'unica differenza è che la figlia ha veramente un bel viso. Si mette a ridere.

V:" ah non lo sapevi? Dai, presentati Ivette."

Ivette? che nome del cavolo. Senza offesa per le Ivette.

I:" piacere, Ivette."

Mi porge la mano con un grande  sorriso e gliela stringo. Ha una forte stretta di mano. Sembra una persona molto energetica e solare.

V:" credo sia arrivato il momento di lavorare. Venite, ragazze."

Quindi Ivette lavorerà con me...forte. Almeno credo. Non so se dovrei guardare così un'altra ragazza, dopotutto ho ancora Pieck nella mia testa...no, non se lo merita. Deve rimanere nel passato. Però Hitch aveva detto che mi stava cercando...beh l'ho già perdonata molte volte. Ora basta. È tempo di andare avanti sul serio.

Scendiamo le scale e mi ritrovo cinque minuti dopo a fare un tatuaggio giapponese a una donna 50enne con il viso rifatto...troppo rifatto. Il tatuaggio dice "tacchino ambulante che corre nei campi."

Y:" signora, ma lei sa cosa vuol dire questo tatuaggio?"

x:" sì, certo. Cosa insinui. La traduzione google era "vivi ogni giorno come se fosse l'ultimo."

Y:" wow...è proprio un bel significato."

Cerco di trattenermi dal ridere e finisco il tatuaggio, ma prima gli scatto una foto senza farmi vedere dalla cliente. Cinque minuti dopo la vedo farsi un selfie col nuovo tatuaggio sul braccio in primo piano.
Esce dal negozio con un'aria soddisfatta e un portamento da diva.
Manco fosse Gesù che cammina sulle acque.

Mi alzo dalla sedia e vado a far vedere la scritta che la cliente si è tatuata alle altre.

Y:" ho chiesto alla signora se sapesse cosa vuol dire quella frase. Mi ha detto che da google traduttore risultava "vivi ogni giorno come se fosse l'ultimo". E non ha la minima idea che in realtà vuol dire "tacchino ambulante che corre nei campi". Ma gliel'ho fatto lo stesso"

Scoppiamo tutti in una grande risata.

I:" ma come fai a saperlo?"

Y:" ho fatto un corso di giapponese i primi tre anni di superiori. Sono abbastanza brava."

V:" beh spero che quella cliente non vada mai in Giappone."

Y:" invece io spero di sì, sa che risate."

Il nostro momento di pausa viene interrotto dall'arrivo di altri clienti e ritorniamo al lavoro.








E se fossi tu la mia felicità? [Pikulena]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora