Yelena's pov
Una voce stridula mi chiama. Apro gli occhi e mi guardo intorno, spiragli di luce entrano dalle finestre.
Y:" Cosa succede?"
Davanti a me appare la figura di una donna...Valentina. Che ci fa qui?
V:" su su, non vorrai mica fare tardi."
Y:" a cosa?"
V:" al vostro matrimonio."
Realizzo e spalanco gli occhi. È oggi il giorno della cerimonia. Prendo il telefono e controllo il calendario, che mi dà un'ulteriore conferma.
Y:" senti, io..."
Mi fermo non sapendo come dirle che non ho più intenzione di sposare sua figlia.
Y:" ti devo parlare."
V:" avanti, dimmi pure."
Y:" io non sono sicura che sia questo ciò che voglio, insomma penso ch-"
V:" Oh, ma tesoro questo è certamente quello che vuoi. E se non lo è, è quello che voglio io. Ne abbiamo già parlato di questo, ricordi?"
Y:" come dimenticare le minacce..."
V:" e smettila di essere così insolente. Lo faccio per il vostro bene."
Y:" tu non sai ciò che è bene per me...tanto meno per tua figlia a quanto pare."
V:" basta, finita la discussione. Non sta a te decidere."
Y:" veramente si-"
V:" Vestiti veloce, tra mezz'ora andremo."
Se ne esce a passo spedito dalla stanza per evitare di allargare la discussione.
Mi ritrovo ancora in pigiama a mezz'ora dalla cerimonia ad incantarmi guardando il pavimento. Vuoto totale, non riesco a pensare a niente.Quasi automaticamente mi alzo e mi metto lo smocking azzurro che Ivette e Valentina hanno scelto. Ma chi le fa le nozze in azzurro? Bah...
Mi guardo allo specchio, faccio ridere. Non solo esteticamente ma anche per la situazione in cui mi sono cacciata.
Patetica.V:" sbrigati Yelena!"
La vecchiaccia urla dal piano di sotto. Come fa a farsi sentire tra le pareti di una casa del genere? Cornacchia.
Forse dovrei smettere di insultarla, anche perché la chiamo vecchiaccia ma in realtà ha solo 50 anni, e ne dimostra pure di meno.
Apro la porta e scendo in cucina, dove mi sta aspettando quella...meglio non parlare oltre.
V:" pronta?"
Y:" veramente no."
V:" Andiamo."
Mi spinge verso l'uscita. Sul vialetto di casa sosta una limousine nera così lucida che ti ci puoi specchiare. Almeno non hanno preso una macchina azzurra come i vestiti.
Salgo e in circa 15 minuti siamo lì. La cerimonia si tiene nel giardino di una villa antica, arredato con vari motivi floreali sempre tendenti alla colorazione azzurrina. Ma sono proprio fissate. Davanti all'altare sono disposte 6 file di sedie bianche eleganti e un corridoio di tappeto...e indovina di che colore? azzurro.
Mi faccio avanti e scruto le persone sedute, che al mio passaggio si alzano in piedi. Raggiungo Hitch che mi aspetta nel luogo in cui si terrà la cerimonia effettiva: l'altare.
H:" allora hai deciso di mollare..."
Y:" non so cosa fare Hitch. Non sono mai stata così in conflitto. In realtà so ciò che voglio...ma non ci voglio sperare troppo e mi autoconvinco che questa situazione vada bene."
H:" sei ancora in tempo."
Y:" no..."
Il rombo di una macchina attira la mia attenzione. Da essa scende Ivette, accompagnata dalla madre. Entrambe hanno un vestito azzurro, ma quello della più giovane è sfarzoso, ornato da balze e brillantini. Non mi piacciono.
La vecchia (che non è poi tanto vecchia) porta la figlia all'altare. Normalmente dovrebbe essere il padre a portarla ma i suoi sono divorziati.
La giovane mi raggiunge guardandomi con occhi sognanti, mentre io riservo per lei solamente uno sguardo apatico.La cerimonia ha inizio con la classica canzone da matrimonio. Successivamente, il prete comincia la sua predica e ben presto arriva il momento del giuramento.
Ivette pronuncia tale passo e prende in mano l'anello. Di istinto ritraggo la mano e lei mi guarda con aria confusa. Il prete, che non si era accorto della situazione ambigua, continua a pronunciare le sue sentenze.x:" vuoi tu, Yelena, prendere in sposa Ivette?"
Nella mia mente si dividono due frasi: "di' di sì" e " di' di no".
Ma ormai non è più il momento di decidere, avrei dovuto farlo già tempo fa.Guardo la donna che sto per sposare, il prete e poi la platea di spettatori.
E decido di pronunciare la mia parte.Y:"...no."
I:" Yelena, cosa dici, ti sembra il momento di scherzare?"
Y:" non scherzo. Non ti voglio sposare e non ho mai voluto farlo...e mai lo vorrò. Sai bene quanto mi è costato averti inclusa nella mia vita in questo modo. E sai bene che non posso essere felice così. Quindi, mi dispiace ma la mia risposta è no."
Sento gli occhi increduli di tutti addosso, in particolare quelli di Ivette e Valentina, che mi vorrebbero ammazzare, e Hitch, con un'espressione confusa che si trasforma poi in un sorriso.
Scendo di corsa dell'altare e prendo per mano la mia migliore amica, correndo via dal luogo. Ci fermiamo appena al di fuori del cancello della villa.
H:" ma sei matta?"
Y:" sì..."
H:" lo sapevo. La vecchia Yelena è tornata."
Y:" devo fare una cosa. "
H:" và da lei. Subito, cosa aspetti?!."
Y:" Grazie."
H:" ah, prima che tu cominci a correre all'impazzata devo metterti al corrente di un problema...Pieck è tornata in Italia."
Y:" COSA?!"
H:" non è riuscita a sostenere tutto ciò e ha deciso di tornare, in modo da rendere le cose più facili per entrambe."
Y:" Che idiota."
H:" sei tu l'idiota che non è stata chiara. Non avrebbe potuto sapere cosa ne sarebbe stato di voi."
Y:" devo rimediare quindi..."
H:" direi di sì."
Y:" chiama un taxi, si torna a casa."
______________________________________
♤ANGOLO DELL'AUTORE♤
Buongiorno a tutti, finalmente ho aggiornato e vi spoiler che questo potrebbe essere il penultimo capitolo.
Quindi a breve uscirà l'ultimo :'). Non so se piangere o esserne felice.♡
STAI LEGGENDO
E se fossi tu la mia felicità? [Pikulena]
FanfictionSEQUEL di "la felicità fatta persona", una fan fiction AU che racconta la storia di Yelena e Pieck. Gli avvenimenti sono ambientati 7 anni dopo...beh, dopo cosa non ve lo posso dire. ;) se avrete il piacere di leggerla lo scoprirete.