XIV

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Yelena's pov

Ci sediamo al tavolo e ordiniamo un espresso e un cappuccino. Non sapendo cosa fare, dato che non ho nessuna intenzione né il coraggio di guardarla in faccia, prendo il telefono.
Vedo una notifica:

Ivette♡

I: "a che ora torni a casa?"

Guardo l'ora, sono le 6.30 di sera. Una voce attira la mia attenzione.
Mi giro e vedo Ivette all'entrata del bar con...chi è quel tipo? Non l'ho mai visto. Non mi aveva detto che sarebbe uscita.
Decido di risponderle.

"verso le 19.30 penso. Sei a casa?": Y

I:" Sì, ti aspetto qui. A dopo ♡ "

"A dopo ♡" un'emerito ca**o. Ma che diamine di problemi ha sta qua.

P:" tutto apposto?"

Y:" eh? come, scusa?"

P:" stai bene?"

Y:"uh...sì sì. Cioè, in realtà no."

P:" posso chiedere perché?"

Mi guardo i piedi facendo scena muta. Cosa penserebbe se gli dicessi che sto con una donna del genere. Una donna che mi sminuisce, mi tradisce, mi usa. Se è vero che mi voleva tanto da chiedere a sua madre di minacciarmi pur di stare con lei perché cavolo se ne va in giro con altra gente così?
Però quel tipo potrebbe solo essere un amico. Mi giro e lo vedo da solo, Ivette sarà andata in bagno.
Facciamolo.

Y:" torno subito ho visto una persona."

Mi dirigo verso l'uomo, che guarda il cellulare con un'aria da bamboccio.

Y:" Hey."

x:" uhm...hey(?)"

Y:" non mi conosci, ma conosco Ivette. Volevo chiederti come mai sei qui con lei, non ti ho mai visto in giro. Sei forse il suo nuovo fidanzato?"

Sorrido falsamente e gli faccio un occhiolino mentre gli tiro una gomitata.

x:" beh...non saprei come definirmi. Direi che si, ci frequentiamo."

Y:" uhhh capisco. Beh quando torna dille che Yelena è passata a salutare."

x:" uhm certo."

Faccio un risolino e torno a sedermi al tavolo.

P:" Era un tuo amico?"

Y:" no, figurati. Ho appena scoperto che si frequenta con la donna che dovrebbe essere la mia presunta moglie."

Perché diamine gliel'ho detto...mi metto le mani in faccia. Ora cosa penserà di me?

Y:" scusami, io...non avrei dovuto dirtelo. Sono incazzata. E confusa."

P:" È ok...però ti sprechi sul serio per una persona così?"

La guardo negli occhi per la prima volta in tutta la serata. Cazzo se sono belli...i suoi occhi sono marroni come le foglie d'autunno. Mi ricordano l'odore del bosco, della casetta dove mi rifugiavo ai tempi delle superiori...dove è venuta a cercarmi preoccupata quando sono scomparsa quel giorno. Quel giorno in cui ho cominciato a vederla in modo diverso.
Mi sono sentita bene.

Ritrovare il passato nei suoi occhi. Questo ho temuto fin dall'inizio. E questo ho anche desiderato fin dall'inizio. A dirla meglio, fin dalla fine, la fine della nostra relazione. Anni ad amarla, ancora e ancora, fino ad oggi. E perché abbiamo buttato tutto all'aria? Per l'orgoglio, per le incomprensioni non risolte. Per me. Per colpa mia.

Y:" scusami."

P:" e di cosa?"

Y:" è colpa mia."

Una lacrima calda mi riga la guancia e la mia faccia assume un colorito rossastro.

P:" Hey no, che hai? Perché piangi?"

Mi guarda con compassione e vedo l'amore nei suoi occhi. L'amore che può dare alle persone e che potrebbe dare a me. L'amore che desidero, il suo.

P:" vieni, usciamo di qui."

Mi prende per mano e usciamo dal locale. Ci mettiamo sedute a terra, con la schiena appoggiata a un muretto gelido.
Prendo il telefono e scrivo.

Ivette♡

"stasera non torno a casa.":Y

Spengo lo schermo e lo fisso, forse in attesa di una notifica, per vedere se ci tiene, se è tutto falso, per avere una conferma. Ma conferma di cosa? Del suo amore inesistente.

Mi lascio andare in un pianto, forse il più doloroso, il più confuso e il più incazzoso mai fatto.

Sento delle braccia calde cingermi le spalle.

P:" È tutto ok, ci sono io qui ora. Sono qui con te."

"Sono qui con te". La frase che per anni ho cercato dalle persone. Ma vale solo se detta da una voce...la sua.

Mi giro per guardare la donna della mia vita...sì, è lei la donna della mia vita. Lo so ora, l'ho sempre saputo e per sempre lo saprò. E non me lo dimenticherò mai.

Y:" Fa tutto schifo da quando non ci sei più."

Sgrana gli occhi e le lacrime cominciano a rigarle il volto. Le sue labbra si increspano in un sorriso.

Una frase rimane impressa nella mia testa. La frase che vorrei dirle, che vorrei chiederle.

"e se fossi tu la mia felicità?"

P:" ti stai per sposare..."

Y:" è questo il problema?"

P:" eh beh...lei..."

Y:" Lei non mi ama. E invece tu? Mi ami?"

Si avvicina a me e mi da un bacio. Uno di quelli che non si scordano nonostante non sia il primo. Uno di quelli che ti fa sentire a casa anche se sei nel bel mezzo del deserto. Uno di quelli che ti brucia il cuore e te lo scioglie. Il bacio che si aspetta da tutta la vita. Quello che ti sogni la notte nei film mentali. Quello che ti rende dipendente al solo sfiorarsi delle labbra. Quello che dice tutto anche stando zitti. Quello che dice "ti amo".

Y:" ti amo."

P:" ti amo."

E se fossi tu la mia felicità? [Pikulena]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora