XI

121 14 1
                                    

Yelena's pov

Metto giù il telefono e mi siedo sul letto. Che diamine è successo.

Per cercare di non pensare mi faccio una doccia fredda e poi esco, questa sera ho un ricevimento di lavoro dove ci saranno diversi tatuatori famosi di Parigi. Ho aspetto questo evento per molto tempo.

Vedo che sono le 19.40 e mi metto il mio completo per la sera: uno smoking nero con una cravatta rossa e delle scarpe eleganti anch'esse nere.
Sento suonare il campanello e scendo.

V:" Yelena, vieni andiamo."

Y:" Grazie mille per avermi dato un passaggio Valentina. Ma Ivette dov'è?"

V:" ci raggiunge dopo."

Y:" d'accordo."

V:"ho bisogno di parlarti...tu lo sai che in negozio va tutto a gonfie vele, vero?"

Y:" ho notato, e per fortuna."

V:" e allora avrai anche notato che l'efficienza di voi tatuatori dipende dalla qualità del vostro rapporto."

Y:" ...cosa sta insinuando?"

V:" vedi, sarebbe opportuno che tu non deludessi Ivette. Ci tiene tanto a te. Ogni tanto una bugia fa bene, soprattutto alle finanze...non so se mi spiego."

Y:"...certo..."

Un momento. COSA?! Spero che questa vecchiaccia stia scherzando. Non prenderò in giro una persona solamente per le "finanze". Capisco che sia una cosa importante ma non voglio stare con una persona che non amo e illuderla. E poi io amo solo...no, non la amo più.
Però se provo a convincermi che mi piace magari ci riesco e tutto fila liscio. Insomma, Ivette è una bella donna ed è pure ricca, e io ho il lavoro dei miei sogni. Non capita ogni giorno un'opportunità del genere.
Devo solamente convincermi.

Dopo circa un quarto d'ora arriviamo alla villa dove si terrà l'evento. È una grande abitazione bianca e rustica, con un giardino simile a quelli dei film anni 90. Saliamo le due scalinate che portano al portone principale e un maggiordomo controlla i nostri inviti e ci accoglie.
All'interno tutte le persone sono vestite in modo elegantissimo, e sostano a chiacchierare in una sala enorme colma di lampadari che costeranno una fortuna.

V:" sorridi e sii cordiale. E mi raccomando, ricordati cosa ti ho detto in macchina."

Y:" certo."

Mi dirigo verso Alexandre, che sta scuotendo in alto la mano per attirare la mia attenzione. È vestito con uno smoking verde e una cravatta anch'essa verde, ma più chiara dell'abito.

Y:" sembri Shrek."

A:" scusami?! Sono letteralmente stupendo, sono divino. Guardami."

Y:" si si come dici."

A:" non capisci nulla di moda. Fa nulla, mi fanno i complimenti già in tanti, non ho bisogno dei tuoi. "

I:" Hey Alexandre, stai da dio."

A:" Grazie. Visto Yelena?"

I:"Oh, ciao Yelena..."

Y:" ciao, Ivette. Volete che vi prenda qualcosa da bere?"

x:" Signorina, qui c'è del vino bianco. Se non gradisce le porto qualcos'altro."

I:" ma guarda, non ti devi neanche scomodare. Comunque, mi porti del vino rosso."

Y:" a me va bene il bianco."

Poteva chiedere un po' più gentilmente al maggiordomo di portarle altro. Il problema è che è viziata, abituata ad avere tutto. Facessimo cambio di vita penso morirebbe.

I:" a cosa pensi?"

Y:" a null-"

I:" mi chiedi se voglio ballare con te?"

Y:" uh...vuoi ballare?"

I:" con che energia. Va bene, dai. Andiamo."

Mi prende la mano e ci dirigiamo al centro della sala, dove le coppie stanno ballando un lento.
Devo dire che inizialmente l'idea di ballare con un'oca del genere non mi piace. Però devo dire che è molto carina con quel vestito blu che le arriva appena sopra il ginocchio.
Le prendo i fianchi e lei mi prende le braccia fin dove ci arriva, e cominciamo a ballare.

I:" sei troppo alta."

Y:" sei tu che sei troppo bassa."

I:" ma smettila. Comunque stai proprio bene con questo vestito."

Y:"Grazie. Anche tu."

Mi rivolge un enorme sorriso e china la testa verso il basso. Penso stia nascondendo l'imbarazzo.
La canzone termina e torniamo da Alexandre, intento a parlare con due uomini giovani e attraenti.

Y:" Che combini?"

A:" fatti gli affari tuoi. Che combini tu."

Y:" fatti gli affari tuoi."

Mi siedo su un divanetto e, non sapendo cosa fare, chiudo gli occhi e mi riposo. Dovrei farmi notare da persone importanti ma non ne ho proprio voglia. Penso che rimarrò qui.

Mi addormento sul sofà e alla fine della festa Valentina mi riporta a casa insieme a Ivette, dandomi la buonanotte.

E se fossi tu la mia felicità? [Pikulena]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora