IX

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*1 anno dopo*

Yelena's pov

x:" ciaoo!"

Y:" ciao Ale. Come va?"

A:" tutto apposto, tu?"

Y:" tutto bene, ma sono un po' stressata."

A:" è per colpa di Ivette?"

Y:" mi sta sempre appiccicata. Dopo un po' diventa pesante."

A:" te l'ho già detto che è innamorata persa di te."

Y:" non credo..."

A:" eddai su, è una bellissima ragazza"

Y:" Alexandre stai zitto, mi stai facendo girare le scatole. Ti ho già detto che non è come sembra."

A:" hai una cotta per lei, decisamente."

Questo qua mi ha proprio rotto.
Comunque, forse sto un po' correndo con la storia. Alexandre è il mio migliore amico, ha cominciato a lavorare allo studio circa 10 mesi fa. Ci troviamo un sacco bene, anche se è testardo e un po' narcisista. Però mi è stato vicino quando facevo fatica a scordarmi di quella persona.
Ah giusto, voi non sapete cos'è successo. Circa tre mesi dopo dal mio arrivo qui a Parigi mi sono ritrovata Hitch sotto casa con Pieck. Ci hanno messo tre mesi per venirmi a parlare. Fatto sta che ho deciso di concedere loro di spiegarmi la situazione. A quanto pare Pieck sembra avere una perdita di memoria, non mi hanno detto da cosa è causata. Ma ormai era troppo tardi, lei stava meglio prendendosi cura esclusivamente di sé stessa quindi ho dovuto lasciar andare. Per fortuna non ho esitato. Già, una fine un po' del cavolo. Io e Hitch ci frequentiamo ancora ma da quel giorno non sento più Pieck.

A:" terra chiama Yelena! Stavi fissando il vuoto."

Y:"hm...sì beh, andiamo a lavoro."

A:" ma manca un sacco ancora."

Y:" fa nulla, andiamo."

Mi alzo dalla sedia e così fa Ale, che ha ancora la brioche in bocca. Ho voglia di alzarmi e camminare, mettermi a lavoro per non pensare.
Arriviamo allo studio con 30 minuti di anticipo.

V:" ciao Yelena. Come mai così presto?"

Y:" salve, signora De La Course."

V:" ti ho già detto di chiamarmi pure Valentina e darmi del tu."

Y:" va bene, Valentina. Non fa male venire un po' in anticipo. "

V:" hai ragione. Allora apriamo già."

Y:" Ma non dobbiamo aspettare Ivette?"

Appena nomino il suo nome la vedo girare l'angolo del corridoio in tutta la sua eleganza. Devo dire che quel vestitino rosa che le arriva alle cosce le sta da dio.

I:" beh? Che guardi?"

Y:" nulla."

Divento leggermente rossa e per fortuna Alexandre, che avevo lasciato indietro, arriva spingendo la porta d'entrata e interrompendo l'atmosfera imbarazzante creatasi.

A:" Buongiorno a tutti."

V:" Buongiorno, Alexandre."

I:" ciao Ale."

A:" Yelena, sei perfida. Lo sai che non riesco a stare al tuo passo."

Y:" scusami. Comunque mancano 5 minuti al primo appuntamento, quindi direi di prepararci."

V:" Forza ragazzi, al lavoro."

E se fossi tu la mia felicità? [Pikulena]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora