XVII

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Hitch's pov

Scendiamo dal taxi ed entriamo nella casa di Yelena. Tutto è così quieto.

Y:" Prendo i vestiti e arrivo."

Yelena sale a mettere i suoi vestiti in valigia così da poter andarsene da questo posto.

Io ci avrei scommesso un miliardo che sarebbe successa una cosa del genere. Insomma, Yelena non ha fatto altro che raccontarmi che non stava bene con Ivette negli ultimi anni. Tuttavia non pensavo che provasse ancora qualcosa per Pieck, è passato molto tempo. Anche se devo dire che la loro rottura probabilmente le ha segnate a vita perché prima avevano un rapporto molto speciale. Con Pieck Yelena ha passato gli anni migliori della sua vita.

E quando Pieck mi ha raccontato che Yelena mi aveva chiamata ma il mio cellulare era a casa allora ha risposto lei...è stato lì che ho realizzato quanto ancora ci tenessero l'una all'altra. Quel "mi manchi" che aveva pronunciato era stato ben recepito e sono sicura che sotto alla sua forte corazza anche Yelena l'ha pensato. È impossibile non vedere quanto ancora si amino.

Già dal principio il loro amore sembrava qualcosa di indistruttibile, illimitato. E infatti non è mai morto nei loro cuori. E ora sta tornando per dire "sono ancora qui, tenetemi in considerazione".

Probabilmente quella storiella del filo rosso legato al dito delle anime gemelle è reale, almeno per loro. Quel filo non si è spezzato neanche a kilometri di distanza, kilometri che sembravano infiniti, kilometri che portavano a un muro gigante eretto dalle due vittime di questo amore sofferente.

Ma ora tutto cambierà, tutto tornerà come prima. Perché loro sono la felicità l'una dell'altra, e finalmente l'hanno realizzato.

Y:" eccomi, possiamo andare in aeroporto."

H:" il taxi è ancora fuori che ci aspetta. Hai preso tutto?"

Y:" sì, anche se ho lasciato qualcosa non mi importa. Voglio solo andarmene da qui."

H:" perfetto, andiamo."

Chiudiamo la porta di casa e yelena lancia le chiavi in giardino, precipitandosi verso la vettura. Io la seguo con altrettanta velocità.

x:" dove dovete andare?"

Y:" Ci porti all'aeroporto più vicino."

Mentre la macchina si muove in direzione della destinazione, Yelena rimane a fissare il paesaggio fuori dalla finestra. Cosa starà pensando? Non è che se ne pente?
No, non è possibile. Sarà solo tesa.

H:" Hey Yelena...stai tranquilla, andrà tutto bene. Te lo prometto."

La ragazza mi sorride e torna a guardare fuori dal finestrino, stavolta con un'aria più calma.

Yelena's pov

Guardo fuori dal finestrino, pensando a quello che ho appena fatto. Non è stato certo corretto, ma non avevo altra scelta se non scappare.

Nella mia mente appare una domanda: ne sarà veramente valsa la pena?
Non ci avevo pensato...non posso sapere se con Pieck le cose andranno bene. Insomma, c'è stato quel bacio e quel "mi manchi" davanti al bar pochi giorni fa. E quella volta che ha risposto al telefono.

Mi sale la tachicardia a pensarci, ma mi dico che qualsiasi cosa accadrà almeno sarò felice di non essermi arresa anche davanti a delle maniache che mi ammazzerebbero, il tutto per una buona causa. Voglio solo stare vicino a Pieck...è l'unica che amo veramente.

x:" siamo arrivati."

Paghiamo il tassista ed entriamo nell'edificio. È enorme, ci sono persone ovunque e dei mega-schermi con la lista dei prossimi voli.
Ci dirigiamo verso la reception.

E se fossi tu la mia felicità? [Pikulena]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora