Capitolo 8

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"Okay, momento indovinelli." Louis si buttò sul mio letto, non lo aveva mai fatto. Alzai gli occhi al cielo ma ascoltai comunque.

"Mhm, va bene."

"C'è una fossa larga 183 cm e profonda 61 cm. Quanta terra c'è dentro?"  Chiese sorridendo genuinamente.

Risi, " E' una fossa,le fosse sono vuote."

Mise il broncio, "Non sei divertente."

"Scusami?" continuai impertinente, "Solo perché ho capito il gioco non vuol dire che non sia 'divertente'" incrociai le braccia al petto, sopra la camicia di seta rosa che indossavo.

"Oh, sei così acido," Louis sorrise, il suo piercing al labbro attirò la mia attenzione, "mi piacciono i tipi come te."

Strillai internamente, "Sei così imbarazzante."

"Ma tu mi ami comunque." Alzò gli occhi al cielo, non cogliendo la serietà dell'argomento.

Una risata sfuggì dalle mie labbra" Certo, e a me piacciono quelli come te."

Fece un gesto tra sé e sé come per dire 'scusami' e sorrise. Mi bloccò e mi ritrovai steso sul mio letto, per non parlare di Louis che stava spudoratamente  a cavalcioni su di me.

Le mie mani coperte dai guanti sostavano sul suo petto, per fermare eventuali contatti 'pelle a pelle'. La sua maglia grigia era sottile e aderente, il che rendeva evidenti i suoi bicipiti.

Davanti a me, ansimò piano, "Come osa mancarmi di rispetto, principessa Harriet"

Mormorai "Non chiamarmi principessa," giocando con la sua presa in giro "o Harriet"

"Ma sei così carino." ribadì lui.

Sorrisi, "E tu sei etero."

Per la prima volta non avevo voglia di annegare; perché finalmente stavo galleggiando, a causa di Louis.

Ma la parte migliore, intendo migliore, era la sua risata.

Nonostante i piercing e l'immagine ostile che aveva, ai miei occhi era come un principe. Iniziai a ridere con lui e lo notai vagamente fissarmi negli occhi.

Eravamo ancora vicini, nella stessa posizione.

"E' vero, ma tu sei veramente bello."

A questo complimento arrossì violentemente. Sono stato chiamato brutto, maniaco, strano, diverso e tutte le cose brutte. Eppure mai 'bello'.

Per favore, non farmi innamorare di te, Louis.

"Non lo farò." disse lui.

Uscii da mio stato di trance, sbattendo ripetutamente le palpebre "Io- cosa?"

Mi guardò con i gelidi occhi azzurri, e con voce dolce e infantile "Hai detto 'Per favore non farmi innamorare di te Louis'"

Arrossì ancora più forte; questo non sta realmente accadendo.

Mi coprì vergognosamente la faccia con le mani guantate, sperando che il letto inghiottisse me e tutto il mio essere.

"Harry, guardami." mossi un po' le mani sbriciando tra le dita. Louis rise ma poi continuò con serietà.

"Non ti farò innamorare di me. Perché prima ti farò innamorare di te stesso."

Che cosa?

"Affinché una persona possa amare veramente un'altra, deve prima amare se stesso."

Un sorriso grandissimo mi si stampò sul volto e non riuscì a calmarlo.

"Grazie."

"Per cosa?"

"Credere in questo. In me."

Abbassò lo sguardo, la luce intorno a lui cadeva a cascate come un'aureola. "Nessun problema."

Continuò, "Dio, vorrei poterti toccare." mi guardò con eterna lotta.

Harry sei disgustoso!

Nessuno vorrà mi toccarti; 

Non ti vogliamo come amico.

"Anch'io" sussurrai, sperando di potermi lasciar andare a volte.

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