Capitolo 9

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"Andiamo a pattinare sul ghiaccio."

No, "Non è una buona idea." dissi lanciando una pallina in aria.

Gli occhi azzurri di Louis mi supplicarono, "dai sarà divertente."

Le persone là fuori. No, non volevo. Qualsiasi persona come me, se fosse possibile, morirebbe internamente per questo. Preferirei crollare a terra.

Era tutto calmo e volevo solo stare con Louis. 

"No, Louis," continuai "sai come sono fatto."

All'improvviso sembrava irritabile.

Mi corressi immediatamente, "M-mi dispiace L-Louis."

"Va bene." I freddi occhi azzurri fissavano il muro e la pallina veniva stretta tra le mani. Improvvisamente i suoi occhi pieni divennero.....vuoti.

Non pensarci Harry, non è colpa tua.

Giocai con i miei guanti.

All'improvviso sbottò dopo un respiro affannoso all'estremità del mio letto e si alzò, " Sai cosa? Sei sempre confinato nella stanza del nostro dormitorio. Cosa sei? Depresso?"

"Non lo sono, io solo-" mi interruppe

"Stai zitto Harry." roteò gli occhi, camminando avanti e indietro.

Non piangere Harry, è solo arrabbiato.

"Ci provo a farti uscire da questo buco di merda, ma tu non mi aiuti. Sembra di star parlando con il muro."

"Ci provo anche io Louis, ci provo per te." risposi.

Si calmò un po' ma, "Non ci provi affatto."

Mi allontanai, alzandomi dal letto e mettendo istintivamente le mani guantate sulle sue spalle tremanti. "E' tutto ok." dissi.

Alzò gli occhi al cielo e non disse nulla. Sorrisi.

"Mi dispiace Harry."

"Va tutto bene, non è colpa tua."

"Lo è invece." ribadì lui.

"Non puoi farne a meno Lou."

"Ci provo, ci provo" prende una delle mie mani dalla sua spalla e la usa per accarezzarsi il viso, poi mi bacia le nocche. Mi irrigidii al movimento.

Lui lo notò, "Scusa" 

Sorrisi, i capelli più lunghi mi ricadono sul viso incorniciandolo.

Rise, "Sono perfetti."

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