"E' tutto apposto," disse Louis, "Non dovremmo preoccuparci di vedere quel ragazzo. Mai più."
"Bene" sorrise Harry, facendo scivolare il braccio sotto a quello di Occhi blu. Più tardi si diressero verso il negozio di alimentari a comprare il loro spuntino per la loro serata cinema.
La struttura era quasi vuota, dal momento che il posto chiudeva alle 21.00 ed erano le 20.30.
"Patatine, pop-corn e soda" disse Louis leggendo la lista della spesa, mentre prese un carrello. Harry camminò nella direzione opposta al suo ragazzo. L'altro roteò gli occhi con affetto e andò a recuperare gli alimenti di cui necessitavano.
Dopo aver raccattato tutto il cibo, Louis andò verso il punto in cui Harry si era trattenuto, e sbirciò gli scaffali.
Era la sezione 'bambino'.
Il cuore del liscio si strinse, l'anello del piercing al labbro continuò ad essere torturato dalla lingua e denti.
Harry sorrise a tutti i piccoli indumenti, persino tenendo un pezzo intero in mando con su scritto 'I love dada' (La traduzione sarebbe, amo mio papà).
Lo sguardo del riccio saettò in alto al rumore dei passi di Louis. Quando si unisce a lui, da dietro, Harry poggia automaticamente la testa indietro sulla spalla i Louis.
"Sono carini" disse Occhi verdi, ammirando la collezione di vestitini.
"Si," concordò Louis, "Lo sono"
"Vorrei poter rimanere incinta e avere dei bambini tutti miei," disse facendosi sfuggire qualche lacrima, "Giuro che sarei una brava madre"
Louis quasi no si strozzò con la sua stessa saliva, "Saresti la madre migliore che chiunque possa desiderare, onestamente. E ovviamente io sarei il miglior papà." Non avevano discusso del futuro, ma naturalmente, entrambi sapevano che avrebbero dovuto già farlo.
Harry sorrise a Louis, chiedendogli un bacio arricciando le labbra, che l'altro non perse a concedergli. Fece un rumore umido, il che fece ansimare Harry. "Cattivo"
"Mhmh,"sorrise il liscio, ma poi puntò lo sguardo alle tutine, "Possiamo provare ad avere un bambino, se vuoi"
Questo gli fece guadagnare un leggero colpetto sul braccio da parte del ragazzo dai capelli ricci.
Quest'ultimo subito lo guardò, dicendo improvvisamente, "Non voglio che lui o lei soffra come ho fatto io. Non voglio che vivano nella paura per qualsiasi motivo. Lo so.... a volte è naturale, ma spero solo che il mio bambino o i miei bambini vivano una vita come la mia. Non lo sopporterei, Louis."
Occhi blu abbracciò il suo angioletto, "Va tutto bene amore, va bene avere paura. Si, potrebbe davvero fare schifo, ma magari queste paure lo o la renderanno una persona migliore. Se non hanno nessuna paura beh...grazie a Dio, ma per ora e per sempre, finché saranno tra le nostre braccia sani, sarà abbastanza."
Harry annuì con le guance rigate dalle lacrime, "Si."
"Dai, dobbiamo andare ad ingozzarci di cibo e finire come sacchi di patate sul letto." rise mentre Harry lo imitò.
Quando arrivarono nei dormitori, organizzarono tutto sistemandosi. Nel mentre che mangiavano patate e raccontavano barzellette, il telefono di Harry squillò.
Quest'ultimo lo ignorò, facendo interrogare Louis, "Perché non rispondi?"
"Perché mi sto divertendo con te," disse accoccolandosi maggiormente tra le braccia di Louis, "E poi sto così comodo ora."
Louis roteò gli occhi alzandosi per prendere il telefono, "Lo prendo io, per quanto ne so, potrebbe essere Fionn che è rimasto incastrato in qualche cesso" ammise, guadagnandosi un sguardo scherzoso da parte del ragazzo.
Afferra il cellulare e intravede una notifica dallo schermo di blocco,
Da: Sconosciuto
- Dobbiamo parlare. Ora.
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SKIN || l.s.
Fanfiction----LA TRADUZIONE DEVE ANCORA ESSERE REVISIONATA, QUINDI SCUSATE PER EVENTUALI ERRORI---- Trama: Harry soffre di 'afefobia'. Rifiuta di toccare la pelle e di essere toccato. Louis è il suo compagnio di stanza e vuole solo dare una sbirciatina sotto...