Capitolo 17

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"E' così carino" mormorò Harry alle candele sparse in giro e i quadri sui muri. Era tutto silenzioso, solo una piccola conversazione a fare da sottofondo.

"Già" disse Louis, fissando Harry che osservava lo scintillante lampadario, "Lo è." Non sapeva nemmeno lui se si stesse riferendo all'atmosfera o a Harry.

Fionn, ovviamente, dovette interrompere il momento, "Guardate qui."

Harry si voltò e seguì Fionn mentre Occhi blu sbuffò e rimase dov'era.

"Tu non vieni, Lou?"

"Si, piccolo" si mise al suo fianco, "Devo solo parlare con Zayn prima, vi aggiungo quando avrò finito."

Occhi verdi annuì incerto, ma seguì comunque Fionn.

Louis sospirò. Qualcuno gli diede una pacca sulla schiena, e si girò trovando Zayn, "Hey, perdente."

"Hey, Zen." mormorò, "E' pronto?"

"Si amico, vuoi dare un'occhiata prima che lo esponiamo?" chiese Zayn.

"Si."

Andarono nell'area dove venivano presentati i pezzi del 'REALISMO', e si diressero al centro della stanza dove sostava un solo dipinto.

Louis si avvicinò e sospirò, "Dio spero che gli piaccia." Osservò il dipinto per circa tre minuti, prima che il corvino interrompesse il silenzio.

"Sarà meglio che se lo faccia piacere, stai impazzendo."

Il liscio ridacchiò alla dichiarazione, ma non poté che essere più d'accordo.

Alla fine tornò da Harry e Fionn, trovandoli a guardare un film proiettato sul muro degli artisti del diciassettesimo secolo.

Si avvicinò a Occhi verdi e sussurrò sull'orecchio, "Voglio mostrarti qualcosa."

Harry arrossì alla vicinanza e annuì dolcemente, "Va bene."

Fionn invece era così preso dal film che li salutò semplicemente e tornò ad ascoltare la proiezione.

Louis e Harry camminarono verso una piccola area, ma il liscio improvvisamente mise le mani sopra gli occhi dell'altro, "E' una sorpresa." Harry rabbrividì un po' allo sfioramento, ma Louis aveva messo apposta le mani distanti dal volto, solo a fare il modo che coprissero la visuale.

Harry sorrise e non disse nulla, ma continuò a camminare con Louis che lo guidava.

Una volta davanti al capolavoro, Louis sussurrò, "Pronto?"

Non ci furono molte persone in giro, perciò non potevano rovinare il momento.

"Pronto come non mai."

"Ricorda che se non ti piace, mi spezzerai il cuore. Tienilo a mente." ridacchiò, ma era tutta la verità.

Harry rise, "Non preoccuparti."

Preoccuparsi era tutto ciò che Louis aveva fatto nelle ultime settimane.

Tolse con riluttanza le mani dal viso del riccio, e quest'ultimo spalancò gli occhi.

Davanti a Occhi verdi sostava un dipinto isolato dagli altri quadri. Ci furono delle mani ritratte, le sue mani, le riconobbe dai guanti di pizzo bianco che le ricoprivano. Le mani oscuravano le guance, ma i suoi occhi erano di un verde scintillante e le labbra color ciliegia, che spiccarono nel complesso. Nel quadro sembrò timido, timido ma felice, come se avesse accettato di scattare una foto. In effetti, era tutto in colori ad olio, per cui sembrò così realistico. Lo sfondo del dipinto era il loro dormitorio, ma al posto dei muri opachi, c'erano petali di rosa e neve sparsi.

E lui ne era così innamorato,

E  quando guardò il titolo, sentì gli occhi improvvisamente bagnati,

"Fioritura."

Si coprì il viso con le mani, ma spaventò Louis perché poi,

"Mi d-dispiace, non ti ho chiesto-"

Harry abbracciò Louis allacciando le braccia al suo collo come se fosse la sua ancora di salvezza e, lo era. Lo era sempre.

"Ti ringrazio," sussurrò con voce rotta, "E' bellissimo."

Il liscio allora si rilassò e ricambiò l'abbraccio, con le braccia a stringere la vita dell'altro. "Sono felice che ti piaccia."

"Lo amo," disse il riccio allontanandosi tanto quanto bastava a incontrare gli occhi blu di Louis, "Ti amo."

Allora le labbra si incontrarono e, "Ti amo anche io."

Lentamente Occhi verdi si allontanò, per guardare di nuovo il dipinto, "Non riesco a smettere di guardarlo. Nessuno ha mai dipinto nulla per me, tanto meno, me."

"Non ci credo." disse il liscio.

Si guardarono e Harry sorrise timidamente, per poi osservare il capolavoro un altra volta, "Ci avrai messo anni."

"Circa, ma la tua reazione mi ha confermato che ne è valsa la pena." sorrise, non potendo calmare quelle scosse di adrenalina che sentiva nel corpo.

E poi arrivò Fionn e interrompere il momento, "Hey ragazzi-- wow."

"Lo ha fatto Louis."

"E' fantastico," Fionn si perse nel dipinto, "Il dipinto è uguale a Harry."

Harry ridacchiò semplicemente e abbracciò Lou da dietro, "Dovremmo andare al dormitorio, così posso ringraziarti a dovere."

A quell'affermazione, i pantaloni di Occhi blu divennero improvvisamente. Ma Harry aggiunse, "Ovviamente dopo che avrò visto tutto di questa mostra."

Si girò, trovando il riccio a guardarlo con uno sguardo sfacciato mentre si allontanava.

Mise su un broncio finto, ma poi lo seguì.



-



Più tardi quella sera, Louis e Harry camminarono verso il dormitorio silenziosamente.

In una mano, Lou tiene l'opera d'arte, e con l'altra il guanto di seta di Harry.

Nel corridoio notarono una figura in attesa di qualcosa o qualcuno, davanti alla loro porta.

Quanto entrarono nella visuale della donna, notarono che aveva i capelli scuri, e il riccio subito lasciò la mano di Louis.

La signora si girò subito al movimento improvviso dietro di lei.

"Mamma?"

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