Capitolo 14

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Dopo fu tutto tranquillo, troppo silenzioso.

Louis era compiaciuto, Harry un disastro che si contorceva e Fionn.......era ancora più sconvolto.

Quest'ultimo alzò la mano a modi saluto e sorrise goffamente, "Uh va bene, devo andare all'ufficio ammissioni per assicurarmi che mi abbiano sistemato e tutto il resto. Beh, ciao-"

Harry parlò improvvisamente "Ti raggiungo più tardi?"

Louis li esaminò entrambi e roteò gli occhi al momento dei saluti, che in realtà si rivelò essere una semplice stretta di mani.

Dopo che Fionn se ne andò, Harry prese la sua roba e se ne andò, senza badare a Louis.

"Dove stiamo andando?" chiese il liscio, camminando dietro a Occhi verdi, che lo stava ancora ignorando. Giurò di averlo sentito sbuffare.

"Harry" Louis cercava in tutti i modi una forma di dialogo.

"Harry," disse di nuovo con voce agitata.

"Harr-" tentò di nuovo, ma si interruppe appena vide che erano davanti alla porta del dormitorio.

Il riccio entrò gettando le cose sul suo letto, trovando Louis a chiudere la porta.

"Perché l'hai detto" sussurrò Harry.

Louis rimase lì fermo, ora che aveva l'attenzione di Harry, non seppe cosa dire.

"Io-"

"Dici cose del tipo 'non mi importa di te' oppure ' credo che tu non mi accetti abbastanza'.......e poi dici che sei il mio fidanzato. Che cosa ti prende?" Occhi verdi lo guardò.

"Sono sempre stato così, ma," Louis si fermò.

"Ma cosa, Louis-"

"Tu sei qua," continuò occhi blu, "Mi fai pensare così impulsivamente. Mi fai così, - non riesco a spiegartelo- Io non ho mai incontrato qualcuno come te. Io solo...mi sento come se mi stessi scivolando dalle mani perché io sono..io."

Gli occhi di Harry si addolcirono, "Louis, mi piaci...perché sei tu."

Louis fece un passo più vicino al riccio, fronteggiandolo faccia a faccia e non dicendo niente.

Harry gli rivolse lo sguardo che tanto lo faceva innamorare, "E io ti faccio pensare impulsivamente?" gli occhi brillavano sotto la luce del cielo che Louis teneva dentro i suoi.

Louis fissò le sue labbra rosee "Si."

Harry lo copiò e poi lo guardò di nuovo negli occhi.

Allora Louis sussurrò, "Quindi a proposito dell'appuntamento?" lo pregò, "Per favore"

Dopo aver sentito Louis esprimersi precedentemente, Harry non poteva rifiutare. Non poteva rifiutarlo.

-

Più tardi quella sera, dopo molte convinzioni, Louis e Harry si ritrovarono in un parco. Occhi verdi voleva prendersi una pausa dai luoghi pieni di gente. Quindi non era davvero a disagio quando c'erano solo una vecchia coppia e due corridori a fare da testimoni al loro amore.

Louis stese una coperta sul praticello e tirò fuori dal suo zaino (come se non fosse un cliché) dei sandwich e muffin al cioccolato.

Harry si tolse i guanti in lattice e indossò quelli di pizzo rosa, nel mentre che occhi blu preparava tutto per bene.

Una volta che il liscio ebbe finito, invitò Harry a servirsi. Mangiarono in silenzio, spostando la loro attenzione verso il cielo, che cominciava a farsi più scuro e costellarsi di stelle.

Una volta finito il cibo, si distesero semplicemente, guardando il cielo notturno.

L'appuntamento fu come Harry se lo aspettò; calmo, semplice, e con Louis. L'appuntamento non fu come Louis se lo aspettò; silenzioso, all'aperto, e più importante--Harry apprezzava lo stesso tutto questo. Era contento però, perché anche se parlava molto di solito, con Harry non c'erano compromessi. 

Erano a pochi centimetri di distanza l'uno dall'altro, ma Louis decise di annullare le distanze facendosi vicino. Harry sussultò dolcemente, non aspettandoselo.

Erano l'uno attaccato all'altro, vestiti con vestiti, anima con anima, aria con aria. 

Harry stava come venendo soppresso, ma allo stesso tempo stava come... galleggiando beatamente.

Il braccio di Louis strisciò lentamente attorno ad Harry, senza toccarli il morbido collo.

Harry in quel momento si sciolse internamente. Perché non poteva semplicemente toccarlo? era ancora spaventato, ma era Louis.. Lo stava uccidendo, ma nella maniera positiva. Pian piano si rese conto di una cosa... Louis lo stava lentamente facendo uscire dalla sua pelle. I sottili strati di paura si stavano dissolvendo nelle sue mani. Stava sostituendo le sue vecchie bende, con baci invisibili. Harry avrebbe voluto che i baci fossero fisici. Là, nella vita reale, non nei sogni.

Questo è un sogno?

Sto solo esagerando?

"Ti senti al sicuro quando sei con me?" sussurrò Louis, facendolo uscire dal suo stato di trance.

Harry si voltò a guardare il liscio, che di nuovo si perse in qui prati infiniti. "Si," rispose il riccio. Louis sorrise, fissando ancora Harry, facendolo contorcere impazientemente. 

"Sono così fottutamente felice di averti incontrato Harry Styles" Sorrise Occhi blu. Il cuore di Harry pianse. Louis era lì, solo a confessare qualcosa di così puro e giusto. Era da ritratto. Louis che risplende con occhi insostituibili e il cielo pieno di puntini bianchi a fare da sfondo. Non resistette all'impulso.

"Baciami," disse Harry all'improvviso.

"Ma io non credo-"

Fu allora che Harry lo fece, pur sempre pensando che non ci sarebbe mai riuscito. Magari era il momento, il fatto che fosse stimolato da tanta beatitudine e meraviglia. O forse erano solo Louis e il suo cuore, che facevano nascondere quello di Harry per la vergogna. Ma forse era amore. Si, quella parola. Harry ha fatto l'impensabile. Ha dimostrato a tutti che si sbagliavano. Anche a se stesso.

Posò le labbra su quelle di Louis.

Bruciò.

Continuò a bruciare.

Le sue labbra imploravano di smetterla, ma il suo cuore era finalmente in pace.

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