Capitolo 13

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NUOVO PERSONAGGIO (indizio): nuova ship ma non come la Larry :)





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"Amico," disse Zayn tentando di smuovere Louis da quell'atteggiamento teso, "Rilassati,"

Stavano cenando nel centro studentesco del college.

"Non posso, non ci riesco."

Zayn roteò gli occhi, alzando il sopracciglio col piercing, "Fidati gli piacerà, ti sei spaccato il culo per questo."

"Dio, non ce la faccio." Louis fu interrotto quando Harry si sedette timidamente accanto a lui e disse, 

"Non puoi fare cosa?" assomigliava a Bambi quando inclinò la testa di lato, in modo carino. Louis si sentì morire.

Si volto verso Zayn quando lo sentì parlare,

"Louis non può nascondere il fatto di essersi innamorato di te," sussurrò Zayn a Harry, come se Louis non fosse lì ad ascoltarli, come se fosse un segreto. I due innamorati arrossirono, facendo tubare il corvino.

Louis parlò per primo, "Sta zitto Zen" Sapeva che questo soprannome lo faceva incazzare, e così fu. Ma alla fine il corvino si scusò, poco sinceramente a detta del liscio.

Dopo di che fu tutto tranquillo, e sia Harry che Louis cenarono calmi.

Louis ruppe il silenzio, "Scusa, non volevo metterti a disagio-"

Harry sorrise, "Non lo sono. Solo io- io no so cosa dire." si grattò i ricci e mise le mani guantate in grembo.

Louis seguì l'istinto e prese le mani di Harry nelle sue, ma il riccio si allontanò un po'. Tuttavia poi, si rilassò quando Louis iniziò ad accarezzarli il palmo coperto col pollice.

Il liscio sorrise, "Volevo chiederti se ti va di, umh, di uscire domenica." Louis aveva rimuginato tutta la settimana se chiedere a Harry di uscire o meno, ma era così in ansia per un rifiuto.

Harry guardò le loro mani congiunte e sospirò, "Non posso"

Il cuore di Louis si spezzò un po', "Perché" strinse più forte le mani del riccio, rendendolo nervoso.

"Per favore, basta stringermi la mano così forte-" gemette Harry. Louis si fermò, ma all'improvviso la rabbia lo pervase.

"Perché non puoi uscire con me?"Si sporse verso Harry.

"Perché- non lo so, io-" sospirò, "E' solo che- sento che quello che è successo l'altra volta si ripeterà ancora. Io solo non sono pronto ad affrontarlo di nuovo, anche se ci sono abituato-" 

"Quindi preferiresti rimanere nel dormitorio di domenica sera e rimanere spaventato tutta la vita, piuttosto che uscire con me?" disse rapidamente Louis, accelerando all'inverosimile per la frustrazione. Si stava comportando in modo irrazionale.

Harry tolse le mani da quelle di Louis e si accigliò, "Cosa vuoi dire?"

"Sento che mi stai evitando il mio comportamen-"

Gli occhi di Harry si inumidirono un po'. "Se non riesci a vedere quanto io ti accetti e mi impegni ogni giorno tanto per te, allora puoi andare a farti fottere." la sua voce sconnessa si incrinò all'ultima parola. Con ciò, si alzò lasciando la cena avanzata sul tavolo. Poi se ne andò.

Mentre lo faceva, Louis era seduto sulla panca, ancora arrabbiato ma questa volta con le mani nei capelli. Pensò, perché mando sempre tutto a puttane, stupido disturbo del cazzo. Si alzò e batté il vassoi nel cestino, provocando una scenata più grande di quella fatta dal riccio.

Alzò lo sguardo  "Che cazzo avete sempre da guardare voi?" e gli occhi delle persone presenti tornarono alle loro conversazioni. Louis sospirò, dirigendosi verso il suo dormitorio.

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Dopo essersi addormentato con Harry dietro di lui, si svegliò con un forte mal di testa.

Sbadigliò, stiracchiandosi e si alzò. Si lavò i denti e trovò il letto di Harry vuoto, ma in ordine.

Indossò una maglietta bianca e dei jeans neri attillati con li strappi, ai piedi le sue immancabili Vans.

Voleva scusarsi per la sua stupidità, ma allo stesso tempo avrebbe voluto dire ammettere di esserlo. Ad ogni modo non voleva che Harry gli riservasse delle occhiatacce. Ma non doveva preoccuparsi, il suo Harry non era così.

Louis passeggiò per il campus, cercando l'angelo dagli occhi smeraldi, quando improvvisamente si fermò.

Davanti a lui c'era Harry, in piedi in un'area vicino alla biblioteca.

Ma non era solo. 

Vicino a lui c'era un ragazzo con i capelli neri, forse con gli occhi chiari, che rideva.

E la cosa che face tramare il povero cuore di Louis, fu che Harry sorrise di rimando, genuinamente (o almeno così pensava).

Si avvicinò ai due ragazzi e doveva decisamente sembrare strano, perché i due smisero di ridere.

Harry lo guardò e abbassò lo sguardo sui suoi guanti, invece l'altro guardò Louis in modo strano.

Il liscio all'improvviso sorrise e inarcò le sopracciglia "Allora Harry, chi è il tuo amico?" Louis voleva strangolare il nuovo ragazzo.

Harry era leggermente a disagio.

Il ragazzo era confuso ma poi sorrise anche lui, facendo brillare di luce il suo orecchino destro, " Oh, io sono Fion, piacere di conoscerti." gli tese la mano.

Ricambiò il sorriso, stringendoli la mano, "Oh okay. Beh io sono Louis, il ragazzo di Harry."

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