Dettagli

42 4 0
                                    

Jared Pov

Sono rimasto spiazzato dal suono di quelle parole

Sono vergine

Sul serio? Una ragazza come Arianna? E io che pensavo avesse una certa esperienza con i ragazzi, ma tuttavia non potei far altro che sorridere, ero il primo che le si avvicinava così tanto, si era fidata di me fino a questo punto? Ero eccitato e lusingato, aveva avuto timore nel dirmi che non era così esperta come pensavo, ma era la notizia più bella che potesse darmi. Avevo pensato spesso a questo momento, certo all'inizio era solo una stupida scommessa, ma col tempo si era accesa una scintilla dentro di me , qualcosa che pensavo fosse ormai lontana anni luce, saperla pura e sapere che si era eccitata al mio tocco, a me, mi faceva impazzire.

Non potei far altro che baciarla.

"Ci andremo piano piccola, ok?"

Annuisce poco convinta mentre mi osserva con aria interrogativa

"Che c'è?"

Gioca con una ciocca dei miei capelli cercando il coraggio di parlare e distogliendo il suo sguardo dal mio "Pensavo, ecco... Non so cosa pensassi, ma non mi sarei aspettata questa reazione da te, sei un mistero", sorrido, ma non può vedermi perché ho nascosto il viso nell'incavo del suo collo, la bacio e rabbrividisce, rimaniamo così ancora un po', io steso su di lei, nuda, mentre accarezzo ogni centimetro del suo corpo.

"Sei bellissima" lo dico senza pensarci e quasi me ne pento, non sono solito ad esternare i sentimenti e questo lei lo sa, forse per questo non dice nulla, mi guarda incredula e imbarazzata da quel complimento ricevuto.

"Jared... sei sicuro di voler far tutto questo per me? Ti stai mettendo in guai più grandi di quel che credi, sia tu che i ragazzi siete in pericolo se decidete di aiutarmi e non voglio che qualcuno si faccia male"

Mi stacco con riluttanza dal suo corpo magnifico e mi metto a sedere, fa lo stesso e le allungo la mia felpa per coprirsi, buttando da tutt'altra parte la felpa di mio fratello

Chissà dove l'ha presa

"La mia famiglia è già stata messa in mezzo, l'hai detto anche tu che tua madre ha chiesto aiuto a mio padre, e se posso essere sincero ha fatto un lavoro di merda nel proteggerti. Ti stavano per ammazzare"

Sospiro, passandomi una mano tra i capelli, siamo entrambi esausti dopo questa giornata e non abbiamo nemmeno dormito

"Non preoccuparti, loro sanno quel che fanno Arianna, come vedi non siamo estranei a questo tipo di situazione" dico indicando la casa.

"Dovresti farti una doccia"

"Si lo credo anch'io" dice con il volto un po' più rilassato e va verso il bagno, chiudendosi la porta alle spalle. Alzo la temperatura del termostato, fa freddo e ormai è il primo novembre da qui a poco inizierà a nevicare, prendo il telefono e chiamo Shade che mi aggiorna su tutto quello che è successo dopo che siamo scappati da quel macello.

"Amico è un casino, Camille è stata uccisa, l'hanno scambiata per Arianna e qui c'è anche la mafia russa a quanto pare, un certo Alexander è a capo delle operazioni per la ricerca del padre della biondina e sua madre sta dando di matto perché l'hai trascinata via. Tu tienila al sicuro qua la situazione non è delle migliori, ci stiamo invischiando in un macello, ma ormai è una di noi, tu provi qualcosa per quella ragazza, trattala bene. Parlerò io con sua madre e tuo padre, inoltre tra due settimane ti manderò le coordinate di un'altra casa, Carlos ti darà un altro cellulare questo non è sicuro, tratta bene il ragazzino ci sono affezionato."

Chiude la telefonata, lasciandomi stordito e preoccupato.

Non sono col loro.

Arianna fa capolino nel piccolo salone con la mia felpa e le gambe lunghe scoperte, i capelli ancora bagnati e la faccia ripulita dallo sporco.

Phoenix - NascitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora