Verità Nascoste

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Arianna Pov

Sono passate ormai due settimane dalla festa. I primi giorni sia Willow che Cameron avevano cercato di parlarmi, ma si erano arresi con la consapevolezza che lasciarmi in pace sarebbe stata la scelta più saggia. Avevo cambiato banco durante le ore di economia e mi precipitavo prima degli altri in palestra lasciando Willow sola, mi dispiaceva per lei, ma non potevo darle la mia fiducia e questo feriva anche me. Altro discorso invece era Cameron, abitavamo sotto lo stesso tetto perciò mi era impossibile evitarlo a lungo, spesso l'avevo incontrato appoggiato alla mia porta intento a chiedermi scusa, ma ero stanca delle scuse così con l'aiuto di Max ero riuscita a spostare la massa di muscoli che mi bloccava ogni volta che entravo in camera o cercavo di prendere la torta al cioccolato che Annie lasciava in frigo apposta. Sapevo che era preoccupata per me , ma non mi chiedeva nulla, mi ero chiusa a riccio, l'aveva capito anche mia madre che cercava di spronarmi a parlare, ma con vani tentativi. L'unico amico che avevo era Max che mi faceva esasperare il più delle volte ,ma che mi coccolava quando mi vedeva spenta.

Per quanto riguardava Jared, beh, lui era forse l'unica persona che non era cambiata, continuava a guardarmi male. I giorni erano tutti uguali, in completa apatia: studiavo, mi allenavo, ogni tanto andavo al poligono e più la monotonia si impadroniva di me più mi mancava l'Italia. Con Vanessa stavamo ore a parlare al telefono ed erano gli unici momenti felici della giornata, ma dopo aver chiuso la chiamata la tristezza e la malinconia prendevano di nuovo il sopravvento.

Mi risveglio dal mio stato di trance soltanto quando il professore mi chiama per discutere l'esame appena sostenuto.

"Signorina Florio, lei è davvero un'ottima studentessa, dal suo libretto ho notato che ha tutti trenta, ma non ho potuto non notare il suo distacco tra lei e la signorina Herris è per caso successo qualcosa?"

"Nulla di cui si debba preoccupare"

"Perfetto signorina Florio, ecco a lei il suo libretto" dice con un sorriso che ricambio appena. Sto per uscire dalla porta quando la mano del professor Evans si posa sulla mia spalla facendomi girare confusa.

"Arianna non esiste soltanto lo studio ricordalo" posa i suoi occhi sul mio viso e rimango interdetta da quelle parole dette con sicurezza, ma miste a imbarazzo. Veniamo interrotti da un colpo di tosse che mi fa girare di scatto e per mia disgrazia incrocio due smeraldi imbrattati da pagliuzze dorate che rendono più veri quegli occhi "Quando ha finito di fare il cascamorto dovrei parlare con Arianna" dice . Il professor Evans sbuffa irritato e rientra in aula.

"Che voleva?"

"Niente che ti riguardi"

"Bene. Ti ricordo che dobbiamo andare in biblioteca dopo le lezioni"

"Va bene" dico ricordandomi soltanto adesso della punizione che il rettore ci ha imposto per colpa di Cam che vedo parlare in lontananza con Willow e il rosso.

Anche lui frequenta questo college?

"Si sono avvicinati molto da quando tu hai iniziato a evitare tutti" dice Jared distogliendomi dai miei pensieri.

"Sono contenta per loro" rispondo atona faccio per andarmene, ma sbarra la strada e mi studia come fossi un esperimento da laboratorio , alzo un sopracciglio incitandolo a parlare: "Non sei la stessa persona che ho incontrato quasi due mesi fa, Willow continua a torturarsi per come la eviti, Cameron è sempre nervoso e io..."

Lo interrompo non volendo sentire più una parola del suo discorso da perbenista.

"Tu cosa Jared? Non mi conosci affatto, Willow continua a torturarsi? Beh perché non è venuta a parlarmi? Mi stai dicendo che sono io il problema, ma qualcuno si è mai interessato a quello che provo? Ho ricevuto soltanto delle scuse che aggiungerei inutili dato che ognuno di loro non si è degnato di chiedere come sto hanno soltanto provato a pulirsi la coscienza. Perciò Jared non venirmi a fare la morale quando sei il primo a evitare il mondo intero."

Phoenix - NascitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora