Phoenix - Nascita

Vanessa

Ci incamminiamo verso l'uscita con al seguito i ragazzi, quell'Alex la guarda con insistenza e lei lo percepisce, mi dà fastidio, ma è necessario che lui stia qui, un uomo in più, addestrato soprattutto, in questa situazione ci fa comodo e se dovesse accadere qualcosa , beh meglio lui morto che uno dei miei. Prendo Arianna per la mano e le apro lo sportello, quando sento quel damerino russo parlare in modo autoritario "Lei viene in macchina con me", lo guardo torvo, gli occhi diversi che non ammettono repliche, le mani iniziano a formicolare

Calma Jared

"Col cazzo" rispondo mentre Arianna è già seduta sul sedile del passeggero. "Deve venire con noi?" dice mesta con guardo sprezzante mentre avvio il motore, "Purtroppo si".

Il tragitto verso casa è silenzioso, ha la testa poggiata sulla mano mentre guarda vitrea fuori dal finestrino, noto che trema e accendo l'aria calda, le metto una mano sulla coscia e la stringo piano, sento i muscoli rilassarsi e ringrazio solo che stia bene.

Arriviamo all'enorme villa, entriamo seguiti dai ragazzi e troviamo sia mio padre che sua madre, ci guardano allarmati vedendo le condizioni di Arianna, Margherita le va incontro cercando di accarezzarle il viso, le scansa la mano infastidita, la donna ha uno sguardo dispiaciuto, ma si ricompone all'istante

"Sei viva , questo è quello che conta, per adesso mi odi e va bene, ma rimango sempre tua madre."

Vedo i ragazzi raggiungerci, entriamo in casa trovando con non poca sorpresa Willow ed Annie intente a cucinare, Max fa capolino nel grande salone-cucina andando verso Arianna, lei si china per rassicurarlo.

"Bene, ragazzi" inizia Valerio "siete ormai tutti coinvolti in questo casino, perciò abbiamo predisposto questa casa sicura, spero non abbiate problemi a rimanere , ci siamo messi già in accordo con la scuola e studierete da casa, mi raccomando niente casini." Dice soffermandosi a guardarmi per poi proseguire "Ci sono otto camere al piano di sopra altre quattro al piano di sotto , è una casa enorme dotata di tutti i comfort, inoltre i due soldati vi proteggeranno"

"Credi davvero che abbia bisogno di questi due?" tuono

Mio padre rimane sbigottito, in imbarazzo quasi, sa quello di cui sono capace. "Sicuramente no, Jared, sei riuscito a proteggere mia figlia meglio di chiunque altro fino ad ora, e so che tieni lei" si sofferma sulle nostre mani "però è sempre meglio avere qualcuno accanto, detto questo vi lasciamo , noi staremo a Villa Miller in attesa di sviluppi, mi raccomando ragazzi". Detto questo si avvicina alla figlia e l'abbraccia, Arianna ricambia, so che le vuole bene e so quanto le manca, Annie si precipita ad abbracciarle entrambe, "Fai la brava signorina" le sussurra, poi mi dà un buffetto sul braccio come monito, annuisco, e finalmente vanno via.

"Dovremmo fare il punto della situazione" una voce che non conosco spezza il silenzio

"Ma stai zitto" tuona Arianna con gli occhi iniettati di rabbia, lascia la mia mano e si avvia su per le scale.

Guardo cupo Alexander che di rimando non stacca gli occhi dalla figura minuta che sta salendo le scale, si accorge che lo sto guardando, ha un aria di sfida muovo un passo verso di lui per colpirlo , ma la voce di Nate mi ferma.

"Lei ha bisogno di te"

Cerco di calmarmi, e gli sorrido sapendo di avere l'unica cosa che inevitabilmente vuole, ma non può avere. L'avevo notato già per la festa di Halloween come la guardava, anche se cercava di nasconderlo e ci è riuscito, l'ha nascosto a tutti tranne che a me.

Salgo e la vedo, appoggiata allo stipite di una delle tante porte.

"Non so qual è camera nostra", sorrido a quelle parole e apro la porta poco distante da quella su cui è poggiata. Le faccio segno di entrare, si siede sulla piccola poltrona esausta, mi inginocchio tra le sue gambe e le prendo la faccia tra le mani, la bacio, si avvinghia come fossi la sua ancora di salvezza e sono pronto ad esserlo.