Controlla la rabbia

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 "Come mi hai chiamata?!" strilla Matilde, mi appoggio la guancia sulla mano e la guardo annoiata senza dare importanza a ciò che sbraita, se ne accorge per la faccia disgustata che faccio infatti mi chiede se la stessi ascoltando. "No" le rispondo, in quel momento vedo la sua carnagione passare da olivastra a rosso fuoco, Willow la guarda spaesata e con paura?

La barbie in rosa si ricompone e strilla un "Ragazze" che quasi devo tapparmi le orecchie. 

Ma un essere umano può essere così fastidioso?

Non ho il tempo di finire la discussione che si era appena innescata nel mio cervello che alle spalle di Matilda compaiono due sue sosia, vestite esattamente come lei,non riesco a trattenere una risata così  tutti intorno a me si lasciano trasportare, rendendo ridicolo il trio di ragazze barbie.

Matilde è furiosa,  si vede dalla vena che le pulsa in fronte, questo mi fa ridere ancora di più finchè non si volta verso Willow e la tira per i capelli facendole lanciare un urletto di dolore. A quel punto le risate si spengono lasciando spazio allo stupore. "Adesso non ridi più sfigata?" dice sibilando davanti al volto di Willow contratto in una smorfia. Mi faccio seria e la guardo "Lasciala stare Matilde" dico cupa, per un momento leggo il timore nei suoi occhi, ma si ricompone e inizia a blaterare da brava oca che è "Cosa mia cara Arianna? Dove hai lasciato l'amichetta del cuore? Lei è il nuovo pupazzino? Oh mia piccola Yellow ti sei messa dalla parte sbagliata. Cosa credi Arianna che non sappia che sei diventata povera e che tuo padre vi ha lasciato sul lastrico? Siete venute qua per supplicarlo in ginocchio? Che patetiche".

"Il suo nome è Willow" dico furiosa

"Yellow, Willow non cambia poi molto poveraccia" sputa con disprezzo. 

Matilde mi guarda con aria di sfida. Adesso giochiamo. La prendo per il polso e le faccio lasciare la presa sui capelli castani mentre soffoca un grido di dolore le metto la mano dietro la schiena e mi avvicino al suo orecchio "Se provi ancora a parlare di me, a guardarmi , a toccare la mia amica, ti giuro Matilde che invece del college dovrai cambiare pianeta e io non supplico nessuno, ricordalo BARBIE". Lei si irrigidisce e annuisce piano, la lascio lì impalata a piangere con le sue amiche che la raggiungono per consolarla così  esco dalla mensa più furiosa di prima, sotto gli sguardi interdetti dei presenti.

Ho bisogno di scaricare la tensione e la rabbia, per fortuna all'ultima ora abbiamo ginnastica. Vado verso gli spogliatoi e indosso i leggins neri che arrivano sotto al ginocchio, il top corto nero e rosa e sopra una felpa bianca, ai piedi le nike del medesimo colore. Willow mi raggiunge e mi ringrazia "Quindi siamo amiche ?" aggiunge tutta sorridente, alzo gli occhi al cielo mentre mi lego i capelli in una coda alta e annuisco. Mi salta addosso e per poco non perdo l'equilibrio, le do una pacca sulla spalla, forse ne rimane delusa, ma non ci faccio molto caso esco  dagli spogliatoi raggiungendo il resto degli studenti.

"Siete quelle nuove?" dice la professoressa tirandosi su gli occhiali

 "Si" rispondo veloce mentre Willow annuisce. "Bene ragazze in fila e iniziate a correre, almeno qui non rischierete di far saltare la scuola in aria" ci prende in giro. Alzo gli occhi al cielo mentre la chioma castana inizia a ridere. "Guarda che ti sento" le dico scocciata, lei mi sorride e fa spallucce, poi improvvisamente si irrigidisce. 

Seguo il suo sguardo che è puntato su un ragazzo dai capelli neri e gli occhi azzurri, abbastanza alto che è intento a sbaciucchiare una tipa tutta tette. Lui alza lo sguardo e incontra quello di Willow che abbassa gli occhi a terra, mentre il suddetto si passa una mano sulla faccia e raggiunge Jared. 

JARED?!

 Se si avvicina  lo pesto. Ritorno a guardare la mia amica "Ehi tutto ok?" le chiedo cauta

Phoenix - NascitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora