Ellen Stark ||Peter Parker||

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Mi sono appena svegliata, guardo che ore sono e noto che sono le 08:02 a.m., non come io possa essermi svegliata così presto, ma tralasciando questo dettaglio decido di scendere sotto e andare a fare colazione in pigiama, tanto sono tutti in missione e mamma e papà non si sveglieranno prima delle 10, perciò non credo ci sia nessuno in cucina.

Ho appena aperto la porta della cucina e mi sono presa tre infarti, per fortuna non ho urlato, ''scusa El se ti ho spaventata, comunque buongiorno'', ''tranquillo Peter, buongiorno anche a te, come mai sveglio a quest'ora?'', ''l'abitudine, e tu?'', ''non so' come mai, ma di certo non è abituale'', ''posso farti una domanda?'', ''certo'', ''mi parli di te?'', ''ok beh, sono la figlia di Tony Strak e Pepper Potts, ho 16 anni, non sono mai andata in una scuola pubblica, non ho mai avuto conoscenze oltre gli Avengers che sono la mia famiglia, escludendo Bucky, ovviamente, ed infine un paio di mesi fa sono partita con mia mamma per Miami mentre tutti cercavano un modo per portare voi blippati a casa e poi sconfiggere Thanos'', ''ok ho due domande, uno come mai Pepper era qui quando abbiamo combattuto Thanos?'', ''aveva paura potesse essere l'ultima battaglia di mio padre, e così sarebbe stato se tu non lo avessi aiutato, a tal proposito non ti ho mai ringraziato'', ''non devi era un mio dovere, ah ecco la seconda domanda, perchè non ti piace Bucky?'', ''oh beh, non so se lo sai ma a causa sua non ho più i miei nonni paterni'', ''ooh mi dispiace'', ''tranquillo tutto okay, adesso parlami di te'', ''ok, ho 16 anni, vivevo nel Queens con mia zia May perchè i miei genitori sono morti quando ero piccolo, sono stato morso da un ragno radioattivo che mi ha reso Spider-Man, non ricordo nulla degli ultimi 5 anni dato che per non sono nemmeno passati, e nulla tutto qui'', ''mi dispiace per i tuoi genitori, e mi dispiace per come ti trattano a scuola, non te lo meriti Pet'' dissi abbracciandolo, qui sentì una strana sensazione allo stomaco, ma non ci faccio molto caso, sarà la fame, ''Pet hai già fatto colazione?'', ''in realtà no, ero appena sceso qui quando sei entrata'', ''oh ok, vabbè rimediamo'' così preparai la colazione.

''ecco a te'' dissi porgendo la colazione a Peter, ''grazie, adesso che so' dove si trovano gli ingredienti e tutto ciò che serve da domani te la preparerò io la colazione'' disse ridacchiando, ''come preferisce'' dissi ridendo, ''El, ma ieri i problemi di fisica, li hai capiti?'', ''sono la figlia di Tony Stark non me lo dovresti nemmeno chiedere'' dissi io in modo sarcastico, vidi che lui accettò il concetto, ''oh giusto mi perdoni signorina Stark non avrei voluto offenderla in alcuna maniera'' disse lui ridendo, ''ok dai, cosa dovevi dirmi'' continuai ridendo, ''bene, ti volevo chiedere se potevi aiutarmi con l'ultimo problema, è l'unico che ho lasciato incompleto'', ''ok, finiamo di mangiare e poi ti aiuto'', ''perfetto grazie'', così finimmo di mangiare e ci dirigemmo in camera mia . 

Sono circa le 12:19, Peter non c'è, è andato a fare un giro tra i quartieri di New York, io sono stesa sul letto che leggo un libro, ''Signorina El, è un piacere informarla che gli Avengers sono tornati'' mi informa Jarvis mentre mi rialzo da terra dopo la caduta fatta a causa dello spavento di quest'intelligenza artificiale, ''grazie Jarvis'', detto ciò corro di sotto, non vedo l'ora di rivedere tutti, non vedo l'ora di rivedere di nuovo Thor, non l'ho incontrato quando sono tornata perchè lui era ancora su Asgard perciò mi manca, appena scendo le scale vedo tutti lì e Thor difronte a me, ''LA MIA MISGARDIANA PREFERITA E' QUI FINALMENTE!", ci corro in braccio e lui gira su se stesso, ''il mio asgardiano preferito è qui!" dico io, ''sei cresciuta tanto, sei sempre più bella'' dice lui poggiandomi a terra, ''grazie zio del tuono'', ''aah quanto mi sei mancata Lady Stark!" dice lui abbracciandomi di nuovo ''anche tu'', ''ragazzi a tavola!!" urla Wanda, ''come mai a quest'ora?'' chiedo io, ''abbiamo fame, siamo appena tornati!", ''ok, ok, avete ragione, scusate, vedo se Peter è in camera sennò lo chiamo'', ''ok'' mi risponde Wanda, detto questo mi diriggo di sopra e senza bussare apro la porta di Peter, ''hey Pet, sei q- ooh mamma mia scusa scusa scusa'' esco e chiudo subito la porta, era appena uscito dalla doccia, aveva solo un'asciugamno in vita, ''hey, tranquilla è tutto ok, cosa dovevi dirmi?'' mi disse lui dopo aver aperto la porta, ''è pronto, e scusa avrei dovuto bussare'', ''ok arrivo tranquilla'', ''ok, io scendo'', e mi diressi in cucina c'era solo Wanda, ''dove sono tutti?'' chiesi, ''nelle loro camere a fare delle docce veloci'', ''ok'', ''perché sei tutta rossa e stai sorridendo come un ebete??'', ''io non sto sorridendo'', ''no vabbè non ti sei nemmeno accorta di star sorridendo e poi sei tutta rossa, dai dimmi'', ''non ti dirò nulla'', ''ok allora sarà la tua mente a farlo'', ci furono attimi di silenzio, ''ooh beh El, bello spettacolo per gli occhi'' disse con tono malizioso, ''lo so, lo so'', ''non è che qui qualcuno ha una bella cottarella'', ''non so' nemmeno cosa sia una cotta'', ''oh beh, menomale che c'è qui zia Wanda,  allora una cotta è quando ti piace passare il tempo con questa persona, ti senti al sicuro con quella persona, e quando vi sfiorate o per qualsiasi minimo contatto senti una strana sensazione allo stomaco, le farfalle nello stomaco'', ''oh mamma mia, Wanda credo di avere una cotta per Peter, ti prego non dire niente a nessuno, ok?'', ''non dire niente a nessuno cosa?'' dice Peter entrando, ''oh nulla tranquillo'' disse Wanda, ''alloora, mangiamo?'' dissi io, ''certo gli altri sono già di sotto'' disse Peter, ''ok prendo la pentola e andiamo'' disse la mia migliore amica, appena Wanda uscì stavo per fare la stessa cosa, ma Peter mi afferrò il polso facendomi sentire le famose farfalle nello stomaco, ''stavo pensando che sta sera potremmo andare insieme da Mj'' disse grattandosi la testa un po' arrossito in viso, ''certo per me è ok, ma ora andiamo'' dissi prendendolo per mano e dirigendoci a mangiare.