Capitolo 2

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Helene prende il teelfono e manda un messaggio. Sento un voce dietro e mi giro. -Hey Hel, chi è questa?- Un ragzzo pittosto carino. Ha degli occhi verdi, è alto e muscoloso e ha un sorriso sul volto. Poi mi guarda. -Senza sbavare tesoro-  dice, notando che lo sto guardando. Arrossisco. -Senti coso, tranquillo che non ti si incula nessuno-  Il sorriso sparisce dalle sue labbra, per poi tornarci un attimo dopo. -Oh, la nostra tesorina qui ha le unghie lunghe!- sento da lontano Jordan chiamarmi. Mi giro e gli faccio cenno di venire. Si avvicina insieme a due gemelli. Mi abbraccia. -Ehy Jordy- gli bacio la guancia. -Come va?- lui sorride. -Dovrei farti io questa domanda. Comunque bene, loro sonoMarco e Alessandro, sono i miei due compagni di stanza. Hanno origini italiane- Mi sorridono contemporaneamente.Inquietante, ma comunque sorrido di rimando. -Allora ci vediamo dopo.- mi bacia la fronte e si allontana.  -chi era quel figo?- chiede Helene curiosa. Ridacchio. -Mio cugino.- Il tipo rimane imbambolato con un faccia sconcertata. Che diavolo avrà ora? -Figo lui Hel? Hai davanti me ed è figo lui!- Helene scoppia a ridere. -Dai, lo sai che ti amo Trent- Trent. Ammetto che è un bel nome. -E tu principessina come ti chiami?- chiede con un sorriso strafottente. -Oh, e se non volessi dirtelo?- Arriccio le labbra. Okay, è parecchio infantile, ma questo è l'unico linguggio con cui fargli capire che non mi deve rompere il cazzo. -Oh la principessa fa la difficile!- si gira verso Helene. -Scordatelo, non ti dirò come si chiama!- si gira verso di me e mi sorride. -Di niente Alexis- si tappa la bocca con le mani, mentre Trent scoppia a ridere e io mi prendo la testa tra le mani. Non si può essere così  idioti.-Quindi la principessa si chiama Alexis. Scommetto che ALexis vuole vedere la mia camera da letto...e magari qualcos'altro...- ammicca con un osrrisetto pervertito. Dio, gli uomini. -Scommetti male. Ora Alexis vuole tornare in camera sua, dove non ci sonoidioti pervertiti.- Mi giro e torno in camera. Torno in camera e prendo tra le mani la foto mia e di Travor. Una lacrima scende solitario e malinconica. Mi manca così tanto... -Era il tuo ragazzo?- mi chiede Helene, accanto a me. -Diciamo di si- Si siede accanto a me. -Era carino. Ti ha lasciato?- Ridacchio. -Dipende dal significato che usi per "lasciato"- mi guarda stranita. -Non siamo mai stati veramente insieme. Stavamo per fidanzarci e lui è...morto- Prende la foto dalle mie mani. -Mi dispiace, sul serio. E mi dispiace anche per aver detto il tuo nome a Trent. Giuro che non volevo!- rido e la abbraccio. -Ehy,tu vieni alla festa vero?- mi giro verso di lei, posando la foto sul comodino, accanto alla foto con Selene. -Quale festa?- sorride,predatrice. -Oh...quella di inizio anno. Si dovrà mettere un vestito! E ho visto che ne hai una fantastica quindi...- apre l'armadio. -preparati!- Questa ragazza ha più energia di un bambino di cinque anni dopo che ha mangiato miliardi di caramelle. E so per esperienza che ne ha molta. -Va bene.- prendo l'abito nero. è lungo fino a metà coscia ed ha la parte superiore, dal seno al collo, di pizzo nero. Lei si chiude in bagno, e gia immagino che ci starà le ore. Intanto mi metto il vestito e lego i caoelli in uno chignon, da cui ricadono due ciocche. Helene esce dal bagno bella vestita e truccata. Rimane imbambolata a fissarmi. -Dio Alexis sei...bellissima!- arrossisco. Si avvicina. -Devo assolutamente truccarti, e poi ti presto un paio di scarpe mie. Non che le tue non vadano bene ma...ma chi voglio prendere in giro! Le tue non vanno bene.- prende matita, correttore, mascara, piegaciglia e miliardi di altri aggeggetti di cui non so nemmeno il nome. Dopo una ventina di minuti mi guarda allo specchio e resto tipo...incantata. Travor la chiamerebbe "faccia da pompino". -Helene sei...bravissima!- mi giro e la abbraccio. -Si si, hai ragione. Ora prendi queste scarpe e andiamo, che gia siamo in ritardo.- infilo le torturatrici e usciamo.

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