Cammino tranquilla per l'accademia. Ho ripreso a parlare con Trent. Il mese senza di lui é stato noioso, e poi mentre mi spiegava i motivi aveva gli occhi lucidi, quindi stava dicendo la verità. Poi ha sorriso, e non credo esista cosa più bella di riuscire a far ridere chi sta per piangere. Lo trovo al campetto di calcio a giocare con i suoi amici, che sono tutti strafighi, e giocano senza maglietta. Lui compreso, che ha una pelle abbronzata dall'estate appena passata e un corpo tipo wow. Mi si avvicina chiedendo una pausa di un minuto. Mi bacia la guancia. -Sei venuta quindi- Rido. -Così pare. E poi scusami, potevo mancare a una riunione dove dieci strafighi sono i rappresentanti e stare senza maglia la loro causa da difendere?- scoppia a ridere. -Tra quei dieci sono compreso anche io, bambolina. Va bene, ora vado Lex. A dopo- Mi bacia di nuovo la guancia e vado a sedermi sugli spalti, a vedere le goccioline cadere dai muscoli di tizi di cui nemmeno so il nome. Pare molto ninfomane, ma ehy, tutte avremmo fatto lo stesso. Una mezz'oretta dopo la partita finisce, e un Trent tutto sudato seguito dai suoi due migliori amici mi raggiunge. -Lex?- chiedo finalmente. Che razza di nome é? Sono abituata a sentire "Ale" o "Alex" ma Lex non l'ho mai sentito. -Si, é un'abbreviazione del tuo nome. Lex. Comumque loro sono Mark e Fred. Lei é Alexis- Fred dà una gomitata a Trent. -Ooh é lei la ragazza per cui ti struggevi tanto!- Trent lo spinge. -'Sta zitto coglione.- Mark sospira e alza gli occhi al cielo, quasi ci fosse abituato. Fred ridacchia e gli fa la linguaccia, mentre io rido. -va bene, io vado devo uscire con Al...- Mi interrompe. -Viscidus? Ancora?!- sbuffa. -Se me lo avessi detto avrei rimandato la partita- Scuoto la testa. -Se te lo avessi detto non avrei visto degli strafighi senza maglia. E poi andiamo solo al cinema, tra due ore potremo stare di nuovo insieme!- ma perché non gli va a genio Alessandro? Che cosa gli avrà mai fatto? -Okay ci conto. Ti aspetto in camera tua- Mi saluta e se ne va, litigando con Fred.
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Io e Alessandro abbiamo gusti completamente diversi sui film. A lui piacciono quelli brutti, a me quelli belli. -Piaciuto il film?- chiede con un sorrisone. Mi costringo a imitarlo. -Un sacco!- Si, un sacco di noia. -Hai da fare ora?- chiede buttando il bicchiere finito di coca cola. -Emh sì. Devo andare in camera mia per riorganizzare l'armadio con Helene-. Da quanto ho capito Trent odia Alessandro tanto quanto Alessandro odia Trent. Meglio non fargli sapere che mi sta aspettando. Mi lascia un bacio sulla guancia e si allontana. -A domani!- saluta sorridendo. -E la prossima volta lo scegli tu il film, questo mi ha fatto schifo!- scoppio a ridere e mi allontano. Risalgo in camera e trovo Trent a braccia conserte. -Ciao.- Mi guarda indispettito. -Ciao? Sono passate due ore e dieci! Mi hai fatto aspettare ben dieci minuti!- mi strilla. Alzo gli occhi al cielo e mi siedo sul letto con lui, facenedo aderire la mia schiena al suo petto e mettemdo le sue mani sulla mia pancia. -Dai, coccolami- Poggio la testa sulla sua spalla e gi bacio il collo, dove sta iniziando a crescere la barba. -Solo perché sei una principessa ti perdono.- Mi bacia la guancia. -Come é andata?- chiede, poggiando le spalle sullo schienale del letto. -Emh. Il film faceva schifo.- Gioca con la mia treccia. -Visto? Dovevi venire con me!- Ridacchia. Che cosa si ride? -Non hai capito il doppi senso, vero?- Porto la mano sulla fronte. -Sei un idiota. Va bene, facciamo un gioco.- Si rimette dritto. -Quale?- Mi giro e avvolgo il suo busto con le gambe. -Io ti faccio dieci domande, e tu le fai a me.- Alza le spalle e annuisce, portando le mani sui miei fianchi. -Colore preferito?- Alza un sopracciglio. -Hai dieci domande da farmi e scegli questa? Va bene, comunque azzurro. Tocca a me. Ti piace Alessandro?- Spalanco la bocca. É uno stronzo. -N-non lo so- sbuffa. -Ti é mai piaciuta Helene?- Ci pensa su un minuto. -Si. Quando ci siamo conosciuti pensavo mi piacesse, ma era solo amicizia- Annuisco. Capita spesso di scambiare l'affetto per amore. -Tocca a me. Hai mai toccato un ragazzo? Nel senso di sesso- Mi mordo il labbro, arrossendo. -Non ci credo! La verginella non é poi così santa!- Scoppia a ridere e gli tiro uno schiaffo sul braccio. -Avevamo quindici anni, era il mio ragazzo!- Mi lamento. -Tocca a me.- Non so dove trovo il coraggio per fargli questa domanda, né capisco perché mi viene da fargliela. -Ti sei mai toccato pensando a me?-
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||Him||
RomanceAlexis, giovane e ferita in modo indelebile dalla vita. Solita a non far vedere il suo dolore, a non far preoccupare gli altri per lei. A far credere agli altri che lei é forte e ce la può fare. Ma non ce la può fare. E lui lo sa bene. Lui sa che va...