Capitolo 24

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-Dove andiamo?-chiedo per la centesima volta in un minuto. Sbuffa. -Ancora? Tanto non te lo dico!- Sbuffo e mi metto con le brancia incrociate a fare il broncio. Ci ripenso subito e ritento. -Dai, dove stiamo andando?- Ride, senza peró dire niente. -Sei uno stronzo, ho il diritto di sapere dove stiamo andando.- Ride divertito. -Hai un pulsante oer spegnerti?- Rimetto il broncio, per poi subito ricominciare ad assillarlo di domande-insulti. Dopo circa un'ora si ferma, parcheggia e mi benda gli occhi. -Sei sexy anche con gli occhi coperti- Annuncia ridendo. Cerco di tirargli una gomitata, ma bendata mi riesce difficile. Alla fine mi arrendo e mi lascio guidare dalle sue mani sui miei fianchi. Che non é poi tanto spiacevole. -Quato manca?- Appena formulo questa domanda una sostanza liquida e gelata tocca i miei piedi. Sento il rumore delle onde infrangersi sulla sabbia, e l'odore salato dell'acqua non lascia dubbi. -Il mare.- sussurro. Mi leva la benda. -Ho pensato...visto che quest'estate non ci sei potuta andare...si ecco, ho pensato che ti avrebbe fatto piacere.- Lo abbraccio. -Hai pensato bene.- Gli prendo la mano, guardandomi intorno. -É...bello il mare d'inverno.- Dico, giocherellando con i piedi, intingendoli nella sabbia bianca. -Posso portarti un posto brutto?- chiede ammiccando. Poi fa una pausa e sorride. -Anche se anccanto a te tutto sfigura.- Lo guardo. Ha le guance lggermente arrossate. Gliele prendo tra le mani, tipo una nonna che non vede il nipote da tanto tempo. -Aww sei arrossitoo!- Esclamo scoppiando a ridere Arrossisce di più, prima di prendermi tra le braccia e buttarmi sulla sabbia. Si sdraia sopra di me, schiacciandomi con il suo corpo. Non capisco cosa ha intenzione do fare fino a quando non rimane in boxer. Mi riprende in braccio e mi dimeno come un anguilla. -Trent....Trent, fermati. No! Fermoo!- Con me sulle braccia si butta in acqua. Riemergo completamente fracica e tremante. -S-S-Sei un co-co-coglion-ne. S-si g-g-ela.- Scoppia a ridere e mi stringe tra le sue braccia. -Dai, ti scaldo io.- E devo ammettere che é molto piacevole, sia perché é caldo, sia perché sento i suoi muscoli che premono sulla mia schiena. Subito mi scaldo. -Ciò non toglie che sei un coglione.- borbotto, coccolata dai suoi baci sul mio collo. -Anche perché non ho il cambio. O il costume. O e non abbiamo i pranzo.- Scoppia a ridere. -Secondo te cosa facevo mentre eri bloccata in bagno? Ho preparato un borsone.- Spalanco gli occhi indignata. -Ecco perché la porta non si apriva!- cominco a tempestarlo di pugnetti. Lui ricambia con un bacio. -Lex, sei così dolce con il tuo ragazzo!- Esclama scoppiando a ridere. Mi stringo a lui. -É un dono naturale. Ora possiamo uscire dall'acqua? Ho freddo.- Mi prende in braccio. -Aggrappati scimmietta.- Unisco le braccia dietro al suo collo e lego le gambe alla sua vita. Con me soora stende l'asciugamano, facendomici sdraiare. -Ho il costume se lo vuoi.- Quindi mi ha anche fregato il costume? -Hai rubato un mio costume?- Lui piega le labbra in una linea sottile. -No io...lo comprato- Strega bella strega mia, sento odore di bugia. No okay, mi metto pure ad imitare mia nonna quando io e Jordan eravamo piccoli. -Ah, okay.- Si sdraia accanto a me e porta la mia mano sul suo cuore. Sentilo- sussurra. E ubbidisco. Batte forte velocemente. -Batte così solo quando ci sei tu con me.- Mi bacia. -Alexis io ti amo, okay? Ti amo come un uomo che ha paura del buio ama la luce del giorno. Come un adolescente ama la musica. Come i pigri amano il divano. Come i golosi amano il cioccolato. Come i gay dichiarati amano il loro ragazzo, a tal punto da fregarsene dell'opinione altrui pur di stare con loro. Ti amo come i genitori amano i propri figli. Ti amo come si ama proprio idolo. Mi hai fottuto il cervello Lex. Mi ha fottuto il cuore. Eppure so che lo hai tu, quindi non é una cosa brutta, perché mi fido di te.La mia vita prima di te...non poteva essere definita vita, perché sei tu la mia. E ora che ti ho trovato...cazzo se ti terrò. Lotteró contro tutto il mondo, anche solo per avere un tuo sorriso, un tuo bacio, una tua carezza,un tuo sguardo, un tuo pensiero. E se qualcuno osasse toccarti io giuro, giuro che lo uccideró. Perché ti amo Lex, ti amo. E mi rendi felice. Felice davvero. Resterai con me? Io gia mi ci immagino a novant'anni, sai? Otto nipotini che scorrazzano per casa, quattro figli che ci urlano in un orecchio perché non ci sentiamo. Noi che litighiamo come bambini di cinque anni, per il semplice gusto di fare pace. E non sarà facile. Insomma, arrivare a quel punto. Ogni litigio sembrerà un ostacolo insormontabile, ma io per te tornerei anche strisciando. Sei la mia miglior fortuna. Vuoi essere il mio futuro Lex?- Non mi accorgo nemmeno di star piangendo fino a quando non sento i suoi pollici passare sulle mie guance. Mi nascondo nel suo petto, continuando a piagere di gioia. Lo pensa davvero ció che ha detto? Sono davvero la sua felicità? Sono davvero così importante per lui? Lo rendo davvero felice? -si Trent.- riesco a sussurrare. Mi stringe di più a lui e mi alza il viso, permettendosi di baciarmi. Ma non uno stupido bacio a stampo, un bacio in cui mi infondeva ansia, paura, amore. E io anche, perché ho una tremenda paura di rovinare tutto, perché tutte le persone che mi hanno voluto bene sono morte. Ma non ci penso, e continuo a bearmi dei suoi baci.
-
E okay. Va bene, é tanto che non aggiorno e questo "coso" fa schifo, ma ho wattpad che va a rilento e per mettere una lettera ci mette venti anni. Comunque volevo chiedervi un favore. Potreste passare nella mia altra storia "From London, to York" e quella del mio migliore amico "Only we"? Ve ne sare molto grata. Adioss.

||Him||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora